Oggiono: a Palazzo Prina va in scena la musica dei Viceré

Un afoso tardo pomeriggio estivo ha riportato la musica del tempo dei viceré di Spagna a risuonare nel cortile e tra le mura di Palazzo Prina a Oggiono. Domenica 18 luglio un terzetto, composto dal contralto Francesca Biliotti, dal violoncellista Massimo Raccanelli e dalla cembalista Donatella Busetto, ha dilettato un’ampia platea di curiosi e appassionati con una serie di musiche scritte da vari compositori tra la metà del 500 e la metà del 700, dando vita e solide radici al dramma in musica che cominciava ad affermarsi proprio in quegli anni.


L'assessore alla cultura Giovanni Corti e Biancamaria Longoni di Brianza Classica

A dare il benvenuto ai presenti ci ha pensato l’assessore alla cultura Giovanni Corti che ha ricordato l’importanza storica di Palazzo Prina per la storia oggionese, oggi dimora privata della famiglia Valsecchi, che ha messo a disposizione la sua abitazione per l’esibizione. “Come assessore alla cultura ho fortemente voluto questo concerto. Uno dei nostri obiettivi è quello di far riscoprire la storia e la cultura, le nostre radici attraverso la conoscenza di luoghi come Palazzo Prina.




In questo luogo sono nate anni fa le due forme di aggregazione più importanti del nostro paese: la parrocchia e il comune”. Infatti, Palazzo Prina ha rappresentato la sede del potere temporale, mentre la chiesa di Sant’Eufemia il potere religioso, con una sola strada in mezzo, a dividere e ad unire i due. “La storia di questo palazzo è antica e si perde nei secoli, nel XVII secolo il palazzo aveva la struttura che ha attualmente – ha proseguito l’assessore Corti –. All’epoca era la sede del vicario del Monte di Brianza (il nome della cittadina di quel tempo), dove si amministrava la giustizia e si pagavano le tasse per conto del Granducato di Milano, di cui Monte di Brianza faceva parte”. La storia oggionese poi proseguirebbe nei secoli tra dominazioni e resistenze varie, ma il racconto dell’assessore si è fermato a quanto concerneva il periodo storico dei brani eseguiti.


Successivamente ha preso la parola Biancamaria Longoni, che insieme a Giorgio Matteoli, ha fondato diciotto anni fa l’associazione Brianza Classica, che negli anni ha toccato una settantina di comuni brianzoli portando svariati brani in luoghi particolari e prediletti del territorio. “Il concerto di oggi prende spunto dal luogo in cui ci troviamo, che era sede dei viceré durante la dominazione spagnola, perciò si è pensato di proporre un concerto con musiche dedicate a quel periodo”, ha spiegato Biancamaria Longoni.




Il racconto della fondatrice poi prosegue con un aneddoto storico che spiega il motivo per cui al concerto è stato dato il nome di ‘Salone Margherita’: “in quel periodo le musiche venivano eseguite nel salone Margherita del Palazzo Ducale di Milano, attuale Palazzo Reale, chiamato così perché la regina Margherita fece tappa a Milano prima di andare in Spagna per incontrare lo sposo Filippo. Quando a Milano c’era il cardinal Borromeo la musica prediletta era quella sacra, ma durante la dominazione spagnola tra l’aristocrazia minore era prolificato il dramma in musica, presentato nei palazzi quando passavano personaggi illustri”. Tra brani di Francesco Cavalli, Nicolò Porpora, Francesco Gasparini, Felice Dall’Abaco e Baldassarre Galuppi, l’associazione Brianza Classica, con il benestare dell’amministrazione comunale e l’ospitalità della famiglia Valsecchi, ha conseguito i due obiettivi principali dell’associazione: la promozione della musica classica nei luoghi della Brianza e allo stesso tempo la valorizzazione dei beni artistici, storici e architettonici del territorio brianteo.
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