Oggiono: nell'assemblea di Retesalute il sindaco annuncia la decisione di lasciare l'azienda per una questione 'territoriale'

Il sindaco Chiara Narciso
Retesalute
perde un importante pezzo, il Comune di Oggiono ringrazia, saluta e se va. Il sindaco Chiara Narciso, primo cittadino della città alle porte di Lecco, lo ha annunciato giovedì sera al termina dell'assemblea dei soci di Retesalute. Una scelta, quella dell'Amministrazione comunale oggionese, dettata da questioni di ''funzionalità'' e non come si potrebbe pensare, legata alla difficile situazione che sta attraversando l’Azienda speciale che si occupa del welfare in 28 comuni in provincia di Lecco.
Ecco l'intervento integrale del sindaco Chiara Narciso. ''Abbiamo chiesto al presidente dell’assemblea Massimo Panzeri di poter intervenire stasera, perché ci sembrava corretto informare l’assemblea del fatto che lunedì, nel Consiglio comunale di Oggiono, porteremo in votazione una delibera di indirizzo che darà mandato al sindaco e agli uffici comunali di intraprendere il percorso di uscita dall’Azienda speciale. Ci teniamo molto a sottolineare che questa scelta non è strettamente correlata alla situazione attuale di Retesalute e non vuole esprimere la volontà di opporsi al percorso che l'Azienda sta facendo per tornare a operare in piena funzionalità. Percorso che anzi abbiamo condiviso e abbiamo anche sostenuto con un voto unanime nel nostro Consiglio comunale. E’ invece una scelta che viene da una riflessione più a lungo termine: in questi due anni ci siamo resi conto che il fatto di appartenere ad un Ambito, quello di Lecco, e nel contempo essere soci dell’Ente strumentale di un altro Ambito comporta, per un Comune delle nostre dimensioni, una serie di difficoltà nella gestione quotidiana dei servizi. E non ci permette di esercitare a pieno titolo il ruolo che riteniamo che il nostro Comune debba avere sui tavoli della programmazione territoriale. Detto questo, confermiamo che continuiamo a considerare positiva l’esperienza in Retesalute per la qualità dei servizi e confermiamo anche il nostro impegno a partecipare, nel caso in cui il Collegio dei liquidatori confermerà la sussistenza delle condizioni necessarie al ripiano del debito aziendale per il periodo in cui abbiamo fatto parte dell’Azienda, così come più volte condiviso. Avremo inoltre un’attenzione particolare a definire con il Collegio dei liquidatori i tempi e i modi più opportuni per la nostra uscita dall'Azienda in modo che abbiano il minor impatto possibile sugli equilibri dell'Azienda in un momento così delicato.
Siamo certi che tutti i Comuni presenti possano comprendere le nostre motivazioni, che nascono principalmente da un valore più volte sottolineato proprio in questa Assemblea: cioè l’importanza dell’unità territoriale tra i comuni che fanno parte di uno stesso ambito, a maggior ragione in un momento strategico e delicato come questo, in cui il percorso di ripresa dopo la grande emergenza che tutti abbiamo vissuto si sovrapporrà con il complesso lavoro di stesura dei nuovi Piani di zona, che definiranno le linee fondamentali di indirizzo per la programmazione degli interventi di carattere socio assistenziale nei prossimi tre anni.
Ci sembrava doveroso condividere in questa sede ufficiale questa decisione e spiegarne i motivi, nel modo più trasparente possibile anche per evitare strumentalizzazioni che non hanno alcun fondamento. Ringraziamo quindi il presidente Massimo Panzeri per averci dato questa opportunità''.
Da parte sua il sindaco di Merate non ha potuto fare altro che prendere suo malgrado atto della decisione, ricordando come Retesalute sia una “casa” dove liberamente c'è chi esce, ma augurandosi che possa esserci anche chi entra. E anche chi torna…
Angelo Baiguini
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