Oggiono: la panchina sul lago cambierà volto grazie al progetto artistico Butterfly

Il lago di Oggiono è uno tra i luoghi più caratteristici della Brianza ed è molto conosciuto sia dai residenti, sia da chi giunge da più lontano, perché concede la possibilità di compiere un'immersione nella natura, in un paesaggio mozzafiato.
Per valorizzare questo prezioso percorso l'amministrazione comunale ha lanciato un progetto dal nome ''Butterfly'' - spiegato proprio questa mattina direttamente in loco - il quale prevede il recupero di una panchina in pietra situata sul lungolago.

Gli amministratori oggionesi e gli artisti davanti alla panchina oggetto del recupero

L'intervento, realizzato grazie alla collaborazione degli artisti Davide Alessandrini, residente ad Oggiono e Emiliana Longoni di Seregno, in un costante dialogo con la giunta comunale - in particolare con il sindaco Chiara Narciso e con l'assessore alla cultura Giovanni Corti - nasce con la volontà precisa di prendersi cura della paesaggistica e mira a restaurare e consolidare la panchina in cemento, elemento distintivo dell'arredo urbano del percorso lungo la sponda del lago.
Un recupero di adeguamento funzionale e artistico, volto a valorizzare spazi pubblici di interesse turistico e culturale, essendo in prevalenza un risanamento che verrà compiuto con un rivestimento d'alto artigianato, con disegno e progettazione artistica secondo tradizioni antiche. A queste sinergie si unisce anche l'opera cinetelevisiva di Paolo Goglio, residente sempre a Oggiono e presidente dell'associazione Amore con il Mondo, che contribuisce da oltre un decennio, attraverso il suo lavoro di videomaker e documentarista, alla valorizzazione delle bellezze territoriali del lago e dei suoi dintorni.

L'artista Davide Alessandrini appassionato sempre più d'arte della pietra, esplora e si interessa di forme artistiche nelle quali la sua personale tecnica compiuta attraverso la tenaglia abbinata alla progettazione creativa, diventano una vera e propria "pittura di pietra", immagini mai statiche concepite per essere tridimensionali attraverso una sperimentazione perfettamente mixata per raggiungere effetti scultorei. Da esse si riesce a cogliere e capire il significato più profondo che questa materia rappresenta per l'artista: forza, istinto, bellezza. Il mondo di pietra di Davide Alessandrini è nuovo, introspettivo e incredibilmente interpretativo, si identifica in opere d'arte che spaziano dalla pittura/scultura all'installazione.

Partendo da un'accurata ricerca in natura del sasso fissa ciò che trasmette la sua superficie per colori, composizione e forme arrivate intatte a lui; in sintesi fa del suo ingegno creativo insieme ad un'interpretazione spirituale della materia, per capirne la vera essenza e lavorarla al meglio, una sua personale espressione artistica.
Frequentemente sperimenta importanti collaborazioni con altri artisti in particolare Gastone Turrin che anche per la creazione di ''Butterfly'' ha elaborato una tavola con la rappresentazione della panchina utilizzando il suo stile attraverso la fusione di materia, forma e gioco di colore.

Quella in corso di realizzazione è un'opera artistica in pietra naturale, dallo spessore di circa un centimetro, rivestita con la tecnica alla palladiana policroma. Il marmo, materiale da sempre nobile, è stato appositamente scelto nei vari colori per conferire all'opera d'arte valore, eleganza ed unicità. Vengono utilizzati diversi i toni: in prevalenza quelli dei blu e degli azzurri, dei verdi semipreziosi, dei rosa perlino e dei gialli reali e in parte dei rossi verona. Vuole essere, nella sua idea originaria, un'installazione compenetrante nel paesaggio circostante, posta su di una striscia di terra a filo d'acqua che procede ad essere percorso dalle genti in ammirazione del panorama e dove l'acqua placida, il cielo che vi si confonde e il verde della natura intorno, rimangono per lo spettatore un immenso sguardo di bellezza e armonia.

Lo spirito del luogo, lungo il percorso ''Sulle orme di Stendhal'' ad Oggiono, si percepisce non solo con la vista ma anche attraverso il carattere identitario di un territorio, quello del lago, che ha visto in passato nei propri itinerari i giovani dell'aristocrazia europea e gli artisti del Grand Tour lasciare le loro impressioni artistiche e intellettuali. Gli elementi naturali e architettonici oggi riconoscibili da chiunque rappresentano una fonte di grande ispirazione per gli artisti Davide Alessandrini ed Emiliana Longoni, che hanno ideato la progettazione e la realizzazione della panchina dove le percezioni sono dettate dallo scenario costiero di luce e di terra collinare brianzola.
Per gli artisti il simbolo della farfalla identifica l'armonizzazione con l'ambiente e la natura, il cuore è un rimando artistico che ha ispirato da sempre emozione e spiritualità.

''Quest'opera d'arte è fondamentale per la comunità di Oggiono, in quanto è necessario prendersi cura del lungolago e rispettarlo. L'arte infatti deve andare oltre non solo nel pensiero, ma anche nelle azioni. La città deve impegnarsi a preservare le bellezze del nostro territorio e a rispettare il patrimonio artistico e culturale che possiede. E' un progetto compenetrante in cui tutti i cittadini si devono sentire parte dell'opera e custodirla intimamente come gioiello della città perché è un'opera unica di cui bisogna a tutti i costi prendersi cura'' ha detto l'assessore Giovanni Corti, ricordando che ''la parola che devo dire oggi è gratuità. Il progetto di Davide nasce dalla fiducia e dall'amicizia che si è creata e spero che le persone capiscano l'importanza di questa nuova creazione e la rispettino, che sia simbolo di rinascita per tutta la popolazione''.
L'inaugurazione avverrà a settembre e l'attesa aumenterà il desiderio di poter visionare la nuova opera che - come anticipato stamani - si vedrà anche al buio.
M.T.
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