Annone, crollo del ponte: dal Codacons la proposta di un fondo di indennizzo per i propri iscritti

Non chiede denaro il Codacons. L'associazione per la tutela dei consumatori prende posizione rispetto all'eventuale ritiro della propria costituzione quale parte civile nel procedimento penale per il crollo del ponte di Annone, la cui sentenza in primo grado è attesa entro il mese di settembre.
Lo fa attraverso un comunicato stampa a firma del presidente Carlo Rienzi, nel quale ribadisce il proprio disinteresse ad un mero risarcimento economico. E nel contempo, lancia una sorta di provocazione, o meglio, una proposta alternativa indirizzata ai responsabili civili. ''Codacons è disponibile a ritirare la parte civile a condizione che Anas, Provincia di Lecco e Provincia di Bergamo istituiscano un fondo di indennizzo per la somma di € 50.000,00 a favore degli iscritti Codacons mediante il quale gli stessi associati, previa presentazione dello scontrino e della tessera dell'Associazione possano ottenere, entro un anno, un rimborso di € 0,50 per litro di carburante. Gli Enti interessati ne dovranno dare pubblico avviso di quanto sopra a loro cura e spese. Oltre al pagamento delle spese processuali'' si legge nel comunicato diffuso in questi giorni per fare chiarezza sulla propria posizione.

Se due parti civili si sono già ritirate dal procedimento (i conducenti Giacalone e Colombo), nella prossima udienza non è escluso che facciano altrettanto le altre vittime del cedimento del cavalcavia, avvenuto il 28 ottobre 2016.
Tutti dunque potrebbero sfilarsi dal processo penale ad eccezione appunto del Codacons (qualora la sua proposta venisse rigettata) e dei familiari di Claudio Bertini, il 68enne civatese morto per il crollo del ponte sulla propria autovettura, di rientro a casa al termine della giornata lavorativa. Il legale che tutela gli interessi della moglie e della figlia dell'unica vittima della tragedia di Annone, non ha sino ad ora espresso posizioni su questo aspetto. Se ne saprà di più il prossimo 19 luglio quando è stata convocata un'udienza per il prosieguo della discussione. L'altra settimana il sostituto procuratore Andrea Figoni aveva chiesto la condanna di tutti e quattro gli imputati, ritenendo che fosse stata provata la loro penale responsabilità in ordine ai fatti che gli vengono contestati dalla Procura.

Di seguito il comunicato diffuso dal Codacons:
A seguito dei contatti avuti con i legali che rappresentano i Responsabili Civili Anas, Provincia di Lecco e Provincia di Bergamo, il Consiglio di Presidenza Codacons in merito alla proposta risarcitoria dagli stessi formulata, evidenzia quanto segue.

Il Codacons non chiede, in sede transattiva, danaro.

Il Codacons ha ricevuto importanti riconoscimenti sulla legittimazione in subiecta materia: tra le più rilevanti pronunce giudiziarie ottenute nel tempo dal Codacons, si ricordano:

1) Sent. 322 del 11/03/13 – Tar Lazio (Ric. 1572/11): Codacons + Ass. Utenti Autostrade c/ Ministero lavori pubblici + Cip + Anas + Soc. Autostrade Meridionali + Satap Autostrada Torino-Alessandria-Piacenza Spa (aumenti tariffari del 4% su autostrade);

2) Sent. 149 del 9/1/13 – Tar Lazio (Ric. 8260/11): Autostrada Brennero c/ MIT + MEF + ANAS (annullamento bando di gara indetto dall’Anas per la concessione delle attività di costruzione e adeguamento dell’A22 Brennero-Modena);

3) Sent. 9230 del 24/11/11 – Tar Lazio (Ric. 4573/10): Codacons c/ Presidente Consiglio Ministri + PCM Dipartimento Gioventù + Ania + Ass. Pedagogica della Circolazione (concorso sicurezza stradale: annullamento dpcm + allegati + verbali com-missione di valutazione dei progetti);

4) Sent. 5961 del 6/7/11 – Tar Lazio (Ric. 12152/10): Codacons c/ MIT + Prefetture Roma + Federazione Nazionale Imprese Trasporti (ottemperanza decreto ministeriale avente ad oggetto direttive e calendario per le limitazioni alla circolazione stradale fuori dai centri abitati per l’anno 1998 – esecuzione sentenza Tar n. 33541/10);

Il Codacons è infine partner della Consulta per la Sicurezza e Qualità del Servizio, istituita dalla Società Autostrade per l’Italia S.p.A., con l’obiettivo di individuare, concordare e verificare iniziative e piani di miglioramento dei servizi autostradali e del livello di sicurezza dell’infrastruttura e della quale fanno parte, tra gli altri, Polizia Stradale, ISORADIO, FILT – CGIL, FIT – CISL, ULTRATRASPORTI.

Si ricordi nello specifico l’ammissione di parte offesa del Codacons nel procedimento pendente innanzi al Tribunale di Genova per il crollo ponte Morandi ordinanza del 20.09.2018 proc. n. 10468-18 rg.nr. – proc. n. 7998-18 Rg.Gip. e da ultimo Codacons è l’unico Ente esponenziale ammesso quale parte offesa dal GIP di Verbania in relazione alla recente tragedia della funivia del Mottarone ed è stato ammesso quale parte civile dal Tribunale dell’Aquila in relazione al procedimento penale per la mancata manutenzione dei viadotti dell’Autostrada dei Parchi.
Ciò per doverosa premessa.

Codacons è disponibile a ritirare la parte civile a condizione che Anas, Provincia di Lecco e Provincia di Bergamo istituiscano un fondo di indennizzo per la somma di € 50.000,00 a favore degli iscritti Codacons mediante il quale gli stessi associati Codacons, previa presentazione dello scontrino e della tessera dell’Associazione possano ottenere, entro un anno, un rimborso di € 0,50 per litro di carburante. Gli Enti interessati ne dovranno dare pubblico avviso di quanto sopra a loro cura e spese.
Oltre al pagamento delle spese processuali.

Che tale forma di risarcimento sia pienamente legittima e fattibile è dimostrato anche dalla Giurisprudenza: Tribunale Roma sez. uff. indagini prel., 20/09/2016 Il risarcimento del danno soggettivo morale alla vittima di sfruttamento della prostituzione minorile, in considerazione della natura del reato e degli effetti patiti dal minore, deve essere in prima battuta in forma specifica ed in particolare deve tener conto che il risarcimento calcolato unicamente in una somma di denaro determinerebbe una vittimizzazione secondaria e il reiterarsi della relazione improntata alla monetizzazione con l’imputato (Nel caso di specie, il giudice ha condannato il cliente imputato ad acquistare alla vittima minorenne libri e film incentrati sulla figura femminile, ben individuati, con la funzione di restituirle dignità e libertà attraverso la conoscenza).

Tale forma sarebbe un reale indennizzo ai cittadini obiettivo che il Codacons persegue in tutta la sua azione.

Roma – Lecco, 28 giugno 2021

Il Presidente avv Carlo Rienzi

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