Casatenovo: villa Lattuada 'si illumina' per il concerto d'arpa proposto dalla Pro Loco

La notte della terza domenica di luglio si è riempita di musica nella straordinaria atmosfera di villa Lattuada.
Questo evento ha concluso le iniziative proposte per celebrare la festa di Casatenovo che annualmente cade sul finire del mese. Oltre alle passeggiate tra i meravigliosi sentieri e le esibizioni degli artisti circensi, tra sabato 17 e domenica 18 sono stati organizzati due grandiosi concerti nei quali si sono esibiti due maestri d'arpa in un susseguirsi di emozioni: l'Harpscreapers'duo, composto da Francesca Tirale e Duccio Lombardi.

È ormai tradizione sin dal 2015 che i giardini delle ville di delizia casatesi in occasione della festa del paese, ospitino dei concerti organizzati della Pro Loco grazie ai suoi volontari coordinati dalla presidente Rosa Adele Galbiati.
''Dopo lo scorso anno in cui non abbiamo organizzato nulla per la condizione epidemiologica incerta, abbiamo deciso di riprendere proponendo ai casatesi diverse iniziative a cui partecipare per conoscere meglio il proprio paese. Oltre ai percorsi sui sentieri e tra le cascine casatesi, in queste due serate, ieri in villa Mapelli Mozzi e questa sera in villa Lattuada, proponiamo un concerto diverso dal solito. Vedremo estrapolare lo strumento dell'arpa dal suo cliché in cui è incardinato, permettendo a tutti gli spettatori di ascoltare il suono di quelle corde prendere una nuova forma, risuonando su melodie inconsuete'' le parole della presidente Galbiati, anche se quest'anno questi due concerti hanno avuto un sapore diverso.

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Fra le novità, la presenza dello staff dell'Albergo Roma di Casatenovo che ha servito agli intervenuti un semplice ma ricco buffet come apericena, molto apprezzato.
''Per questi eventi abbiamo preparato degli antipasti finger food con varie tartine e affettati nostrani; poi si è continuato con pasta e riso freddo conditi con verdure grigliate e sottolio. Il tutto è stato accompagnato con bibite fresche alcoliche e non In conclusione abbiamo servito alcuni dolci tra cui una meravigliosa mousse al cioccolato semifredda che ha delicatamente rinfrescato i palati di tutti in questa calda serata estiva'' ci ha detto Francesca Villa, a nome dello storico esercizio casatese che per la prima volta è stato coinvolto nell'iniziativa. ''Abbiamo deciso di partecipare perché vediamo in questi eventi un modo per poter ripartire e farci conoscere. Speriamo che tutto questo sia solo un assaggio di questa libertà che, lentamente e con le giuste cautele, stiamo tornando ad assaporare''.

L'assessore Daniele Viganò e la presidente della Pro Loco, Rosa Adele Galbiati

La gestione di eventi di questo tipo, soprattutto in spazi ampi come quello del giardino di villa Lattuada richiede la presenza di qualcuno che possa tenere sotto controllo la folla che si viene a radunare. In queste due serate di musica si sono occupati di questo aspetto una dozzina di Alpini del gruppo di Casatenovo, coordinati da Dino Pirovano. ''Questo servizio lo mettiamo a disposizione della Pro Loco e degli altri enti che hanno bisogno di un supporto di questo tipo".

Il maestro Massimo Mazza

Poco prima del concerto abbiamo avuto l'onore di intervistare i due musicista, veri protagonisti della serata.
Francesca Tiraldi si è diplomata a pieni voti al Conservatorio Luca Marenzio con A. Loro e si è poi perfezionata al corso triennale di E. Fontan-Binoche presso il Conservatorio di Antibes e di M. Claire Jamet e, presso stages internazionali, con vari arpisti di chiara fama. È vincitrice di concorsi nazionali e internazionali, ha iniziato giovanissima l'attività concertistica.
Ha tenuto concerti per prestigiose istituzioni musicali italiane ed europee sia come solista sia in ensemble cameristici: IV Simposio Mondiale dell'Arpa-Perugia, Association des Concerts- S. Barthélèmy, Manifestazioni Viottiane-Vercelli, Festival della Svizzera Italiana, Aurora-Crotone, Fondazione Barattelli-L'Aquila, Festival Musicalia-Napoli, Settembre Musica-Torino, Sagra Malatestiana-Rimini, Sulle Ali del 900-Brescia, Novecento e Oltre-Modena.
Con A. Loro suona stabilmente dal 2000 sia in duo che in quartetto con M.Galassi ed E.Spotti, con un repertorio di musica antica su arpe Erard originali.

Duccio Lombardi e Francesca Tiraldi prima della performance

Collabora con vari ensemble (M. Conti Ensemble, dèdalo ensemble, Athestis Corus) e con importanti orchestre in Italia e all'estero. Suona stabilmente con P. Giolo, spalla dei secondi violini dell'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai. Ha all'attivo numerose prime esecuzioni assolute, tra cui la Fantasia per arpa di C. Togni.
Quando abbiamo chiesto il motivo per cui si è avvicinata e appassionata a questo strumento, ci ha risposto così: "L'arpa come strumento mi è sempre piaciuto, nell'immaginario di una bambina è considerato anche oggi uno strumento molto elegante. Inizio anche ad affascinarmi il suo suono quando da piccola ascoltavo a ruota Nicanor Zabaleta, probabilmente è stato il suo pizzicare le corde che mi ha fatto decidere di intraprendere la carriera in conservatorio e professionale accompagnata da un'arpa". Francesca ci ha detto che si sente legata a questo strumento, unita ad esso a tal punto che se capitano dei periodi in cui non le è possibile suonare, si sente incompleta. L'arpa ha nel tempo assunto un ruolo decisivo nella sua vita.

Duccio Lombardi ha avuto nella sua vita artistica altrettante importanti esperienze: si è esibito come solista a St.Martin in the Fields a Londra, al Gran Teatro Nacional M.A.Asturias di città del Guatemala e, dal 2000 al 2013, al Musikverein di Vienna nel concerto K299 di W.A.Mozart .
In duo con la flautista Karin Leitner ha suonato intensamente in Austria, Francia, Irlanda, Inghilterra e Sud Africa dove hanno eseguito il Concerto per flauto e arpa di D. Punshon con la Cape Town Philharmonic Orchestra. Con l'English Quartet ha suonato al London Festival of Chamber Music, in varie formazioni cameristiche ha registrato e eseguito dal vivo per Octandre Musica Attuale. Ha ricevuto primi premi presso concorsi nazionali e internazionali, il Primo Assoluto al Concorso Schubert e il premio A.Z.Propes al 13° International Harp Contest in Israel.
Ha collaborato con l'Orchestra Sinfonica del Teatro alla Scala, l'Orchestra Nazionale della RAI, l'Orchestra dell'Accademia Nazionale di S. Cecilia, l'Orchestra Sinfonica Portoguesa, l'Orchestra del Teatro Regio di Torino, l'Orchestra del Teatro Regio di Parma e la Israel Philarmonic Orchestra.
Si è diplomato con il massimo dei voti al conservatorio G. Verdi sotto la guida del maestro Giuliana Albisetti e si è perfezionato presso la Rubin Academy dove ha conseguito l'Artist Degree con Extreme Excellency, oltre ad aver vinto borse di studio per la Manhattan School of Music, la Boston University, il Mannes College di New York e il New England Conservatory.
Recentemente si è accostato alla musica elettronica incidendo l'album Shape of Fear and Bravery con Suz e il Reverendo M, al jazz suonando al gala del Reggio Jazz Festival e al canto armonico tibetano dal quale trae immenso piacere.
Guardavo Rémi, mi veniva e mi piaceva, poi ho scoperto che una mia antenata suonava l'arpa.

''La relazione che ho con lo strumento è unica e molto più complessa di quello che si può immaginare. La potrei analizzare sotto tre punti di vista: fisicamente parlando, imbracciando l'arpa per suonarla, si percepisce una vibrazione piacevole che pochi altri strumenti trasmettono. Dal punto di vista espressivo, l'arpa, ma direi la musica in generale è il mezzo più potente con cui si smuovono delle emozioni e queste ultime sono la fonte di ispirazione per i musicisti, creando quindi un circolo virtuoso incomparabile con nient'altro. In ultimo, questo strumento mi ha dato l'importante possibilità di entrare in contatto con gli altri, sia colleghi sia allievi che si sono avvicinati all'arpa'' ci ha detto.

Prima di lasciarli andare, abbiamo chiesto ai due artisti come hanno affrontato quest'ultimo periodo di incertezza. I due musicisti sono rimasti molto delusi da come il loro settore sia stato bistrattato perché la musica non porta guadagno. ''In Italia purtroppo non c'è spazio per la musica e questo ultimo periodo ce lo ha dimostrato ancora di più. Tutte le mie allieve sanno che se vorranno fare di questo strumento il loro lavoro, dovranno emigrare in Germania, qui hanno poche speranze'' ci ha confessato Francesca. Nonostante questo hanno visto quanto fosse importante la musica e le loro lezioni svolte online per i loro allievi. ''Durante il lockdown le lezioni che tenevamo singolarmente con i nostri studenti ci facevano comprendere come l'arpa fosse rimasta una delle poche cose belle che gli sono rimaste nella monotonia di quelle giornate''.

Con la luce del sole che man mano si affievoliva facendo prendere alla villa i rosei colori del tramonto, si sono susseguiti al microfono le autorità che hanno cooperato per questo evento. Primo tra tutti l'assessore Daniele Viganò che è stato felice di partecipare a questo evento in rappresentanza di tutta l'amministrazione comunale, permettendo di incontrarsi di nuovo per ascoltare della buona musica. In conclusione ha voluto ringraziare la presidente Rosa Adele Galbiati della Pro Loco e la famiglia Vismara che ha permesso di organizzare questo evento in una grandiosa location come quella di villa Lattuada.
''Tutto questo è stato possibile grazie al supporto di tutti i volontari della Pro Loco casatese, del gruppo Alpini di Casatenovo e dei fotografi dell'AFCB, oltre che il grande aiuto dell'amministrazione comunale'' ha concluso la Galbiati.
La parola è passata al presentatore della serata, o per meglio dire della guida che ha permesso al centinaio di intervenuti che cosa si sarebbe ascoltato e come si sarebbe dovuto ascoltare: il maestro Massimo Mazza, già direttore della locale scuola di musica Guarnieri.

''Il concerto di questa sera si divide in tre parti: la prima è dedicata ad Astor Piazzolla, musicista e compositore argentino considerato uno dei più importanti del Ventesimo secolo. Questo perché ha saputo legare il linguaggio popolare della tradizione del suo paese natale al linguaggio colto della musica europea della prima metà del Novecento durante i suoi studi nel Vecchio Continente. Con le transizioni dei brani e gli adattamenti per le arpe, possiamo scorge una nuova visione dell'arpa, comprendendo che non è solo uno strumento d'orchestra, ma ha anche un suo carattere che sa ben esprimere. A seguire, nella seconda parte, ritroveremo l'arpa più nel suo ambiente naturale, ovvero nell'interpretare un estratto dalla Bohème di Giacomo Puccini, poi nel tema centrale della Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni ed in fine in Le Cid del francese Jules Massenet. Nella terza ed ultima parte di questa serata di musica presenteremo degli estratti da alcuni progetti che stiamo portando avanti io e Francesca Tiraldi, ovvero quello di suonare con l'arpa sia le musiche memorabili dei cartoni animati Disney, sia quelli dei musical più famosi. Verranno quindi eseguiti sia Tutti quanti voglion fare il jazz tratto dagli Aristogatti, sia Hello Dolly dall'omonimo musical'' ha detto Mazza.

La location unica, il timbro delicato ma deciso dell'arpa ed il cielo stellato hanno reso questo concerto unico nel suo genere. Un vero peccato per tutti coloro che se lo sono perso.

Giovanni Pennati - Alessandro Vergani
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