Oggiono: il 5/9 con gli Yatrìah un concerto ricco di storia e cultura

A partire dal nome del loro quartetto. Yatrìah è un termine sanscrito - una delle più antiche lingue di origine indoeuropea - il cui significato è "viaggio". Da questo termine e da questa lingua si iniziano già a comprendere alcuni elementi fondamentali del gruppo e della loro musica. "Molti secoli fa alcuni popoli del nord-ovest dell'India [...] hanno iniziato un costante flusso migratorio verso la regione balcanica" recita la presentazione del quartetto che, dopo aver chiarito come questi popoli siano i "progenitori" dei rom odierni, prosegue ricordando come "in ogni luogo in cui si stanziavano, davano origine a contaminazioni della loro millenaria cultura con le realtà locali".
La musica dei Yatrìah nasce proprio da queste contaminazioni. Fra i generi interpretati dal gruppo si trovano le melodie klezmer, la musica balcanica, rom e il rebetiko greco. Una musica "nomade" che unisce ritmi e sonorità di culture popolari differenti. Brani che raccontano non solo la cultura dei popoli, ma anche le loro storie comprese le discriminazioni e le persecuzioni come quelle rivolte contro armeni, ebrei e rom.
"Il simbolo che abbiamo scelto - spiegano - è una valigia, perché letteralmente rappresenta il viaggio, ma è anche un contenitore di varie espressioni musicali, di interessanti culture".
«Non sarà un semplice concerto di musica» spiega Giovanni Corti - assessore alla Cultura di Oggiono - ricordando come nel progetto musicale degli Yatrìah vi sia un «aspetto culturale molto profondo».