Molteno: benemerenze Avis per 388 soci che testimoniano l’impegno del dono

Avis Costa Masnaga ha compiuto 68 anni e, sabato 2 ottobre, ha festeggiato la giornata del donatore celebrando i volontari che da anni sono testimoni di questo impegno. La cerimonia, per esigenze COVID che richiedono spazi più ampi, si è svolta questa volta nella palestra comunale di Molteno, alla presenza del direttivo societario, del rappresentante regionale Bruno Gandolfi, del vicepresidente della provinciale Lecco Giorgio Grassi e degli amministratori dei territori a cui fa riferimento la comunale (Bulciago, Costa Masnaga, Garbagnate Monastero, Molteno, Nibionno, Rogeno e Sirone).

Il presidente Daniele Isella ha aperto la serata ringraziando i precedessori “che hanno dedicato tempo per sostenere gli ideali avisini e che ora non sono più tra noi. A loro e a tutti gli avisini va il nostro applauso di riconoscenza. Il ringraziamento va poi ai 1144 soci per ciò che hanno fatto e continueranno a fare. Al gruppo scuola va la gratitudine per la professionalità con cui porta avanti il progetto di educazione alla salute, mentre al dottor Bonacchini il pensiero per l’attenzione ai progetti sanitari rivolti ai soci. Grazie a tutta la cittadinanza e alle amministrazioni comunali. Grazie al centro trasfusionale di Lecco per dedizione e pazienza. Grazie agli amici del consiglio per il supporto, l’aiuto e i suggerimenti. Tutto ha il suo momento e ogni evento ha il suo tempo: quello che ci apprestiamo a vivere ha una grande importanza perché siamo riuniti a celebrare i soci che hanno dedicato tempo e sangue a chi ne ha bisogno”.

Isella ha meglio sottolineato l’importanza del gesto, spesso salva vita: “La donazione non è un fatto eroico: per noi è una cosa da nulla, ben altro è invece per gli ammalati. Il nostro gesto anonimo, fa breccia diventando sinonimo di luce. Nonostante i brutti momenti non siano passati e le difficoltà non siano terminate, con i piccoli gesti tutto è più semplice. Sappiamo quanto tutto è più bello con un po’ di sole in cielo”.
La parola è quindi passata al sindaco di Molteno: “Il ringraziamento va al presidente e a tutti i referenti che svolgono il lavoro con responsabilità - ha affermato Giuseppe Chiarella - Oggi più che mai viviamo grazie al volontariato, in qualsiasi settore esso si esplica. La costituzione parla di doveri di solidarietà politica, economica e sociale. Il volontariato è un dovere: non è un obbligo ma, in una società di relazioni, diventa qualcosa di imprescindibile e, senza di esso, tante società non sono in grado di erogare i servizi che prestano”. Il primo cittadino si è poi focalizzato sulle parole del presidente che ha parlato di un gesto da poco e non eroico: “È lo spirito che anima tutti i volontari. Chi riceve questo gesto è soddisfatto. Il tempo donato non si paga, non si può comprare: se doniamo il tempo agli altri facciamo il più bel gesto che si possa fare”.

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Gandolfi, in rappresentanza di Avis regionale ha parlato di un momento che serve a riconoscere gli sforzi compiuti: “Dietro quelle donazioni, quante persone sono state aiutate? La mia soddisfazione maggiore era di pensare che davo qualcosa a chi ne aveva bisogno”.
Il vice presidente vicario della sezione di Lecco Giorgio Grassi ha spiegato l’articolazione dell’associazione, dalla comunale fino al livello nazionale. “C’è un’unica grande occasione di dare risposte concrete a persone che hanno bisogno di donazioni, spesso salva vita. In Italia, con le donazioni vengono curati 1800 pazienti al giorno, grazie al sangue sicuro raccolto da 1.700.000 soci che sono periodici e non casuali. Questo permette di controllare nel tempo la raccolta di sangue. Avis è in grado di coinvolgere centinaia di migliaia di donatori e raccoglie quasi 2.000.000 unità all’anno. Le comunali svolgono un ruolo fondamentale per la macchina organizzativa perché sono in grado di dare risposte concrete. Anche il flagello della pandemia, non è riuscito a fermare l’attività”. I donatori Avis hanno continuato a donare il sangue, nonostante la pandemia, tanto che i dati a fine anno dimostrano solo un calo del 5% delle donazioni. In questo 2021, invece, si è registrato un incremento a doppia cifra”.

Alessandro Gerosa, direttore del centro trasfusionale di Lecco, pur non presente in prima persona ha voluto lasciare un messaggio di ringraziamento ai donatori per “l’impegno, la dedizione e la passione nel sostenere la donazione del sangue. Questo impegno è dimostrato dai numeri annuali. Il centro trasfusionale vi ringrazia per la qualità del vostro lavoro che reputo un modello per la donazione, per la precisione e la cura rivolta al donatore con un risultato di rilievo che garantisce sempre la presenza di sangue. Credo che ogni singolo donatore debba essere agevolato nel gesto e mi auguro continui a trovare nel centro di Lecco un luogo di confort e di partecipazione”.
Lo stesso per il direttore sanitario Luca Bonacchini, che, tramite una lettera, ha rivolto un ringraziamento ai volontari “per la scelta di donazione che ogni anno rinnovate permettendo di ricevere la donazione alle persone nel difficile periodo della malattia. Ringrazio anche per la numerosa adesione alle proposte di Avis Costa”.
La consegna delle benemerenze è stata poi intervallata dalla lettura della testimonianza di Laura che ha invitato a riflettere sull’importanza della donazione: le trasfusioni di sangue consentono a sua figlia di vivere il quotidiano nonostante l’immuno depressione di cui soffre.

Sono stati assegnati 51 distintivi oro (50 donazioni o 20 anni di iscrizione e 40 donazioni), 30 oro con rubino (75 donazioni o 30 anni di iscrizione e 60 donazioni), 12 distintivi oro con smeraldo (100 donazioni o 40 anni di iscrizione e 80 donazioni) e 1 distintivo oro con diamante per 120 donazioni effettuate.
Seguono, poi, 60 distintivi argento dorato (36 donazioni o 10 anni di iscrizione e 24 donazioni), 109 argento (16 donazioni o 5 anni di iscrizione e 12 donazioni) e 99 distintivi rame (8 donazioni o 3 anni di iscrizione e 3 donazioni).
M.Mau.
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