Missaglia: a Ossola spuntano i cartelli sulla 'differenziata'. Tradotti anche in due lingue straniere

''Questa non è una discarica aperta tutti i giorni per chiunque''. Il messaggio - già di per sè piuttosto chiaro - è stato tradotto anche in lingua inglese e francese per renderlo ulteriormente comprensibile. Non sembra essersi risolta infatti, la problematica del conferimento rifiuti a Ossola di Missaglia.
Ignoti, nei giorni scorsi, hanno affisso tre cartelli scritti a mano su un palo della segnaletica stradale all'intersezione fra Via Montello e Via dei Mulini, nel cuore della frazione, per ribadire ancora una volta l'ABC della raccolta. Il martedì ad esempio, c'è la differenziata, che varia di settimana in settimana, mentre il venerdì va preparato il sacco trasparente (che a breve sarà sostituito da quello rosso, dotato di chip). I sacchi devono essere esposti nella parte terminale delle vie dove sorgono le abitazioni interessate e non tutti al centro della frazione, come se si trattasse di una discarica a cielo aperto, anche per evitare problematiche di tipo igienico-sanitarie.

I cartelli spuntati nei giorni scorsi a Ossola di Missaglia

Un messaggio semplice, ma evidentemente non così immediato per alcuni dei residenti di origine straniera della frazione che da tempo ormai, faticano a recepire il corretto funzionamento del conferimento rifiuti. Due anni fa, proprio per arginare questo fenomeno, che è talvolta causa di tensione sociale con gli altri abitanti di Ossola, il Comune di Missaglia aveva proposto un'iniziativa. Grazie al coinvolgimento di una cooperativa esperta in questi temi, era stato messo a punto un progetto il cui obiettivo principale era l'aggancio dei nuclei familiari stranieri in frazione, realizzando insieme a loro attività formative - per grandi e piccini - in merito alla raccolta differenziata. Un'iniziativa poi culminata in un piacevole momento conclusivo in cui mettere in pratica ciò che si era appreso.

Un'iniziativa che aveva fatto parecchio discutere, sui social ma anche in consiglio comunale, con la minoranza, ad esempio, che non aveva gradito lo stanziamento di 6500 euro per questo scopo, mettendo in dubbio anche l'efficacia della stessa.
In effetti, trascorsi mesi dal progetto, il problema non sembra essersi risolto e l'imminente introduzione del sacco rosso potrebbe complicare ulteriormente le cose; ma a questo proposito solo a fine anno sarà possibile tracciare un primo bilancio della situazione.
Quel che è certo è che le famiglie straniere - perlopiù africane - che vivono a Ossola sembrano essere soggette ad un ricambio piuttosto veloce, con il rischio ogni volta di dover ricominciare il lavoro di formazione tutto da capo.
G. C.
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