Oggiono: la corona della cittadina Eufemia, ultimo giallo di Giovanni Corti

Giovanni Corti
Quando chiediamo a Giovanni Corti di raccontarci la sua ultima «fatica letteraria» ci risponde sorridendo che «scrivere è un piacere, non una “fatica”». Piacere che lo ha portato a pubblicare il suo sesto romanzo giallo. Ricco di alcune importanti novità. «È un libro di passaggio» ci racconta spiegandoci: «rispetto agli altri cambia il protagonista principale: il maresciallo della locale stazione dei Carabinieri».
Nel suo precedente giallo, “Occhio per Occhio” il maresciallo Fontana usciva di scena. A subentrargli nel nuovo romanzo “La corona della cittadina Eufemia” è il maresciallo Tulipano. Due ufficiali dell’Arma che hanno prestato realmente servizio presso la caserma di Oggiono, città in cui prendono il via le vicende raccontate anche in quest’ultimo libro. Figure, quelle di Fontana e Tulipano, a cui Corti si è liberamente ispirato. Sfortunatamente proprio il maresciallo Tulipano è mancato nelle scorse settimane. «Mi è dispiaciuto moltissimo, mi sarebbe piaciuto presentare questo libro con lui a fianco» ci ha raccontato Corti che ricorda con affetto la figura del maresciallo: «quando lo avvisai che intendevo utilizzare il suo nome glielo dissi e si divertì moltissimo, mi raccontò altri fatti accaduti durante la sua carriera».
“La corona della cittadina Eufemia” è un giallo ricco di molte storie, di intrecci e di tante altre figure. Con questo libro si chiude il ciclo dei romanzi di Corti ambientati dal primo dopoguerra agli anni Sessanta e si apre una nuova fase narrativa affacciata sugli ultimi anni Settanta. Un periodo particolare, scandito dagli atti violenti dello stragismo nero e dagli anni di piombo.
Con questi fatti si incontra un ragazzo delle scuole medie che osserva alla televisione e ascolta nei discorsi degli adulti la vicenda del rapimento e dell’assassinio dell’Onorevole Aldo Moro. Un giovane studente oggionese che diventerà un altro dei protagonisti del libro. «Questo ragazzo – ci spiega Corti – viene mandato in vacanza presso la colonia degli industriali lecchesi “Easil” a Bordighera. Durante le vacanze si trova immerso in fatti più grandi di lui che lo obbligano a crescere in fretta».
Nel frattempo, presso la città di Oggiono va in scena un rapimento. Una vicenda che si risolve velocemente, ma che porta alla luce altre storie del passato. «L’indagine – ci spiega Corti - condotta dal maresciallo Tulipano risolve il rapimento nel giro di pochissimo, ma quella che si pensa esser un’indagine già chiusa in realtà prosegue. Si incrocerà con una storia del passato che riguarda qualcosa che apparteneva a Sant’ Eufemia».
Patrona della città che ancora oggi, dall’alto della colonna posta sul sagrato della chiesa, veglia sui cittadini oggionesi, anche se priva della sua corona. A questo punto il giallo incontra una storia vera: il furto, per l’appunto, della corona posta sulla testa della Santa. Un’oggetto che è stato sottratto durante la dominazione francese nel nord Italia e che, nel libro di Corti, Napoleone farà ricercare dal pittore Andrea Appiani. Quale importanza rivesta la corona di Sant’Eufemia e come sia legata alle vicende del ragazzo in vacanza al mare, così come agli anni bui della lotta armata, l’autore del romanzo non vuole svelarlo. Spetterà al lettore scoprirlo.
L.A.
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