Barzago: festa di Verdegò con la messa celebrata in chiesina

Nonostante il periodo complicato, la voglia di mantenere le tradizioni popolari è ancora viva. Forse è per questo che a Verdegò di Barzago, nonostante sia stato impossibile organizzare la festa dei Santi Giovanni e Paolo, si è voluto celebrare comunque la santa messa.

A destra Padre Stephen Odhiambo

La manifestazione con cadenza annuale ha quindi trovato vita nella celebrazione che si è svolta domenica 27 giugno, alle ore 11, all'esterno della chiesina dedicata proprio ai due santi che danno il nome alla festa.
Il piccolo sagrato e prato della chiesetta è stato infatti occupato da sedie e panchine, facendo in modo che alla funzione potessero partecipare più persone che in chiesa.

L'altare invece, è stato allestito sotto ad un gazebo ed ha ospitato il vicario della comunità padre Stephen Odhiambo, il quale ha celebrato la messa alla quale ha partecipato anche il sindaco Mirko Ceroli.
Il religioso ha iniziato la sua omelia scherzando sul grande caldo che ha caratterizzato la giornata di ieri, passando poi subito a parlare della messa.

''Siamo qui per celebrare questa festa: il martirio di questi due martiri. Dobbiamo vivere la carità di Cristo come loro, che praticavano molte opere di carità e di misericordia. Come abbiamo ascoltato nella Parola, l'imperatore aveva messo a morte questi due con false accuse. La chiesa oggi, la chiesa di Verdegò, ci invita a seguire la voce di San Giovanni e San Paolo e ci chiede di pensare in una chiesa di martiri, di gente che soffre e dà la loro vita per un'umanità migliore'' ha detto.

''Ricordiamo quelli che soffrono per servire i poveri, per promuovere la crescita umana in condizioni sostenibili, contro la fame e la diseguaglianza. Con questa celebrazione, anche noi siamo come loro; la Chiesa soffre e la famiglia soffre nonostante i tanti sacrifici, ricordiamo quelli accusati nel mondo ingiustamente perché difendono la loro dottrina della fede, cercando di illuminare la vita, come Gesù diceva di essere luce nel mondo. C'é qualcuno che non vuole bene a questo mondo, che rovina la bellezza di vivere insieme, di testimoniare la parola del Vangelo. Una parola che chiede tanto ma che ci rende vivi e ci fa abbracciare la voce di Cristo. La voce del signore e i nostri sacrifici devono guidarci verso una vita migliore'' ha detto.

Come lo scorso anno, non c'è stata quindi nessuna festa con la consueta sagra fatta di prelibatezze culinarie, ma la tradizione della festa di San Giovanni e Paolo non è intenzionata a cedere il passo, come hanno dimostrato i numerosi partecipanti alla funzione.
A.V.
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