Pusiano: in viaggio per la Brianza insieme a Stendhal tra passato e presente

Il novello Stendhal si presenta in abiti sportivi, indossa uno zaino da trekking, porta un cappellino che lo ripara dalla canicola estiva e allo stesso tempo gli consente di vedere la Brianza di oggi. Lo scrittore dei tempi moderni è arrivato a Pusiano, nella cornice di palazzo Beauharnais, luogo accuratamente scelto per la prima rappresentazione teatrale di "Sulle orme di Stendhal", ideato dall'associazione Università del Monte di Brianza con il sostegno di Promoterre, il teatro filosofico, tour in Canoa, Stendhart e l'autorità di bacino del Lario e dei laghi minori. La struttura del cortile ha permesso di sfruttare come perfetto palcoscenico la scalinata del loggiato, mentre una gradevole frescura serale ha reso ancora più piacevole seguire questo viaggio a cavallo tra ieri e oggi.

A Stefano Corbetta è stata affidata l'interpretazione dello scrittore francese: una serie di letture tratte dal "viaggio in Brianza" del 1818 hanno posto luce su Milano, Giussano, Inverigo, Asso, Pusiano e Oggiono. Ci sono stati intermezzi ironici e divertenti: aneddoti legati al viaggio, alle critiche su Asso e il lago del Segrino e alle descrizioni dei piatti nonché delle donne brianzole.
Queste letture sono state accompagnate e allietate dalle musiche, affidate al soprano Chiara Amati e al violinista Luca Redaelli. La coppia di giovani oggionesi ha scelto alcuni brani particolarmente cari a Henry-Boyle: "The tales of Hoffmann" di Jacques Offenbach; sonata per violino e pianoforte n. 18 in Sol K301, due pezzi tratti da "Il matrimonio segreto" di Domenico Cimarosa. Sono stati poi proposti un brano tratto dal "Don Giovanni" di Wolfgang Amadeus Mozart e un altro tratto da "Seramide" di Gioacchino Rossini.

Terminato il viaggio ottocentesco, al pubblico è stata riservata una sorpresa: la visita dei luoghi cui ha fatto cenno Stendhal oltre duecento anni fa attraverso le immagini in bianco e nero, realizzate dalla mano di Annarita Sironi. La fotografa ha catturato l'attualità dei luoghi descritti nel testo, lasciando gli scatti in bianco e nero: il compito di riempire i giochi di luci e ombre, riflessi e sagome con campiture di colore è stato lasciato all'immaginazione del singolo.
Questo spettacolo, presentato da Cristian Casale, è stato un vero viaggio nei nostri territori: un viaggio che ha fatto bene all'anima di tutti i presenti, alla ricerca di nuovi stimoli dopo il confinamento imposto dalla pandemia. Siamo circondati da luoghi che a volte poco apprezziamo, forse troppo abituati a esserne circondati. "Sulle orme di Stendhal" ci ha ricordato la bellezza attorno a noi: ce l'ha messa di fronte con le immagini, le parole e le raffinate musiche. Un invito a riappropriarci dei nostri luoghi, spesso bistrattati in favore di mete esotiche o lontane.

Elena Gaggion, consigliere comunale per attività di animazione turistica ed eventi di Pusiano, ha ringraziato coloro hanno reso possibile la serata: "Si inserisce in un percorso in corso già da alcuni anni e che in passato aveva portato alla scoperta di personaggi della storia del lago che hanno colto la bellezza del nostro territorio, come Segantini che qui aveva studiato la luce: il progetto è tutt'ora visibile. Studiando loro, scopriamo di vivere in un piccolo angolo di paradiso" ha commentato.

L'università del monte di Brianza ha sottolineato come occorra tornare a viaggiare per riempirci di nuovo il cuore di emozioni. "Viaggiare ci permette di scoprire i luoghi. Stendhal ha viaggiato qui, è stato un nostro ospite e ha visto la Brianza che c'era. È stato un turista: quanti oggi rimangono a bocca aperta quando vedono le bellezze che ci circondano. Noi siamo spesso abituati a vedere questa meraviglia che siamo assuefatti. Stendhal parti da Milano e ritornò. In questi pochi giorni ha raccontato ciò che ha visto. Lo ha fatto da turista e racconta di fatti anche frivoli, come il cibo e quanto sono belle le donne brianzole".

Cosa avrebbe scritto Stendhal, visitando la Brianza duecento anni dopo il suo viaggio? Non lo sappiamo, ma possiamo testimoniare che oggi ci sono luoghi che hanno conservato intatto e immutato il loro fascino. Basta alzare gli occhi mentre si cammina.
M.Mau.
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