Oggiono: un pacchetto di aiuti rivolto ad enti del terzo settore

Per far fronte alle perdite economiche causate dalla pandemia, dopo gli stanziamenti erogati a favore delle partite Iva e gli sgravi sul tributo Tari per imprese e famiglie, l'Amministrazione comunale di Oggiono ha approvato anche un pacchetto di aiuti per gli enti del terzo settore. Si tratta di una misura specificatamente pensata per organizzazioni di volontariato, fondazioni e associazioni di promozione sociale. Il fondo di aiuto inizialmente predisposto nel Bilancio comunale avrà una dotazione pari a 30mila euro e potrà essere successivamente integrato con altre risorse. «È chiaro che non potrà essere esaustivo e non potrà compensare tutte le perdite subite dalle realtà attive» ha spiegato Michele Negri - vicesindaco con delega alle politiche sociali - chiarendo «si tratta di un aiuto, un segnale per il terzo settore che svolge un ruolo fondamentale a favore della comunità e soprattutto a favore delle persone più deboli». Sono stati stabiliti anche i criteri che permetteranno di accedere a questo contributo "una tantum" e che si rivolge in particolare, non alle semplici associazioni, ma alle realtà che a causa dell'emergenza sanitaria non hanno potuto svolgere le attività ordinarie con conseguenti ripercussioni economiche negative sui loro Bilanci.
A spingere per l'adozione di questa misura era stata anche la presidente della commissione politiche sociali Debora Acerbi. Negli scorsi mesi il consigliere comunale di minoranza chiese specificatamente un contributo a favore della Fondazione Luigi e Regina Sironi che gestisce la casa di riposo cittadina. Oltra a questa Onlus, a beneficiare delle risorse messe a disposizione nel fondo, potrebbero essere anche cooperative di promozione sociale o altre realtà oggionesi attive nel supporto delle persone con fragilità. Si tratta di una misura nuova, anche l'Amministrazione comunale è interessata a comprendere il grado di riscontro che potrà avere: «vogliamo capire anche il numero di realtà che potranno accedervi, dimostrando di avere avuto un effettivo danno economico causato dalla pandemia, e il livello di esigenze che avranno» ha chiarito Negri. Il singolo stanziamento potrà avere un importo massimo pari a 20mila euro.
L.A.
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