Bosisio, morte di Paganelli: l'Asst lariana vicina alla famiglia, invita alla ''prudenza''




"Al momento siamo venuti a conoscenza per via informale di quanto accaduto ed esprimiamo innanzitutto il nostro cordoglio alla famiglia". Così si esprime Asst Lariana, che ha in gestione il centro vaccinale di Lariofiere a Erba dove, nella giornata di venerdì 29 maggio, Giorgio Paganelli aveva ricevuto la prima dose di vaccino Pfizer. L'uomo, dopo essere rientrato a casa, aveva ripreso l'attività lavorativa ma, come racconta il fratello Luigi attraverso un post su Facebook, verso le 22 ha accusato un grave malore, a seguito del quale sono stati allertati i soccorsi: nonostante i tentativi di rianimazione da parte dei sanitari, l'uomo è deceduto alle 23.05. "Per chiarire i motivi del decesso attendiamo i risultati delle indagini che le autorità riterranno necessarie ed opportune - prosegue Asst Lariana, in attesa di conoscere l'esito delle indagini - E si rinnova l'invito ad evitare inutili allarmismi che potrebbero in qualche misura interferire sull'andamento della campagna vaccinale".
Secondo quanto dichiarato dal fratello, in Giorgio, al momento del malore, non risultavano patologie pregresse né condizioni critiche di salute. "Data la coincidenza con la vaccinazione, abbiamo fatto chiedere all'ATS di eseguire un'autopsia". 
La famiglia, volendo vedere chiaro sulle cause che hanno portato al decesso dell'ingegnere di 52 anni residente a Bosisio Parini dove aveva anche un'attività nel settore informatico, ha deciso di sporgere una denuncia ai Carabinieri di Costa Masnaga, competenti per territorio: un passaggio che il fratello definisce "doloroso" ma necessario al fine di poter ottenere l'autopsia sulla salma. Il magistrato di turno ha quindi disposto il trasferimento del cadavere all'obitorio di Lecco.


L'hub vaccinale di Erba

Il fratello Luigi ha chiarito di non voler "accusare nessuno e io stesso ho il vaccino fissato per domenica, 6 giugno e intendo assumerlo. Vogliamo solamente capire cosa sia successo veramente, non solo per giustizia verso Giorgio ma anche per la serenità di tutti noi e dei nostri concittadini. Troviamo assurdo che, in una situazione del genere, l'autopsia non sia richiesta d'ufficio dalla ATS. La famiglia chiede di rispettare il suo lutto ma resterà vigile e nominerà il perito di parte per l'autopsia".
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