Maresso: Camilla si è spenta a soli 6 mesi per una malattia rara. Lacrime in una chiesa gremita per i funerali

Una piccola bara bianca ai piedi dell'altare. Un'immagine dolorosa, capace di descrivere a pieno una tragedia troppo grande anche soltanto da raccontare, e di fronte alla quale ogni parola potrebbe apparire inutile o persino banale.
Ma, come ha detto il parroco don Bruno Perego stamani nella sua omelia, bisogna volgere con speranza lo sguardo oltre il dolore e l'angoscia. O perlomeno provarci.

L'uscita della piccola bara bianca al termine delle esequie funebri questa mattina a Maresso di Missaglia

La piccola Camilla Casiraghi aveva sei mesi soltanto. Stamani a darle l'estremo saluto nella parrocchia dei Santi Faustino e Giovita c'era l'intera comunità di Maresso e non solo. In tanti hanno voluto stringersi ai genitori - Rossano e Veronica - costretti a dire addio troppo presto alla loro secondogenita, che negli scorsi giorni ha dovuto arrendersi a quella malattia rara diagnosticatale da subito, ancor prima del parto.

Un'immagine della piccola Camilla trasmessaci dai genitori

Tenace, da vera guerriera ha combattuto fino all'ultimo, ma le cure prestategli sin dall'inizio dei suoi giorni - con ricoveri anche all'ospedale Gaslini di Genova - non sono riuscite a tenerla in vita, strappandola all'affetto della sua famiglia.
Ci ha provato don Bruno nella sua omelia ad andare oltre i tanti interrogativi che affollano da giorni la mente di chi è incapace di accettare la morte di una bimba così piccola e di comprenderne il perchè.

''Preghiamo in Dio: coloro che muoiono sono vivi e godono della pienezza della felicità, della luce terrena'' ha detto il prevosto missagliese, concelebrando la funzione liturgica alla presenza degli altri sacerdoti della comunità pastorale Maria Regina dei Martiri. ''Mentre il mondo è triste, senza spiegazoni di fronte alla morte degli innocenti, la Chiesa preferisce consolarsi con la certezza del cielo. E' un mistero grande e mirabile, che cela qualcosa di importante''.
Poi, un invito rivolto ai genitori, da sempre molto attivi e legati all'ambito parrocchiale: ''non l'avete persa Camilla, l'avete acquistata. Ora è in cielo, dove non esiste nè morte, nè lacrime. E' tra le braccia sicure del Signore''.

A destra don Andrea Scaltritti, il vicario che ha concelebrato la funzione

Una cerimonia breve ma molto partecipata: gremita la parrocchiale della frazione missagliese, così come la cappella interna, dalla quale in tanti hanno voluto assistere alle esequie, radunandosi a decine anche sul sagrato esterno.
Per i genitori e il fratellino, in questi giorni di dolore forte, la consolazione e la vicinanza dei familiari, degli amici e di quanti hanno voluto sostenerli - anche soltanto con la loro presenza - in questo momento difficile. Fra loro anche la locale seziona leghista e gli amministratori comunali di Missaglia: dalla maggioranza all'opposizione, gruppo quest'ultimo nel quale militano Veronica e Rossano Casiraghi, attivi a trecentosessanta gradi nella comunità.

Con la lettura della preghiera dedicata a Sant'Agostino si è conclusa la cerimonia, quando la piccola bara bianca è stata portata all'esterno della chiesa per poi raggiungere in corteo il vicino cimitero, in quello che per Camilla ha rappresentato il suo ultimo viaggio terreno. Un'esistenza troppo breve la sua, nella quale è comunque riuscita a lasciare un segno grande.
G. C.
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