Maresso: partiti i lavori per riaprire Via don Biffi, dopo la deflagrazione del 2019

Sono partiti questa mattina i lavori finalizzati alla riapertura di Via don Biffi, a Maresso di Missaglia. Dalle 8 circa gli incaricati dell'impresa che ha siglato un contratto con il Comune per l'esecuzione delle opere, ha dato il via alla demolizione di alcune parti dell'edificio che nel novembre 2019 era stato scenario di una violenta deflagrazione a seguito di una fuga gas.

Le immagini scattate questa mattina in Via don Biffi a Maresso

L'amministrazione Crippa - dopo una serie di interlocuzioni con il proprietario dell'appartamento nel quale si era verificato il grave sinistro e con i vicini - aveva deciso negli scorsi mesi di farsi carico dell'intervento per la messa in sicurezza di una parte di immobile danneggiato, sostenendo le spese. L'obiettivo è infatti la riapertura della strada nell'interesse dei residenti, non essendo il titolare dell'alloggio interessato all'incendio in grado di provvedere al pagamento delle opere, il cui costo sarà poi posto a suo carico. Il 48enne risulta ancora iscritto nel registro degli indagati dalla Procura quale atto dovuto per l'ipotesi di reato di costruzioni o altri disastri dolosi, secondo le indagini svolte all'epoca dei fatti dai carabinieri della locale stazione.
Tornando al cantiere odierno, l'impresa sta effettuando una parziale demolizione, alla quale farà seguito una pulizia dell'area dalle macerie. Nei prossimi giorni si provvederà alla sistemazione e alla messa in sicurezza dell'edificio, per garantirne la stabilità; una volta concluse queste fasi, sarà possibile riaprire Via don Biffi alla circolazione stradale.

Stamani all'avvio dei lavori erano presenti gli agenti di polizia locale soprattutto per monitorare che non ci fossero problemi alla viabilità, considerando che il cantiere si trova a pochi passi da Via Manzoni, la trafficata arteria che attraversa l'abitato di Maresso e utilizzata da chi deve recarsi verso la tangenziale est.
Ci si avvicina dunque alla riapertura della strada, circostanza che negli ultimi mesi ha subito più di una battuta d'arresto a causa di una serie di ostacoli; innanzitutto per la presenza dei cavi dell'elettricità che poggiavano sull'edificio interessato dall'intervento. Prima di procedere si era reso necessario interrompere per qualche ora l'erogazione della corrente elettrica, con il distacco dei fili. Il rischio, al contrario, sarebbe stato quello di generare un improvviso black out elettrico nell'intera frazione, oltre ad ulteriori e conseguenti disagi.

Espletata anche questa operazione, il cantiere avrebbe potuto riprendere con i lavori di sistemazione della parete che si affaccia su Via don Biffi, prima di dichiarare nuovamente percorribile l'arteria. Invece, ecco un'altra battuta d'arresto. Prima dell'avvio dell'intervento, i residenti avevano rilevato la presunta pericolosità della parte d'immobile coinvolta nei lavori, chiedendo al Comune ulteriori indagini per scongiurare eventuali rischi di crollo dello stesso. Era stato dunque contattato per un sopralluogo un ingegnere strutturista e convocato poi un vertice fra i rappresentanti dell'ente e i residenti, con i legali che ne tutelano gli interessi. L'emergenza sanitaria in corso non ha però facilitato questo iter, con i lavori che sono rimasti sospesi per diverse settimane, necessarie anche per raccogliere il nulla osta da parte di tutti i residenti coinvolti.

Ad oggi infatti ci sono ancora famiglie che stanno trovando ormai da un anno ospitalità da familiari e amici, stante l'inagibilità dei loro alloggi. Da novembre 2019 infine, i residenti in Via don Biffi sono costretti a percorrere una strada alternativa per raggiungere le proprie abitazioni.
G. C.
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