Oggiono: quasi pronta la panchina di Alessandrini sul lungo lago Stendhal

Mancano ormai pochi giorni al completamento del lavoro di Davide Alessandrini, l'artista oggionese che sta realizzando un'installazione sul lungo lago. Grazie al suo lavoro un'anonima panchina in cemento si sta trasformando in una vera e propria opera d'arte.
La struttura è situata in un tratto del percorso intitolato a Stendhal, in ricordo della visita che lo scrittore francese, particolarmente interessato alla storia e all'arte italiana, fece a Oggiono agli inizi dell'Ottocento.

Inizialmente la panchina era un semplice manufatto in cemento rivestito con lastre di granito. Ai visitatori di passaggio lungo le rive del lago poteva apparire come una struttura non capace, anche a causa di un certo degrado, di abbellire in contesto complessivo circostante. L'artista oggionese ha quindi avuto l'idea di rivestirla utilizzando pietre naturali pregiate come il marmo. "Butterfly" è il nome che ha dato a questo progetto. L'intero lavoro, ora in fase di completamento, è stato realizzato a titolo gratuito e donato al Comune di Oggiono.

Alessandrini, artista di origini piemontesi, si è specializzato negli anni nella lavorazione della pietra naturale. Uno studio e una passione che porta avanti fin dalla giovane età. Ora vive a Oggiono, dove continua a lavorare il marmo e la pietra portando avanti l'antico mestiere di "scalpellino" utilizzando tecniche antiche e realizzando opere particolarmente ricercate.
«Con i miei genitori - spiega l'artista - ci siamo trasferiti a Oggiono quando avevo tredici anni. Ho deciso di rimanere qui, colpito dal paesaggio e dai suoi colori: l'azzurro e il verde di cui mi sono innamorato».

Sono proprio gli azzurri del lago di Oggiono e i verdi degli alberi della natura circostante che si ritrovano anche nell'opera che Alessandrini sta ultimando. L'artista sta rivestendo la panchina in pietra naturale, dopo aver studiato appositamente i colori del luogo e del paesaggio circostante e aver selezionato particolari tipologie di marmo, scelto in base ai colori, per rendere la panchina caratteristica e univoca, donandole elegantezza.

Terminato l'intervento, che al momento ha richiesto un mese di lavoro, la panchina sarà completamente rivestita di pietre con tagli e forme eterogenee, secondo la tecnica dell' "opus incertum" di ispirazione palladiana, risalente all'epoca e alle tecniche costruttive degli antichi romani. Sarà anche abbellita con il disegno di una farfalla, insetto da cui il progetto della panchina prende per l'appunto il nome: "Butterfly". Disegnato in modo stilizzato, e realizzato attraverso un vero e proprio mosaico, si estenderà sull'intero manufatto donando un senso di leggerezza.

La panchina, una volta ultimata la riqualificazione, consentirà di offrire, alle persone che si recano a passeggiare lungo le sponde del lago, un punto per stazionare in ammirazione della bellezza del paesaggio circostante. Un contesto caratterizzato, per l'appunto, dai colori dell'acque azzurre del lago che si fondono con quelli del cielo e anche del verde degli alberi. In precedenza, il manufatto era scarsamente utilizzato, anche a causa delle condizioni in cui versava. Con Alessandrini hanno partecipato al progetto anche Emiliana Longoni e Gastone Turrini, l'inaugurazione dovrebbe avvenire a fine mese.

L. A.
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