Retesalute: il cronoprogramma per sanare i debiti e tornare in “bonis” entro fine anno

Sarà una vera e propria maratona l'Assemblea dei sindaci soci di Retesalute, ipotizzata dal Collegio dei liquidatori per il 30 settembre prossimo. E rappresenterà anche il passo decisivo per l'avvio dell’ipotizzato ritorno in bonis dell'Azienda speciale attualmente in liquidazione.
L'ordine del giorno è infatti particolarmente articolato e complesso, ma soprattutto per quella data i Consigli comunali dovranno aver approvato la delibera per il riconoscimento del debito fuori bilancio - complessivamente il disavanzo ammonta a 3.933.000 euro – e i relativi atti conseguenti necessari al pagamento del proprio debito.
L’Assemblea sarà quindi chiamata ad approvare i bilanci degli esercizi 2018, 2019 e 2020 e le delibere dei comuni relative agli “Apporti finanziari dei Soci necessari al Riequilibrio dei costi aziendali rispetto al ricavi”. Nella stessa seduta il Collegio dei liquidatori presenterà una relazione sulla situazione di Retesalute al 30 giugno sorso. Ma certamente il piatto forte è rappresentato dal Piano di risanamento e Ripresa della continuità aziendale di Retesalute 2021-2023, al quale nella sede di Novate stanno lavorando da alcune settimane.
L'Assemblea dei sindaci sarà chiamata anche a valutare gli elementi per la revoca della Liquidazione dell'Azienda Retesalute entro il 31 dicembre 2021.
Di fatto si tratta del cronoprogramma proposto dal Collegio dei liquidatori, che se rispettato porterebbe alla revoca della liquidazione dell'Azienda speciale entro fine anno.
Ma dopo l'esito degli incontri di mercoledì le cose non sembrano poi così scontate e non sarà facile far incastrare i vari tasselli al loro posto, anche se il professor Ciro D’Aries è convinto che si possa fare. Non a caso dopo i burrascosi incontri con i responsabili dei servizi sociali, dei servizi finanziari e i segretari comunali ha inviato una nota a tutti gli enti coinvolti ribadendo ulteriormente i concetti già illustrati a tutti i sindaci e indicando un preciso cronoprogramma.

Ecco il testo del documento.
1      La copertura accumulata dalla vostra Azienda, pari a circa 4 milioni, è un vostro obbligo preciso, scandito dalla legge e dallo Statuto. Non c'è possibilità di discrezionalità e oltretutto occorre rispettare il pronunciamento dell'Assemblea dei sindaci.
2       La strada del riconoscimento del debito fuori bilancio ex articolo 194 del Tuel, è un percorso che vi suggeriamo di intraprendere, in quanto riteniamo che oggi ci siano gli elementi giuridici per una delibera di Consiglio che adotti tale scelta, altrimenti siete liberi di adottare altre soluzioni che a noi non competono, fermo restando il vostro obbligo al ripiano delle perdite in tempi strettissimi.
3      Le azioni di responsabilità che abbiamo intrapreso nel vostro interesse e nell'interesse dell’azienda e di diversi stakeholder controbilanciano questo vostro obbligo di ripiano. Voi autonomamente non potreste agire nei confronti dei responsabili.
4      Il Piano di risanamento che stiamo approntando e che sarà nostra cura consegnarvi entro il 7 settembre servirà esclusivamente per un eventuale ritorno in bonis dell'Azienda ma esso non è un presupposto per ripianare le perdite. Le perdite aziendali vanno ripianate a prescindere quale obbligo di Legge e Statuto.
5      Entro il mese di settembre insisteremo per la convocazione dell'Assemblea di Retesalute affinché si possa definire il tutto rinviando soltanto l'eventuale revoca della liquidazione verso la fine esercizio del 2021, dopo aver dimostrato la sostenibilità del mantenimento degli equilibri aziendali.
6       I Comuni che vorranno aderire al percorso che stiamo suggerendo di seguire non subiranno le azioni legali che malgrado tutto l'Azienda speciale è costretta a intentare nei loro confronti a tutela dei creditori con l'addebito di ulteriori oneri.
7       Laddove non corrisposti i debiti aziendali di Retesalute anche i singoli creditori potrebbero agire direttamente nei confronti degli enti non adempienti all'obbligo di ripiano delle perdite con l'addebito di ulteriori oneri a carico dei comuni soci.
8      Si rammenta che l'Azienda è in fase di "liquidazione”" sede nella quale devono essere individuate tutte le strategie ed azioni volte ad onorare le posizioni creditorie in conformità a tutti i principi costituzionali, del nostro ordinamento giuridico e di buona amministrazione.
9      Pertanto sarà nostra cura consegnarvi formalmente entro il 7 settembre:
i bilanci di esercizio 2018/2019 con le perdite ascritte ed accertate e che occorre ripianare
la Relazione BDO che motiva le ragioni del dissesto;
il bilancio di esercizio 2020 in pareggio,
il Business Plan 2021/2023 e Piano di Risanamento; mentre metteremo a disposizione, se richiesto, la segnalazione alla Corte dei Conti ed alla Procura della Repubblica in punto responsabilità.

I Consigli Comunali sulla base della documentazione consegnata dovranno pertanto:
- Prendere atto FORMALMENTE del dissesto (bilanci 20218/2019).
- Prendere atto delle cause che hanno generato il dissesto (Relazione BDO e relazione esercizio 2020 Revisore dei Conti Azienda) nonché delle azioni di responsabilità in corso,
- Prendere atto del Business Plan 2021/2023 e del Piano di Risanamento quale prospettiva di continuità aziendale,
ASSUMERE la Delibera di Riconoscimento del Debito fuori Bilancio prima dell'Assemblea del 30 settembre prossimo”.

Più chiaro di così!
A. Bai.
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