Cassago Chiama Cernobyl: benedizione e dedica di due ambulanze nel veronese

Domenica 26 settembre l'associazione Cassago Chiama Chernobyl è stata ospite e protagonista della cerimonia di benedizione di due ambulanze a Roverè Veronese.


Nell'uggiosa mattinata di domenica, l'associazione cassaghese, quella di Cavaion nel Mondo di Cavaion Veronese e quella di Domani Zavtra di Darfo Boario Terme, si son trovate dopo la messa domenicale sul piazzale della chiesa di Roverè Veronese per una dedica speciale. Una decina di membri dell'associazione di Cassago è arrivata in Veneto con due ambulanze, una delle quali è stata dedicata ai fratelli Elisabetta e Nicolò Guglielmini, originari del paese veneto e tragicamente deceduti durante un incidente stradale a Luceni, non lontano da Saragozza, in Spagna, nel 2008. 



Cassago Chiama Chernobyl è stata invitata da Cavaion nel Mondo, con cui negli ultimi tre anni collabora per la consegna delle ambulanze in Ucraina, per la speciale commemorazione. La collaborazione con l'associazione veneta di solito prevede che quest'ultima aiuti l'associazione cassaghese nelle spese di manutenzione delle vecchie ambulanze che vengono donate dalle strutture ospedaliere e di soccorso, e in cambio di questo aiuto, Cassago Chiama Chernobyl dona una delle ambulanze alle strutture ucraine a nome di Cavaion nel Mondo. Quest'anno l'associazione veronese ha voluto dedicare un'ambulanza ai due fratelli scomparsi. 



Alla cerimonia erano presenti anche il sindaco di Cavaion Veronese, Sabrina Tramonte, il sindaco di Roverè Veronese, Alessandra Caterina Ravelli e il sindaco di Rogno, Cristian Molinari, ex presidente di Domani Zavtra altra associazione presente alla cerimonia che collabora con Cassago Chiama Chernobyl nel garantire ospitalità a bambini e ragazzi che vengono in Italia dall'Ucraina. ''È stata una cerimonia molto toccante'' ci ha raccontato Armando Crippa, presidente dell'associazione Cassago Chiama Chernobyl. ''Grazie alla collaborazione fra tre associazioni, che condividono un progetto, si possono unire le forze e realizzare cose importanti. Solitamente le ambulanze che doniamo hanno svolto il loro lavoro qui in Italia e teoricamente sarebbero dirette verso la demolizione, ma se vengono sistemate possono diventare una risorsa preziosa in Ucraina, una nazione dove i mezzi di soccorso sono molto vecchi e poco efficienti'' ha proseguito nel suo racconto Crippa. Le due ambulanze benedette domenica verranno consegnate in due ospedali ucraini alla fine di ottobre: quella dedicata ai fratelli scomparsi, che porta su un fianco una loro foto, sarà destinata all'ospedale provinciale di Kozelets', mentre l'altra sarà destinata invece al centro medico regionale di Novyy Bilous. 



Con la consegna delle due ambulanze benedette a Roverè Veronese, l'associazione Cassago Chiama Chernobyl avrà recapitato in Ucraina, durante la sua lunga storia, la bellezza di diciassette ambulanze: "quando facciamo i nostri viaggi e notiamo che tante ambulanze a sirena spiegata sono le nostre siamo molto felici di vedere che continuano a svolgere un lavoro prezioso in Ucraina", ha commentato Armando Crippa. Ha partecipato alla cerimonia - seppur a distanza - anche il sindaco di Cassago, Roberta Marabese, che ha dimostrato la sua vicinanza all'associazione con un pensiero e un augurio scritto da parte sua e di tutta l'amministrazione comunale.
''Durante la cerimonia i genitori dei due ragazzi deceduti hanno tagliato il nastro. Il silenzio e la tensione del momento sono stati rotti solamente dal suono delle sirene dell'ambulanza che abbiamo acceso. È stato un momento molto commovente per tutti i presenti. Ci fa piacere che in questo modo i due fratelli continueranno ad essere ricordati'', ha raccontato il presidente Crippa.
Prima della consegna vera e propria in Ucraina, il presidente di Cassago Chiama Chernobyl ha tranquillizzato sul fatto che le ambulanze, come da tradizione, verranno benedette anche sul suolo cassaghese.
M. Bis.
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