Suello: nel ricordo di ''Pescegatto'' la famiglia consegna tre defibrillatori per salvare vite

Si è svolta nella prima serata di sabato a Suello la consegna dei defibrillatori destinati ad alcune realtà lecchesi in ricordo di Marco Pietro Rossi, paracadutista esperto spentosi a Cremona durante la fase di atterraggio di un volo, il 30 gennaio scorso.
Il dolore di una famiglia è diventato amore e generosità verso il prossimo, grazie alla raccolta fondi promossa per l'acquisto di DAE destinati al Parapendio club Scurbatt di Suello, all'azienda Beneri spa di Valmadrera e all'associazione paracadutisti italiani (AnpdI) di Lecco.

I familiari, i volontari di 60mila vite e i destinatari dei defibrillatori consegnati nel ricordo di Marco

Durante l'incontro di ieri, presso la sede dell'Aeroclub Cornizzolo, la famiglia e la compagna di Marco - per tutti ''Pescegatto'' - hanno spiegato la storia e il percorso che li hanno portati a dare vita a questo progetto che è pura voglia di compiere del bene e aiutare il prossimo.
E' stato anche grazie agli articoli scritti dalla stampa locale che è stato possibile diffondere l'intenzione di Paola, mamma del paracadutista 34enne, di raccogliere fondi per l'acquisto di un defibrillatore da donare allo Skyteam Cremona. La cifra raccolta ha superato gli 8.000 euro: un risultato incredibile che ha dato la possibilità di allargare l'investimento anche ad altri DAE, come ci aveva già spiegato Giovanna, la compagna del paracadutista, qualche settimana fa. Oltre a quello scelto in origine si era pensato inizialmente di coinvolgere altri centri che Marco frequentava per la sua attività di atleta paracadutista.

Paola, mamma del paracadutista 34enne

''Abbiamo preso atto che essendo obbligatorio a norma di legge tenere il defibrillatore presso le associazioni e le società sportive dilettantistiche dal 2017, altri centri contattati ne erano già dotati. Dovendo investire il denaro raccolto nell'ambito dei defibrillatori e cercando di farlo legandoli alla storia personale di Marco, sono stati coinvolti nelle donazioni anche il gruppo AnpdI di Lecco, l'associazione paracadutisti locale con cui negli anni ha condiviso molte delle sue esperienze nell'ambito dei salti e della formazione. Sono stati parte fondamentale anche nel dare un aiuto concreto nei primi giorni successivi alla tragedia. Sono un gruppo di persone speciali e Marco gli era veramente affezionato'' è stato spiegato a inizio serata. Quale altro destinatario del DAE è stata scelta l'azienda Beneri di Valmadrera, società presso cui lavorava e dove Marco era uno fra gli addetti al primo soccorso.
''Tramite loro aveva frequentato dei corsi specifici ed era uno dei punti di riferimento in caso di necessità urgente. Senza contare a come lo hanno sempre trattato ed alle soddisfazioni che in quell'azienda ha maturato'' le parole pronunciate nel corso della cerimonia svoltasi ieri presso la sede dell'Aeroclub Cornizzolo, gestita dagli Scurbatt. A Suello Marco aveva svolto il corso di parapendio. Oltre ad aver trovato grande accoglienza ed anche qualche occhio di riguardo, era un posto in cui è sempre stato bene e dove tornava quando aveva del tempo libero.

''Siamo vicini al gruppo in questi giorni per la perdita grave di un loro pilota istruttore Gigi De Marchi, una persona favolosa e di grande cuore. Il progetto prevede anche di istruire delle persone presso ogni luogo scelto, all'utilizzo del defibrillatore tramite il corso specifico necessario. Per questa parte abbiamo proposto di collaborare con l'associazione 60mila vite che si occupa di raccogliere fondi per la diffusione sul territorio di defibrillatori e uno degli strumenti che utilizza per farlo è proprio quello dei corsi che vengono tenuti da medici volontari con il seguente attestato di operatore BLDS rilasciato da AREU Lombardia con validità nazionale''.

Successivamente ha preso la parola la mamma di Pescegatto con un discorso toccante, che ha emozionato tutti i presenti.
''Marco amava la vita, in tutte le sue forme: fotografava cieli, animali, insetti e fiori i suoi gatti, ed è proprio per questo suo amore alla vita che doniamo questi defibrillatori, frutto della generosa partecipazione degli amici di Marco e della famiglia come risposta ad un dramma enorme che ci ha travolto tutti. Di questo posso solo essere orgogliosa. Marco è nel mio cuore col suo sorriso e con tutto il suo amore. Vorrei avere braccia lunghe per abbracciarvi tutti. Troverò il modo di ringraziare tutti quelli che hanno contribuito al sostegno della Raccolta, ma in questa occasione un pensiero speciale lo dedico ai miei colleghi della Sixor ed ai colleghi e titolari di Marco per la loro grande risposta e partecipazione. Oggi consegnamo con grande gioia gli apparecchi all'associazione Scurbatt, che ci hanno accolto in anche questa giornata, all'Anpdi sezione paracadutisti di Lecco che ci sono stati vicini in tutti i sensi ed alla Beneri SPA per tutto quello che hanno fatto per Marco'' ha detto mamma Paola. ''Un quarto defibrillatore è in attesa di installazione presso il Centro di Paracadutismo di Cremona, che ringrazio per aver concesso l'uso del conto corrente dove poter appoggiare le donazioni e per aver approvato tramite l'assemblea soci il progetto sottopostogli. A questo proposito ringrazio Roberto Fratus, il Doc, che ci ha aiutati nella scelta delle apparecchiature più adatte, la fornitura è stata operata da MSE: Medical shop Equipment, grazie anche a loro per il lavoro ed il supporto''.

Oltre a queste apparecchiature le donazioni ricevute hanno consentito di devolvere una parte della cifra all'associazione 60milavite, i cui volontari si occuperanno della formazione in merito all'utilizzo ed al primo intervento in caso di arresto cardiaco. Si tratta infatti di un gruppo operatori volontari nell'ambito dell'emergenza sanitaria, ospedaliera ed extraospedaliera che lavorano per contrastare il micidiale fenomeno della Morte Cardiaca Improvvisa attraverso la diffusione della cultura dell'emergenza e della Defibrillazione precoce.
''Ho compreso a fondo l'importanza della diffusione sul territorio di questi apparecchi ad uso pubblico e della presenza degli stessi in ogni luogo di aggregazione lavorando a questa iniziativa ed ho compreso quanto sia fondamentale sensibilizzare la consapevolezza che saper usare un Dae ed intervenire in caso di bisogno può fare la differenza, ovunque ci si trovi ed in ogni occasione dovesse presentarsi. Per questo sono felice di annunciare che circa 60 persone hanno aderito all'occasione di affrontare un corso per diventare operatore Dae e che da questo progetto oltre ai 4 defibrillatori avremo tante persone in più pronte ad intervenire con consapevolezza'' ha proseguito la mamma di Marco, che ha poi annunciato la consegna di una targa, insieme ai DAE, realizzata con grande professionalità dalla Grafica de Villagomez.

L'appuntamento è proseguito con la consegna ufficiale degli strumenti salvavita alle associazioni, sensibilizzando sulla questione, cercando di trasmettere il messaggio che ''si può fare la differenza'': saper usare il defibrillatore può salvare una vita, quindi è fondamentale che gli apparecchi siano presenti in caso di questo tipo di emergenze, che sono imprevedibili.
Una cerimonia toccante in ricordo di un amico che ha lasciato in tutti un segno grande.
M.T.
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