Bosisio, 52enne morì dopo il vaccino: secondo l'autopsia ''non c'è alcuna correlazione''

Giorgio Paganelli
Non vi sarebbe alcuna correlazione fra la morte di Giorgio Paganelli, avvenuta nel maggio scorso, e il vaccino anti Covid al quale si era sottoposto poche ore prima.
A renderlo noto - attraverso la propria pagina Facebook - è stato il fratello Luigi, avvocato di Lissone che, dopo aver depositato una denuncia-querela a carico di ignoti ai carabinieri per fare piena luce su quanto accaduto al proprio congiunto, in questi giorni ha ricevuto i risultati dell'autopsia eseguita sulla salma del 52enne.
"Avevo promesso notizie sull'autopsia di mio fratello, una volta avuti gli esiti", ha scritto nella serata di venerdì il legale. "Eccoci: si conferma il decesso per crisi cardiaca di natura elettrica: una grave aritmia improvvisa e rapida, senza tracce negli organi della vittima. Non risultano segni di infarto, embolia, coaguli, trombi o altro né alcuna traccia di qualcosa che sia riconducibile al vaccino". E ancora: "in termini medici, quindi, non si può affermare che la crisi sia stata determinata da quello: aggiungo io che, allo stato delle conoscenze mediche, non si può nemmeno escluderlo".
E un affondo finale che sembra lasciar trasparire qualche dubbio residuo: ''di fatto, se questa vicenda epidemica può assomigliare in qualcosa a una guerra, allora magari tra qualche anno si scoprirà che Giorgio è stato un caduto sul campo. Oggi, però, egli va annoverato tra le vittime di fatalità coincidenti ma non connesse al vaccino: portato via da qualcosa di molto simile a quanto capitò al calciatore Eriksen durante la partita della nazionale danese agli Europei''.
L'avvocato Paganelli esorta dunque a ricordare il fratello - ingegnere residente a Bosisio Parini - non per le cause della sua morte, ma per la persona che era: ''con questa informativa pubblica (promessa nel momento di massima criticità e quindi "dovuta") smetteremo di parlare di Giorgio per motivi di cronaca e lo ricordemo tutti per l'enorme vuoto che la sua dipartita ha aperto in chi lo amava ed apprezzava. Arrivederci, fratello mio...".
Al di là del pubblico annuncio affidato dal familiare del 52enne ai social, ora non resta che attendere le decisioni della Procura di Lecco che lo scorso maggio, a seguito della denuncia presentata ai carabinieri della stazione di Costa Masnaga, aveva aperto - nella persona del sostituto dr.Andrea Figoni - un fascicolo d'indagine per fare chiarezza sul decesso di Paganelli, avvenuto ad una manciata di ore dalla dose di vaccino somministratagli a Lariofiere di Erba. Era stata dunque disposta l'autopsia sulla salma del bosisiese, poi eseguita dal dottor Paolo Tricomi il 1 giugno scorso.
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