Per Oggiono lascia l'aula. Disaccordo sui fondi per la RSA

Minoranza ''Per Oggiono'' perplessa rispetto alle decisioni assunte dall'amministrazione comunale sullo stanziamento di fondi a favore della locale Casa di Riposo. Insoddisfazione che ha portato i due consiglieri all'opposizione, Debora Acerbi e Lamberto Lietti, a lasciare l'aula del consiglio comunale tenutosi venerdì 30 luglio scorso.
Tra i punti all'ordine del giorno infatti, figurava l'interrogazione sottoposta dalla minoranza in merito sul contributo alla RSA Luigi e Regina Sironi per fronteggiare la situazione eccezionale dettata dalla pandemia, già presentata in assise sul finire del 2020.

Allora il sindaco Chiara Narciso aveva accolto le premesse di questa istanza garantendo che nel caso in cui la situazione di emergenza fosse proseguita anche nell'anno in corso, allora l'amministrazione si sarebbe comportata di conseguenza. Dopo 8 mesi dall'inizio del 2021 quindi, la minoranza è tornata a chiedere in consiglio le motivazioni che hanno portato il primo cittadino e la sua squadra di governo a non concedere contributi straordinari in maniera esclusiva alla struttura per anziani e, a detta dell'opposizione, a non attribuire neppure la giusta valenza storica a questa emergenza senza precedenti.
Nell'interrogazione i consiglieri di minoranza ricordavano anche l'avviso pubblico sancito attraverso una delibera di giunta comunale approvata nel mese di giugno di quest'anno in cui si citavano dei contributi "una tantum" da attribuire al mondo del volontariato, alle associazioni e alle fondazioni.
La delibera era stata sottoposta per l'approvazione alla giunta dall'assessore alle politiche per la famiglia e servizi alla persona, Michele Negri, e prevedeva appunto la concessione di un contributo straordinario a favore delle organizzazioni di volontariato, delle associazioni di promozione sociale, delle fondazioni del Terzo Settore e delle cooperative sociali con sede nel territorio di Oggiono che durante la fase emergenziale non hanno potuto svolgere le attività statutarie ordinarie, con ripercussioni economiche negative sulla loro struttura. Per richiedere l'aiuto economico, gli enti sopra citati dovevano dimostrare l'avvenuta perdita di esercizio nell'anno 2020, presentando la domanda entro i termini prescritti dall'avviso stesso, datato 28 giugno 2021. Per sostenere la spesa l'amministrazione aveva deciso di istituire un fondo per il finanziamento dei contributi pari a 30mila euro, stabilendo come importo massimo finanziabile per singolo richiedente la cifra di 20mila euro. Nel mondo del Terzo Settore la richiesta di aiuto era stata fatta dalla casa di riposo "Fondazione Sironi" e dalla cooperativa "Il Grappolo" alle quali i fondi sono stati assegnati secondo un criterio proporzionale che fa fede alla documentazione presentata e all'incidenza dei danni economici subiti dall'associazione. L'assessore Negri aveva sostenuto l'idea di erogare dei fondi attraverso un bando anziché con stanziamento diretto e mirato dell'amministrazione alla sola Rsa per evitare di privilegiare troppo alcune categorie rispetto ad altre, cercando di raggiungere con un raggio più ampio tutti i soggetti che negli scorsi mesi avessero subito dei danni importanti alle proprie attività. Dopo aver ricevuto l'interrogazione ed espresso ancora una volta le motivazioni dell'avviso pubblico la maggioranza ha lasciato spazio di intervento durante il consiglio comunale di venerdì al consigliere Debora Acerbi, intervenuta a nome del suo gruppo consiliare definendo la scelta dell'amministrazione "un atteggiamento ibrido e provocatorio".
Ricordando la perdita della RSA, ammontata complessivamente a 230mila euro, la consigliera ha ribadito la necessità di intervenire in modo esclusivo sulla struttura con fondi più ampi di quelli stanziati ritenendo poco collaborativo e serio la modalità di dialogo messa in atto dalla maggioranza a seguito delle richieste del gruppo di minoranza.

Ripercorrendo poi le diverse voci di spesa della RSA, delle quali per 72mila euro saranno accreditate da ATS attraverso Regione Lombardia, Acerbi ha espresso il proprio rammarico nell'intervento finale del suo discorso, prima di lasciare l'aula insieme al collega Lietti.
"Noi abbiamo fatto una richiesta esclusiva per la RSA Luigi e Regina Sironi non per le associazioni e fondazioni oggionesi e l'amministrazione se ne esce con un bando con un importo massimo finanziabile pari a 20.000 euro per singolo richiedente, importo che è stato devoluto alla Caritas senza se e senza ma; non siamo assolutamente soddisfatti della loro risposta, credevamo di poter costruire insieme e di poter rendere meno scontato quel sistema di maggioranza e minoranza di un paese dove prevale sempre la "cadrega" di chi sta sopra. No, non accettiamo questo atteggiamento, ritengo sia molto superficiale. La pandemia è un fatto straordinario ed esige rispetto e forte attitudine alla straordinarietà. Molte amministrazioni si sono spese in tal senso e le risorse sono state trovate e giustificate. Se la nostra non l'ha fatto è perché è prevalso il profilo demagogico politico di parte" il commento del consigliere di minoranza oggionese.
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