Castello 'piange' Aurelio Longoni, dal 2019 in municipio e responsabile corse alla Regina

Aurelio Longoni
Consigliere comunale tra le file della maggioranza da due anni, marito e padre, ma anche figura notissima nel motociclismo, sempre pronto a dare una mano a tutti.
Si è spento nelle scorse ore a 71 anni Aurelio Longoni, originario di Dolzago, ma residente da tempo a Castello Brianza.
Dipendente del catenificio Regina di Cernusco, seguiva da responsabile il reparto corse, ma in passato si era occupato di tutto il resto: controllo qualità, ufficio tecnico, produzione, laboratorio. Insomma.. conosceva l'azienda a 360 gradi, come lui stesso aveva dichiarato in un'intervista ad una rivista specializzata, raccontando la sua esperienza nel Moto GP e nel resto delle categorie che per lui ormai non avevano misteri.
Longoni aveva viaggiato per il mondo, tanto che nei paddock lo conoscevano tutti. Insieme agli altri tecnici, controllava che tutto venisse montato correttamente, perchè le catene sono fondamentali per una moto. Seguiva moltissimi team, sia in Moto3, sia in Moto2, ma anche in Moto GP, lavorando accanto a professionisti come Agostini, Hailwood, Sheene.
''Ogni turno, ogni volta che una moto scende in pista vado a controllare che sia tutto a posto, a volte lubrifico io stesso la catena, perché se la tieni bene lubrificata hai una maggiore scorrevolezza, se non lo fai, puoi anche arrivare a perdere un cavallo di potenza'' raccontava, spiegando di aver ''vinto'' con la Regina più di duecentoquaranta mondiali - nelle varie categorie fra le quali anche superbike, enduro e motocross - trovandosi a lavorare in questo mondo sin dal 1974.
Alcuni in passato lo hanno addirittura definito una sorta di ''Robin Hood'' del motociclismo, sempre pronto a dare una mano a tutti, specie ai team con meno possibilità economiche o chi è in difficoltà, sempre con il sorriso sulle labbra.

Longoni ultimo a destra durante la rimpatriata con gli ex compagni del Badoni

Perito meccanico, si era diplomato al Badoni di Lecco nel 1973, frequentando i corsi serali, come lui stesso ci aveva raccontato due anni fa in un'intervista concessaci in occasione di una rimpatriata con alcuni compagni di classe. ''Andavamo a scuola tutte le sere dalle 19 alle 22.30 perché di giorno già tutti lavoravamo nelle fabbriche della zona'' aveva detto, evidenziando quanto le cose fossero cambiate rispetto ad oggi. ''Nonostante non fosse un impegno da poco, da parte di tutti noi non è mai mancata la voglia di studiare: per acculturarsi certo, ma anche per migliorare la propria posizione sul posto di lavoro. Con le ore passate a scuola e il sudato diploma infatti, avevamo tutti la certezza di guadagnare di più e trovare una posizione migliore in azienda".
Messaggi di cordoglio e vicinanza alla famiglia stanno giungendo dal mondo della due ruote che non poteva non apprezzare la professionalità e il grande garbo che caratterizzavano il 71enne, ma anche dall'amministrazione comunale di Castello Brianza capitanata dal sindaco Aldo Riva che purtroppo ha potuto lavorare per un paio d'anni soltanto - peraltro caratterizzati dal Covid - insieme al proprio consigliere.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.