Barzanò: a cinque anni dalla strage di Dacca, un vicolo ricorderà Cappelli e le altre vittime

A cinque anni da una strage di cui si è parlato forse troppo poco, il Comune di Barzanò ha deciso di tenere viva la memoria del proprio concittadino Claudio Cappelli, fra le vittime dell'attacco terroristico del 1°luglio 2016 a Dacca, in Bangladesh.
Lo ha fatto intitolando all'imprenditore originario di Vedano al Lambro, ma con casa in paese, una strada, o meglio...un vicolo.

Claudio Cappelli

Porterà il suo nome il tratto pedonale di Via Pirovano, quello che collega Via Manara (all'altezza dell'albergo Redaelli) all'attuale sede della biblioteca. Una piccola arteria, ma molto utilizzata, che funge da collegamento fra la piazza del municipio e piazza mercato. Priva di abitazioni e dunque di numeri civici, l'amministrazione del sindaco Giancarlo Aldeghi ha deciso di intitolare quel primo pezzo di strada al proprio concittadino. Si chiamerà dunque ''Vicolo Claudio Cappelli, in ricordo delle vittime del terrorismo'', in memoria non soltanto dell'imprenditore barzanese, ma di tutti coloro che in quell'attentato improvviso e inaspettato morirono.
Era la notte del 1°luglio - le 21.20 locali per la precisione - quando sette terroristi vicini all'Isis aprirono il fuoco all'interno del ristorante Holey Artisan Bakery situato nel quartiere diplomatico di Gulshan della capitale, non distante dall'ambasciata italiana. Dopo aver lanciato alcune granate a mano avevano preso in ostaggio alcune decine di avventori e ucciso due poliziotti durante una sparatoria con le forze dell'ordine. Una vera e propria strage, con 22 civili e 5 attentatori morti durante l'attacco. Fra loro anche Cappelli appunto, che in paese viveva insieme alla moglie Valeria Beretta (figlia di Vittore, patron del noto salumificio fondato proprio a Barzanò ndr) e alla loro figlia Stella.

Il primo tratto di Via Pirovano che sarà intitolato a Claudio Cappelli

Tantissimi i messaggi di cordoglio che in quelle giornate erano giunte da ogni dove, quale forma di sostegno alla famiglia. E a distanza di un lustro ormai, il Comune ha perfezionato l'iter di intitolazione della strada, che dal 28 al 30 giugno chiuderà i battenti sino alle ore 18 (nel solo tratto pedonale) per consentire i lavori di restyling prima della cerimonia che sancirà il cambio del nome. Prevista anche la posa di una scultura la cui realizzazione è stata affidata all'artista Diego Tomasoni.
L'idea di dedicare una strada all'imprenditore si è già tradotta in realtà a Vedano al Lambro, paese della provincia di Monza dove nel giugno 2018 il sindaco Renato Meregalli insieme al console del Bangladesh aveva inaugurato uno spazio dedicandolo a Cappelli.
Claudio Cappelli nasce a Palermo il 28 Aprile 1971.
Trascorre l’infanzia a Catania e, successivamente, la famiglia si trasferisce prima a Verona e in seguito a Monza, dove conseguirà il diploma di Ragioniere e Programmatore.
Nel 1994 effettua il servizio militare di leva nell’arma dei Granatieri a Roma. Nel 1998 si trasferisce con la famiglia a Vedano al Lambro.
Inizia la sua attività lavorativa per un’importante società immobiliare, seguendo in particolare le regioni della Lombardia, Piemonte e Liguria.
Il mondo dell’abbigliamento, che da sempre lo affascinava, lo porta nel 1997 ad iniziare la sua avventura nel campo tessile; prima come Agente per aziende che producono articoli a marchio e poi come Direttore Commerciale di un’azienda veronese specializzata in articoli di abbigliamento per uomo, donna e bambino.
Riesce infine a crearsi una propria impresa operante nel settore dell’abbigliamento, con clienti nella grande distribuzione e con importanti programmi nel mondo dei grandi marchi.
In data 22 giugno 2002, a Barzanò, contrae matrimonio con Valeria Beretta, figlia del noto imprenditore Vittore Beretta.
Presidente della prestigiosa industria di salumi, conosciuta a livello mondiale, fondata a Barzanò nel 1812.
In seguito al matrimonio, la famiglia decide di stabilirsi a Barzanò e nel 2009 nasce la piccola Stella.
Claudio, grazie al suo carattere allegro, gioioso, amante della vita e sempre disponibile, ha saputo conquistarsi la stima e la simpatia dei cittadini barzanesi.
La sua attività imprenditoriale si sviluppa sempre più a livello internazionale e, per essere sempre più competitivo, crea nuovi posti di lavoro in Italia e all’estero ed inizia a produrre prevalentemente in Bangladesh e Pakistan, operando con imprenditori e collaboratori locali, con i quali stringe rapporti di corretta collaborazione professionale e sincera amicizia.
I suoi sogni e quelli della sua famiglia si interrompono tragicamente il 1 luglio 2016 a Dacca, in Bangladesh, per mano del terrorismo islamico.

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