Garbagnate: la chiesa dei santi Nazaro e Celso aprirà al pubblico per visite dal 4

Sulle tracce storico-culturali del nostro territorio. Aprirà al pubblico, a partire da domenica 4 luglio, la chiesa dei santi Nazaro e Celso a Garbagnate Monastero. Si tratta di un bene privato, di proprietà della famiglia Boselli-Butti, che ogni prima domenica del mese verrà aperto al pubblico. Il piccolo gioiello architettonico è di epoca romanica: risale, secondo le attestazioni, al XI e XII secolo ed era originariamente annessa a un monastero.

La chiesa dei santi Nazaro e Celso a Garbagnate Monastero

Nel sepolcro sono state rinvenute ossa umane, colletti di ferro, una moneta e una fibula barbarica in bronzo, materiale attualmente conservato nel museo archeologico di Lecco. La facciata a capanna è stata modificata alla fine dell'Ottocento, aprendo una finestra ad arco a tutto sesto al di sopra del portale originale. Quest'ultimo è coronato da una lunetta a doppia ghiera. La muratura è costituita da conci regolari in arenaria.
L'abside, di cui recentemente sono state recuperate le monofore strombate, presenta una cornice di archetti pensili estremamente elegante: ad ogni blocco di pietra, infatti, corrisponde un archetto. Il fianco sinistro è privo di finestre e presenta un piccolo portale sormontato da una lunetta.

L'interno è particolarmente suggestivo in quanto, non essendo intonacato, favorisce la percezione della nuda parete muraria. Sull'arco che conduce all'abside si trova un affresco del 27 febbraio 1526 che rappresenta una Madonna che allatta il Bambino, opera di Giovanni Maria di Giacomo, nota anche come "Madonna delle Grazie".
Abitualmente questa chiesa veniva aperta al pubblico in occasione di Ville Aperte ma ora, grazie a un accordo tra la proprietà, la Soprintendenza e la parrocchia, che metterà a disposizione i volontari per la custodia, sarà possibile visitarla dalle 9 alle 12 ogni prima domenica del mese. Non sono invece previste visite guidate: una piccola guida potrà aiutare alla scoperta di questo piccolo ma prezioso segno del passato rimasto sul territorio garbagnatese.
M.Mau.
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