Missaglia: concerto di musica rinascimentale al Monastero

Una serata di amore in musica ma, soprattutto, di amore per la musica, quella che il Coro della Fondazione Milano per la Scala, sotto la sapiente direzione del maestro Margherita Tomasi, in sinergia con ArcoVerso Ensemble, gruppo di straordinari musicisti diretti dal maestro Silvia De Rosso, ha offerto domenica 3 ottobre a Missaglia.

Presso la suggestiva cornice del Monastero della Misericordia, dalle ore 18,30 si è tenuto il concerto ''Tant que vivray: intrecci di vocalità strumentale nell'Europa del Rinascimento'', organizzato dall'assessorato alla cultura del Comune ed eseguito proprio dal Coro Milano per la Scala (nato nel 2003 all'interno della Fondazione, istituita invece nel 1991 da un gruppo di privati cittadini per il sostegno diretto, con l'assegnazione di borse di studio, alla formazione degli allievi dell'Accademia di Arti e mestieri del Teatro alla Scala). Presente a Missaglia anche l'ArcoVerso Ensemble, formazione di musica antica della Scuola Musicale di Milano, di recente formazione ma che ha già avuto modo di misurarsi con occasioni di spicco, quali, solo ad esempio, il concerto di Palazzo Marino per celebrare il quattrocentocinquantesimo anniversario della nascita di Claudio Monteverdi.

''Il repertorio di stasera, fatto di brani dell'ultimo rinascimento e del primo barocco, nella sua complessità è comunque molto gradevole, anche perché scritto con la grazia tipica dell'epoca. E la soddisfazione maggiore è che proprio un repertorio del genere, complesso e non di immediato impatto, viene portato sul palco da non professionisti, il Coro della Fondazione, persone che amano la musica e che provano a farla, appassionati che, durante il lockdown, hanno fruito di lezioni rigorosamente online. Questa, difatti, è la prima uscita dopo la pandemia: il programma che ascolterete stasera è stato prima preparato da remoto, alla stessa maniera degli studenti delle scuole, e solo recentemente messo insieme'' le parole del maestro Tomasi.

Un'esibizione che ha coinvolto anche l'ensemble, fatta a sua volta da amatori, non professionisti (nella vita di tutti i giorni svolgono altri mestieri) che però studiano con cura per ore ed ore di esercizio.
''I due gruppi, che si stanno cementando insieme, portando avanti anche l'aspetto di socialità - anche il concerto di stasera è sì un inno all'amore, in tutte le sue declinazioni, ma anche e soprattutto un inno alla buona musica e allo stare insieme - fondamentale per l'idea di musica che portano avanti, fanno in buona sostanza esperimenti sospesi tra professionismo ed amatorialità, portando avanti una sfida - come quella di stasera, con un repertorio complesso - e raggiungendo un'enorme soddisfazione per il risultato raggiunto'' ha aggiunto Tomasi che, insieme alla collega De Rosso, ha introdotto i gruppetti di brani eseguiti durante il concerto, accompagnati dal sublime suono delle viole da gamba, strumenti dell'antichità, protagonisti di un esperimento (più che riuscito), di cui molti dei presenti l'altra sera sperano di poter godere ancora.

M.T.
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