Rogeno: UnitiXtutti sui lavori ''fermi'' al campus scolastico

Situazione stagnante in merito ai lavori di realizzazione del nuovo campus scolastico a Rogeno. È quanto denuncia l'ex gruppo di minoranza UnitiXtutti che recentemente si è ritrovato per discutere di alcune questioni rimaste in sospeso come le molestie olfattive in zona Calvenzana, la creazione della nuova scuola primaria e l'aggiornamento sui contagi da Covid. In quest'ultimo caso, si sono detti soddisfatti per l'accoglimento della loro richiesta di fornire ai cittadini un'informazione costante sull'andamento della pandemia in paese: "Alla richiesta di avere aggiornamenti periodici sulla situazione dei contagi da Covid-19, l'amministrazione comunale ha accettato la nostra proposta provvedendo ad un aggiornamento settimanale tramite pannello elettronico installato nell'area mercatoria".


Ben diversa la situazione che riguarda il campus scolastico, l'opera più importante dell'ultimo decennio per il paese. Nel 2016, dopo l'aggiudicazione dell'appalto all'associazione temporanea di imprese (ATI) composta da Sari Srl di Pomezia e Melillo Appalti Srl di Roma, la procedura si era fermata a causa di un contenzioso tra la prima classificata e la terza, la Esteel Srl che aveva presentato un ricorso al TAR di Milano per richiedere la sospensione dell'aggiudicazione dei lavori per un vizio di forma, in seguito ritirato. Il cantiere era dunque stato aperto a settembre, ma i lavori si erano stati bloccati subito dopo lo scavo perché l'impresa aggiudicataria non dava garanzia di prosecuzione in quanto era in causa con la mandante. Il comune ha quindi dovuto rifare la procedura riuscendo però a mantenere il contributo che aveva vinto dal Ministero, pari a 2.400.000 euro su 3.400.000 complessivi. L'altra parte sarà coperta dall'accensione di un mutuo.
Il gruppo UnitiXtutti va oggi all'attacco: "Dalla presentazione del progetto al pubblico, il 11 marzo 2016, è calato il silenzio. Salvo qualche accenno in consiglio comunale della passata amministrazione, non ci sono state comunicazioni alla cittadinanza che pure sta pagando un mutuo da 950.000 euro. Quello che rimane ad oggi del campus è una pozza di acqua costata oltre 57.000 euro. Da più di 18 mesi dall'aggiudicazione del nuovo appalto perché non si è ancora dato inizio ai lavori?".
La formazione che lo scorso mandato sedeva tra i banchi di minoranza ha inoltrato alcune richieste all'amministrazione comunale, ma ha ricevuto risposte non ritenute soddisfacenti. "In merito alla richiesta di vedere i documenti progettuale, ci è stato detto che sono consultabili nella sezione Amministrazione trasparente - affermano - Qui si trovano i documenti con la data di ultimo aggiornamento risalente al 19 aprile. Subito dopo la nostra richiesta, sono stati aggiunti elaborati datati 2017 con i documenti che riguardano la società prima aggiudicataria".
Sui tempi dell'intervento, "non abbiamo ricevuto nessuna risposta. Non si sa quando si inizia, non esiste un programma lavori e non giustificano le ragioni di questo ritardo". Lo stesso riguarda la richiesta di costi aggiornati. "Anche qui nessuna risposta - rilancia il gruppo - Eppure abbiamo già speso gran parte del mutuo".
"Non ci sembra certo che l'amministrazione comunale abbia fatto un grande sforzo di comunicazione fornendo risposte di circostanza - rilanciano - Di sicuro non hanno risposto in maniera soddisfacente ai quesiti, soprattutto omettendo di informare i cittadini. La sensazione che non si stia facendo nulla è più che un sospetto".
M.Mau.
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