Casatenovo: si è spento Giovanni Riva, per decenni custode della chiesa di San Rocco

Lutto a Casatenovo per una figura conosciuta e stimata. Si è spento infatti Giovanni Riva, storico custode della chiesina di San Rocco, situata nell'omonima località del paese.

Giovanni Riva al centro fra il figlio Gabriele e la nipote Gaia

''Ho preso in mano questa chiesa ben 35 anni fa'' ci aveva raccontato l'ultranovantenne in un'intervista concessaci nel 2018. ''All'epoca c'era solo un quadro, le mura erano tutte sconquassate, il pavimento rotto. Poi, grazie all'aiuto di un benefattore, siamo riusciti a sistemarla. Ci sono state spese grosse per questo progetto, e non possiamo che essere grati a quella persona per averci aiutato con cifre così importanti per l'epoca. Di mia iniziativa ho seguito i lavori insieme ad alcuni amici che mi hanno dato una mano. Piano piano abbiamo migliorato sempre più la chiesa. Anche oggi cerchiamo di mantenerla e abbellirla sempre più, con qualche quadretto, qualche statua. La chiesa di San Rocco è l'unica che da cento anni è aperta dalla mattina alla sera tutti i giorni e le sue candele sono sempre accese".

A destra il vicario parrocchiale don Piergiorgio Fumagalli

Amore, impegno e dedizione hanno caratterizzato in questi anni il legame fra il casatese e la chiesina. Ogni anno, ad agosto, l'anziano preparava con cura la celebrazione liturgica officiata dai sacerdoti della comunità pastorale, unica iniziativa rimasta intatta nonostante il trascorrere del tempo.
Dal carattere mite e disponibile, sempre pronto a dispensare qualche aneddoto e curiosità sulla storia dell'edificio che tanto amava, Giovanni Riva è stato un punto di riferimento per tanti; in primis per la sua famiglia - con i quattro figli Mariarosa, Gabriele, Ivana e Giuseppe e i nipoti - alla quale era legatissimo.
Anche il sindaco Filippo Galbiati ha voluto esprimere un pensiero, nel ricordo di una persona che ha sicuramente lasciato un segno nella comunità casatese.

L'anziano casatese insieme ai nipoti

''Giovanni Riva era una di quelle persone che nel silenzio, senza clamore e senza aspettative di riconoscimento, prestano servizio al proprio paese e alla propria comunità con gesti semplici e preziosi. Per decenni, dal dopoguerra ai mesi scorsi, ha curato e aperto tutti i giorni la chiesina di San Rocco'' ci ha detto il primo cittadino. ''Mi aveva mostrato il registro delle spese sostenute per la cura della chiesa ed ero rimasto impressionato: c'erano decenni di storia, lo teneva manualmente, come una volta, e con estrema precisione''.

Indimenticabile nella mente dell'amministratore, anche una ricerca di archivio condotta nel recente passato. ''Era emerso che negli anni Trenta il Comune sembrava intenzionato ad abbattere la chiesina. Era sorto un comitato locale di quartiere di cittadini che si erano opposti. Ne era nata una delibera del Comune che riconosceva l' importanza della chiesa e sosteneva le iniziative del comitato. Mi ha fatto piacere incontrarlo negli ultimi giorni, provato dalla malattia ma ancora presente, lucido e sempre circondato dall'affetto della famiglia'' ha concluso Galbiati, promettendo che la figura del casatese sarà ricordata il prossimo 16 agosto, nella festività di San Rocco.
I funerali si terranno invece venerdì 16 luglio alle ore 15 nella parrocchia di San Giorgio.
G. C.
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