Bevera: inaugurato il 1° DAE della frazione al santuario con il progetto Cuore in Forma

È stato inaugurato a Bevera, nella mattinata di domenica 17 ottobre, il nuovo defibrillatore automatico al servizio di tutta la collettività e che sarà posizionato nella zona del santuario, tra il Bar Imbevera e l’oratorio, il centro Paolo VI.


Le aziende che hanno contribuito a realizzare il progetto con il sindaco Ceroli e sotto la benedizione


La presentazione del nuovo strumento si è tenuta verso le ore 10.30 di stamani all’esterno della chiesa della frazione barzaghese, dove per l’occasione è stato allestito il classico nastro da inaugurazione e dove si sono anche ritrovati i fedeli appena terminata la messa, insieme agli imprenditori che hanno contribuito alla realizzazione dell’opera.




L’installazione del dispositivo di soccorso è infatti solo l’ultimo passaggio concreto di una volontà di garantire maggiore sicurezza comunitaria sul territorio che aveva preso forma ancora prima della pandemia a Barzago, dove la consulta sociale aveva già avanzato la proposta del posizionamento di un terzo DAE.



In paese infatti, esistevano già due defibrillatori: uno posizionato all’ingresso del municipio e il secondo all’interno della palestra comunale. Con quello inaugurato oggi a Bevera il Comune ha quindi garantito una migliore copertura della cittadinanza con questo mezzo di rianimazione di emergenza fondamentale. La consulta sociale, come si è detto, presieduta dalla barzaghese Carla Brenna, si era quindi mossa intrattenendo dei primi contatti con la società Italian Medical System, la quale si occupa della vendita di dispositivi medici ed in particolare di defibrillatori semiautomatici d'emergenza per le aziende, le associazioni sportive, i Comuni ed altri enti.




Nemmeno durante la pandemia la presidente della consulta ha voluto rinunciare al progetto, al quale è stato dato il nome di “Cuore in Forma”, e grazie all’Italian Medical System e al suo referente, l’ingegner Riccardo Martinelli, è stato possibile contattare e coinvolgere ben 18 aziende del territorio barzaghese e di Bevera che hanno contribuito ciascuna all’acquisto del dispositivo. Nell’estate appena conclusasi gli imprenditori e i proprietari che hanno aderito all’iniziativa sono riusciti, con le loro risorse, a raggiungere in poco tempo la cifra necessaria per ricevere il terzo DAE, offrendo quindi gratuitamente un servizio ormai essenziale per l’intera comunità. La cifra raccolta comprende non solo l’acquisto e l’installazione ma anche la manutenzione periodica dello strumento per sei anni e la formazione all’uso della macchina per 4 persone.






E’ stato quindi il sindaco di Barzago, Mirko Ceroli, presente all’evento per l’inaugurazione del defibrillatore, a voler innanzitutto ringraziare tutti i soggetti che in un modo o nell’altro hanno contribuito alla realizzazione di quest’opera, a partire dagli imprenditori per la loro generosità fino ad arrivare alla Parrocchia e don Giovanni Colombo per l’adesione al progetto e l’ospitalità, la Italian Medical System per aver agito come coordinatrice e Graziano Villa e i suoi collaboratori per l’installazione del dispositivo. Dopo i ringraziamenti e le parole del primo cittadino, anche l’ingegner Martinelli ha voluto sottolineare l’importanza dell’opera e il valore di un dispositivo di questo tipo, essenziale nelle eventualità di un arresto cardiaco in grado di salvare la vita di chiunque, anche la nostra.





Il progetto Cuore in Forma portato avanti dalla società ha avuto successo anche in molti altri comuni, ma può essere portato avanti solo se le amministrazioni comunali, le parrocchie e le aziende locali dimostrano di avere la sensibilità necessaria sul tema per fare scelte di coraggio e lungimiranti come l’installazione del DAE. Rivolgendosi direttamente agli imprenditori presenti, il referente della Italian Medical System ha poi aggiunto che i valori dell’altruismo da loro praticati in quest’occasione hanno rinvigorito il senso civico e di appartenenza dell’intera comunità perché con questo gesto essi hanno dato un chiaro esempio di welfare comunale che migliora il benessere collettivo.



Prima dell’ufficiale taglio del nastro da parte del sindaco Ceroli, il parroco don Giovanni Colombo, radunatosi insieme ad un gruppo di chierichetti, ha benedetto il defibrillatore e ha poi chiamato intorno a sé tutti i bambini presenti per affiancare il primo cittadino nell’atto d’inaugurazione. Per ciascun imprenditore è stato poi pensato un attestato di riconoscimento, consegnato dal sindaco a ciascun rappresentante delle varie aziende. Le aziende e gli imprenditori che hanno contribuito all’acquisto del dispositivo e alla realizzazione dell’opera sono le seguenti: Sironi Auto, Anka Massoterapia, Faccini e Brioschi assicurazioni, B&P Autoricambi, Vivai Bonfanti, Colombo Pavimenti & Rivestimenti, Stamplast s.n.c., Tilsa, Metallizzazione Molteni, Da Vittorio, LDM srl, Co.Plast Srl, Nuova Stame, Ratti Auto, Trafileria Lariana, T.S.A. Srl, Bremer, Autoservizi Cazzaniga.



Nella stessa giornata infine, si è ricordato anche il missionario del Pime, padre Fausto Tentorio, morto martire per la giustizia nelle Filippine e molto noto e amato dalla comunità di Bevera. All'esterno del santuario, dopo la messa, alcuni volontari hanno allestito un banchetto per la vendita del riso e di libri con la quale finanziare le missioni in cui operava il religioso di Santa Maria Hoè.
M.B.
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