''Un DAE può salvare la vita''. E' l'appello di Croce Bianca Merate, attiva nella formazione
Il comandante Daniele Riva e la responsabile
del gruppo di formazione Maddalena Gerosa
del gruppo di formazione Maddalena Gerosa
Un messaggio importantissimo, evidenziato durante Euro 2021 dalla condotta di Simon Kjaer; il difensore della Danimarca e del Milan è stato fondamentale nel salvare la vita al compagno di squadra Eriksen, stramazzato improvvisamente al suolo.
Le associazioni di volontariato del territorio che operano nella cosidetta emergenza-urgenza, hanno subito ''sfruttato'' questo episodio per ricordare che da anni ormai, la loro attività si concentra anche su questo fondamentale aspetto. Saper utilizzare in maniera corretta gli strumenti salvavita a disposizione anche sul nostro territorio, può fare la differenza. E non stiamo parlando soltanto di soccorritori - dipendenti o volontari - ma anche di semplici cittadini.
Croce Bianca Merate (con una sede anche a Missaglia) infatti, ha subito reso nota attraverso i propri canali social, la disponibilità dell'associazione nel proporre corsi PAD per formare personale laico all'utilizzo del defibrillatore semi-automatico.
''E' da qualche anno ormai, che ci siamo attivati nel proporre corsi di formazione sul DAE. Lo abbiamo fatto all'interno di aziende o centri sportivi, accogliendo le richieste che ci sono arrivate'' ci ha spiegato Daniele Riva, comandante della sezione meratese. Un massaggio immediato ad una vittima di arresto cardiaco improvviso, attivato entro i primi 90 secondi, e la scarica erogata da un defibrillatore entro i primi 5 minuti hanno infatti significative probabilità di salvare la vita senza esiti neurologici invalidanti.
Manovre semplici, che se attivate tempestivamente possono però risultare preziosissime. Lo hanno sperimentato gli stessi volontari nella loro esperienza in ambulanza: in alcuni casi si può riuscire a salvare un soggetto colto da improvviso arresto cardio-circolatorio. Certo, l'età e le generali condizioni di salute possono fare la differenza, ma più è limitato il tempo che incorre fra il malore e l'avvio delle manovre, maggiori saranno le possibilità di ripresa.
''Al di là delle associazioni sportive, ci sono aziende che tengono moltissimo a questo aspetto della formazione dei propri dipendenti, pur non avendo in determinati casi alcun obbligo. Noi ci rendiamo disponibili ad avviare insieme a loro un percorso per imparare ad utilizzare il defibrillatore semi-automatico di cui molti comuni qui intorno a noi sono da tempo dotati: non solo nelle palestre o all'interno dei municipi o delle scuole, ma anche sulle strade'' ha proseguito il comandante Riva, evidenziando quanto sia importante la presenza di un sempre maggior numero di laici in grado di utilizzare il DAE.
''Quando ci si mette in contratto con la centrale operativa, dopo aver digitato il 112, l'operatore è in grado di indicare l'eventuale presenza di un DAE nelle vicinanze e di guidare passo passo via telefono sul suo utilizzo, che è assolutamente sicuro'' ha aggiunto Maddalena Gerosa, istruttrice regionale e responsabile del gruppo di formazione.
Croce Bianca Merate è dunque disponibile a proporre eventuali corsi che, una volta attivati, saranno aperti a tutti secondo le regole ancora da definire rispetto alle norme anti Covid, a seconda che siano svolti all'aperto oppure in spazi coperti.
G. C.