Cassago: il parroco don Giuseppe ricorda il suo 15esimo anniversario di ordinazione

Cassago si è stretta al suo parroco. Nella serata di giovedì 10 giugno si è tenuta infatti una liturgia eucaristica molto particolare e sentita, nella ricorrenza del quindicesimo anniversario di ordinazione del parroco don Giuseppe Cotugno.

Il parroco don Giuseppe Cotugno

Ed è stato proprio il sacerdote a celebrare la messa, alla presenza del sindaco Roberta Marabese, nonché dei rappresentanti di alcune delle associazioni maggiormente presenti ed attive sul territorio: Avis, Alpini, Aido, Pensionati cassaghesi, Associazione S.Agostino e Unione nazionale combattenti e reduci di Russia (Unirr).

Non mancavano i fedeli, accorsi numerosi per festeggiare insieme all'amato parroco don Giuseppe che, durante l'omelia, ha voluto ringraziare in primis la sua famiglia, che lo ha accompagnato per mano durante tutto il percorso ministeriale.
Nato nel 1969 a Sesto San Giovanni e trasferitosi poi a Biassono, il religioso è entrato in seminario 31enne. Ordinato sacerdote nel 2007, don Giuseppe è stato mandato prima a seguire la pastorale giovanile di Paderno Dugnano e dopo sette anni, nel 2013, è arrivato a Besana come vicario parrocchiale, dove è rimasto per quattro anni. Nel settembre 2017 ha assunto il ruolo di guida pastorale di Cassago, sostituendo don Adriano Valagussa, partito come Fidei Donum per Cuba.

Un'eredità non facile da raccogliere, eppure don Giuseppe ha saputo integrarsi alla perfezione nella comunità cassaghese, divenendo in poco tempo per molti un solido punto di riferimento.
L'altra sera durante la messa, il sacerdote ha ringraziato le comunità cristiane che lo hanno aiutato, facendolo crescere; in particolare quella di Biassono, di cui è originario, e quella di Cassago, che lo ha accolto come parroco. E poi il sindaco e le associazioni presenti, ''simbolo di passione civile che ancora c'è, e che dobbiamo cercare di trasmettere alle nuove generazioni''.

''San Paolo - ha detto il religioso riferendosi alla seconda lettura - parla del cuore di Gesù intendendo la profondità del cuore di Dio. E il segreto della vocazione sacerdotale sta proprio qui: ho incontrato tanti uomini sul mio percorso, e siamo tutti uniti dal sincero affetto per Gesù. Voglio quindi ringraziare anche il Signore, per farmi condividere Gesù con tutte le persone che ho incontrato. Voglio ringraziare anche don Francesco, don Giorgio e don Ferdinando, perché non si è mai preti da soli''.

Da ultimo don Giuseppe, riprendendo le parole di S.Giovanni Evangelista, ha sottolineato come il prete sia testimone: è qualcuno che ha ricevuto la grazia di vedere, e che può testimoniarlo: ''pertanto prego perché la comunità sia testimone dell'amore di Gesù. E voi pregate per me''.

Prima della conclusione della celebrazione eucaristica, i ragazzi dell'oratorio hanno poi consegnato a don Giuseppe un gradito presente: la maglietta ufficiale dell'oratorio estivo di quest'anno.
Marina Temperato
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