Bulciago: dopo l'ordinanza sui bar, il Comune incontra i giovani

Il sindaco Luca Cattaneo
Lo scorso 4 ottobre è stata pubblicata all'albo pretorio del Comune di Bulciago, l'ordinanza n. 15 che obbliga i titolari dei bar del paese alla chiusura serale alle ore 23 tutti i giorni; un provvedimento forte, che resterà in vigore sino al prossimo 10 gennaio 2022.
L'amministrazione comunale, considerati i commenti sui social media che hanno scatenato una polemica significativa rispetto a questa scelta, ha deciso nelle scorse ore di precisare come e perché si è arrivati alla stesura ed emanazione dell'ordinanza tanto discussa.
Attraverso una nota pubblicata sul sito del Comune è stato quindi il sindaco Luca Cattaneo, a nome della propria amministrazione, a ripercorrere le motivazioni, partendo dall'incontro della scorsa primavera con i titolari dei locali bar del paese, organizzato per condividere l'importanza di attuare le regole previste dalla normativa, finalizzate al contenimento della diffusione del Covid19.
Già in quell'occasione infatti, si era fatto presente che erano pervenute da più parti segnalazioni sul mancato rispetto degli orari di chiusura e delle regole cui gli esercizi pubblici erano obbligati, i quali favorivano occasioni di assembramento al di fuori dei locali. Col mese di giugno sono aumentate le segnalazioni e le comunicazioni verbali ricevute circa il notevole disturbo alla quiete che si veniva a creare, e tali lamentele provenivano soprattutto dai residenti di via don Davide Canali per via del bar presente nella stessa arteria. L'amministrazione comunale, tenuto conto delle ulteriori segnalazioni pervenute, si è quindi attivata nelle persone del sindaco, del vice sindaco Raffaella Puricelli e di un consigliere comunale, per fare verbalmente presente ai gestori del locale il malcontento che si stava generando in alcuni residenti, chiedendo agli esercenti la massima collaborazione per arginare la situazione creatasi e preannunciando altrimenti il rischio di dover assumere dei provvedimenti restrittivi.
Inizialmente l'amministrazione aveva quindi deciso di muoversi con dei richiami verbali tenendo in considerazione la situazione già difficile affrontata dai locali e dai bar per via delle restrizioni dovute alla pandemia, e considerando che soprattutto al locale di via don Davide Canali, stava diventando un importante punto di aggregazione per i ragazzi e i giovani di Bulciago, che prima si spostavano in bar fuori paese. Il Comune aveva poi cercato di contenere il fenomeno degli schiamazzi e del rumore oltre orario, interpellando le forze dell'ordine, intervenute più volte sia con i clienti che con gli stessi gestori del locale di via don Canali, spesso anche su chiamata degli stessi residenti. L'intento, secondo gli amministratori bulciaghesi, era sempre quello di porre un freno al problema e, nel limite del possibile, in modo non repressivo.
''Purtroppo, questi diversi tentativi, non hanno prodotto gli effetti sperati e nel mese di settembre sono ripresi i problemi e le lamentele per il locale sito in via don Davide Canali, lamentele che si sono questa volta formalizzate in uno scritto a firma di alcuni residenti, protocollato presso gli uffici comunali, indirizzato all'amministrazione comunale ed al comando dei carabinieri di Costa Masnaga'' si legge sull'avviso pubblicato sul sito del Comune di Bulciago. Prima di notificare l'ordinanza ai tre bar bulciaghesi, il sindaco con la giunta comunale hanno voluto incontrare singolarmente i rispettivi gestori per spiegare loro i motivi che hanno portato a questa decisione e nella mattinata di domenica 10 ottobre, l'amministrazione comunale ha incontrato in sala consiliare una rappresentanza dei giovani di Bulciago che avevano espresso commenti negativi al riguardo. ''Dalla discussione sono emersi elementi di riflessione per entrambe le parti e si è preannunciato un prossimo incontro rivolto a tutti i ragazzi e i giovani bulciaghesi che vorranno partecipare'' ha concluso il sindaco Cattaneo, nella sua comunicazione, lasciando quindi aperta la porta al confronto con i gestori dei locali che vorranno sicuramente far valere anche il proprio punto di vista nell'intera vicenda.
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