Oggiono, Sp51: la Provincia vuole sistemare il cavalcavia, ma nessuna impresa è interessata

Sono lavori di "miglioramento strutturale" quelli che la Provincia di Lecco vorrebbe realizzare su di un cavalcavia della Sp51, nel territorio comunale di Oggiono. Tuttavia, nessuna impresa è interessata ad effettuare i lavori. Un disinteresse dettato forse dall'aumento dei costi delle materie prime e da un prezzo posto a base d'asta troppo basso. Oppure ancora dal mercato edile che sembra essersi ripreso a pieno ritmo, lasciando intravedere maggiori profitti in ambiti privati piuttosto che nel settore dei lavori pubblici. Queste sono solo alcune delle ipotesi che si possono formulare, che lasciano comunque spazio a una certezza. Nessuna delle sei imprese invitate all'asta ha presentato un'offerta per realizzare i lavori edili dal valore stimato pari a 300mila euro.

Il cavalcavia sulla SP51 a Oggiono in località La Rossa

Il manufatto che necessita delle opere di consolidamento - situato lungo la sp51 - si trova in località "La Rossa" nel territorio comunale di Oggiono. La sua funzione è permettere al tracciato stradale, gestito dalla Provincia, di attraversare a "scavalco" la tratta ferroviaria che collega Lecco a Monza e Como. Da oltre un anno la portata della struttura è stata ridotta. Arrivando dal centro di Oggiono un cartello posto all'uscita della rotatoria in prossimità del ponte, ricorda che ai mezzi con peso superiore alle 33 tonnellate è stato vietato il transito.
Era la metà dello scorso mese di agosto quando la Provincia di Lecco aveva indetto la gara per effettuare i lavori necessari al miglioramento strutturale del ponte. Alla procedura di appalto erano state invitate sei imprese. Ad ognuna era stato spedito - il 19 agosto - l'invito alla partecipazione della procedura negoziata per l'affidamento delle opere. Il termine ultimo per presentare delle offerte era stato fissato a venerdì 10 settembre, data alla quale la Provincia ha dovuto prendere atto che nessuna offerta era stata formulata. Da Trento a Como, passando per Bergamo Sondrio e Lecco - questi i territori delle imprese invitate - nessuna azienda ha ritenuto interessante l'appalto dei lavori che sarebbero stati affidati con il criterio del massimo ribasso. Tutta la procedura è stata gestita in modo telematico, attraverso la centrale unica di committenza.
Di fronte al nulla di fatto, già nella giornata di lunedì 13 gli uffici provinciali predisposti alla viabilità chiedevano di indire una nuova gara. Una "fretta" dettata dalla volontà di non perdere il finanziamento ottenuto per eseguire l'opera che, in base a quanto stabilito, deve essere cantierizzata entro tempi prefissati. L'Ente provinciale ha deciso quindi di riprovarci con una nuova gara che ricalca però quella che non ha ricevuto offerte. Mantenendo inalterata la base d'asta e facendo affidamento alla medesima tipologia di procedura negoziata per l'affidamento dei lavori, come previsto dalla normativa. Nella speranza di non dover formalizzare un'altra gara "deserta".

L. A.
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