Molteno: Mattia Conti pubblica il romanzo storico ambientato nel futuro degli anni '30

Il mondo dei social che permea ogni aspetto della nostra realtà, ma anche la Resistenza del secondo conflitto mondiale per provare a comprendere il mondo nel quale viviamo.
"Gli amanti sommersi", nuovo romanzo storico di Mattia Conti, edito da Solferino Libri, è impernato su un doppio binario: passato e futuro, per vivere il presente. È ambientato negli anni Trenta di questo millennio, un tempo non troppo lontano dai nostri giorni: i protagonisti sono Marzio, un comandante, Giovanna, una staffetta e Glauco, un medico impegnato a costruire una nuova teoria della razza. I due protagonisti vivono in un mondo distopico: l'Italia appena uscita dalla pandemia, si trova dominata da una dittatura digitale che, attraverso l'incessante sorveglianza dei mezzi tecnologici, ha preso potere riuscendo a indirizzare sentimenti e opinioni. I dissidenti sono i "Dinosauri", ovvero coloro che hanno scelto di rinunciare alla comunicazione digitale, mentre la Resistenza combatte ancora alla vecchia maniera con messaggi, imboscate e tradimenti. Rinunciando alla tecnologia, la storia sembra ripetersi di nuovo. Marzio e Giovanna, mentre compiono alcune ricerche, si imbattono nella storia di Gianna e Neri, due partigiani protagonisti dell'arresto di Mussolini la cui storia è molto simile alla loro. La coppia dei moderni combattenti si pone interrogativi, cercando di capire se il destino è segnato o può essere trasformato.

Mattia Conti

"L'ispirazione è nata quando ho incrociato per caso, leggendo per interesse personale alcuni libri su Mussolini, la storia di partigiani con un vissuto particolare, traditi dai loro stessi compagni - spiega Mattia - Mi ha affascinato la loro storia: conteneva l'amore, la passione e la lotta per gli ideali. Quando ho cominciato ad approfondire meglio, ho incontrato alcuni partigiani che li hanno conosciuti. Mi hanno però detto che non potevo romanzare la Resistenza perchè in qualche modo l'avrei falsificata. All'inizio mi sembrava fosse un cruccio da testimone, ma scrivendo mi sono accorto che era tutto artificioso perché mi sembrava davvero di falsificare il loro vissuto reinventandolo". Da qui è nata l'idea di proiettare la storia nel futuro, senza tralasciare però il passato. "È un futuro che però dialoga sempre con il presente. Se pensiamo alle elezioni americane a partire da Barack Obama e poi con Donald Trump, l'influenza dei social è stata preponderante. Credo che la politica sarà sempre più usata per muovere coscienze e opinioni e indirizzarci. Gli unici anticorpi che abbiamo sono contro le derive e, attraverso la testimonianza del passato, possiamo guardare al futuro. L'Italia è stata vittima della propaganda a suo tempo e potrà esserlo di nuovo: non abbiamo mai abbastanza anticorpi. Per questo non dobbiamo mai abbassare la guardia, soprattutto noi che abbiamo vissuto in un mondo dove sembrava che nulla potesse riaccadere. Le elezioni americane, appunto, ci hanno invece mostrato altro".
Mattia aveva già scritto un terzo del volume quando è arrivato il Coronavirus, un'esperienza nuova che ha inevitabilmente condizionato il testo: "La pandemia mi ha costretto a ripensare a tutto - ammette - Stavo provando a scrivere la distopia e mi sono ritrovato dentro. I personaggi arrivano da un mondo che ha appena superato la pandemia e ha agevolato l'ascesa al potere di questo regime". L'idea non è stata tuttavia quella di cambiare interamente la narrazione ma di inserire anche questo nuovo elemento: "Non potevo raccontare un'altra storia concentrandomi solo sulla pandemia perché avrei fatto fatica a prendere la distanza. Ho sempre bisogno di un periodo di latenza prima di raccontare".
Il personaggio a cui il giovane autore originario di Molteno è maggiormente legato è Giovanna: "È una ragazza di 20 anni, cresciuta con le influenze della propaganda - racconta - Crescendo diventa una donna e prende consapevolezza di sé. Mi sono però divertito anche a costruire i personaggi oscuri che trovano spesso giustificazioni per se stessi, per ripulire la loro coscienza. Nessuno dei personaggi, in realtà, è totalmente "pulito": la propaganda ha influenzato le vite e devono riprenderle in mano. Vivono in un mondo totalmente agli estremi, disturbante e cercano di staccarsi da rete che li avvolge".
Per la scrittura del romanzo, Mattia ha compiuto anche una ricerca sulle derive che stanno prendendo piede con i social: "Penso che dovrebbero fare nelle scuole lezioni per insegnarci a difenderci - riflette - È una questione che riguarda tutte le generazioni: tutti sono esposti a questo continuo bersagliare e non abbiamo armi. L'impressione è di vivere sempre in una bolla: ricevi continuamente stimoli e notizie in base alle ricerche che hai compiuto. Il rischio è di vivere in un mondo su misura, pensato per far cliccare la pubblicità o per far votare da una parte o dall'altra. Non abbiamo la consapevolezza di quanto cercato in rete sia casuale e quanto invece frutto di un algoritmo. Il mondo, nella realtà, è varietà e confronto".
"Gli amanti sommersi" aiuta a riflettere sul presente e ci può offrire uno stimolo mentre, sempre più, ci proiettiamo nel futuro: ci mette in guardia sui passi che dobbiamo compiere per tenerci distanti da una nuova dittatura. Per non ripetere la Storia.
Michela Mauri
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