Oggiono: Villa Sironi al centro del progetto turistico Make Lecco

Elaborato dalla camera di Commercio di Como-Lecco, quale ente capofila, il progetto "Make Lecco, Saper Fare. Far Sapere" punta a intercettare i turisti del Lago di Como, offrendo proposte integrative legate al mondo produttivo. L'idea progettuale ha visto l'adesione di diversi comuni, fra cui anche Oggiono, Annone ed Ello. L'accento è posto sul turismo e sulla valorizzazione del lago di Como, elemento che contraddistingue e caratterizza, per la sua importanza, l'intero territorio. Il lago è un elemento attrattivo per il turismo, non solo italiano. La presenza di visitatori provenienti dall'estero è andata aumentando nell'arco dello scorso decennio. Prima dello scoppio della pandemia, le presenze di turisti stranieri che si soffermavano nelle strutture ricettive, della zona rappresentavano circa il 70% del totale.

Villa Sironi a Oggiono

Il progetto Make Lecco vorrebbe unire gli aspetti turistici legati alle bellezze del paesaggio con la cultura del "fare" del territorio. Il "patrimonio produttivo" caratterizzato da numerose attività artigianali e imprenditoriali. «È un grande progetto che riguarda diversi comuni, il tema è il "fare"» ha spiegato Giovanni Corti, assessore alla Cultura con delega alla Promozione Turistica della città di Oggiono, che ha inoltre precisato «avrà valenza culturale e turistica e riguarderà il "fare", vero e proprio Dna della Brianza».
Nello specifico l'obbiettivo è inserire una rete di imprese nel sistema turistico locale, rendendole interessanti nei confronti di possibili visitatori. Valorizzando alcuni elementi specifici di queste realtà produttive e dei loro prodotti. Ad esempio, le caratteristiche dei luoghi che hanno permesso lo sviluppo di un particolare processo produttivo, i rapporti fra impresa e paesi, i prodotti e la loro evoluzione nel tempo così come le persone che conservano la memoria di questi percorsi di sviluppo industriale. Fra le filiere produttive individuate vi sono quelle dei tessuti e del ferro. Due elementi la cui produzione è nata e ha modificato il paesaggio circostante. Basti pensare ai filari di gelsi per l'allevamento del bacco da seta che in passato caratterizzavano la campagna locale e oggi sono quasi completamente scomparsi. Così come la nascita delle prime aziende tessili in prossimità dei torrenti per trasformare la forza dell'acqua in energia in grado di muovere i primi macchinari necessari alla lavorazione dei tessuti. Dall'altro lato, la presenza di imprese attive nella lavorazione dei metalli è un elemento che contraddistingue la realtà odierna del tessuto imprenditoriale locale. Tuttavia, la lavorazione del ferro è stata un elemento che ha caratterizzato anche in passato, e da secoli, alcune aree del territorio come la Valsassina e il lecchese. Lo sfruttamento delle miniere locali risale al periodo degli antichi romani e, ancora nel Quattrocento, le armi, prodotte da alcune famiglie del territorio, erano delle vere e proprie opere d'arte, venivano vendute in tutto il mondo. È la storia, ad esempio, della famiglia di armaioli Missaglia che il comune di Ello punterà a valorizzare. Le armature prodotte da questa famiglia si sono diffuse in tutta Europa e sono conservate ancora oggi in diversi musei in Italia e all'estero.
La città di Oggiono punterà invece a presentarsi come "città di arte e mestieri". Luogo in cui una serie di saperi artigiani e non si sono incontrati creando una eterogeneità unica nel suo genere. Spaziando dalla lavorazione delle carni, con lo storico salumificio Marco d'Oggiono, alle attività notarili settecentesche, per giungere all'arte con la pittura dell'allievo di Leonardo, Marco d'Oggiono e, per finire, con i tessitori delle aziende tessili.
«Abbiamo dei percorsi con visite che si stanno già realizzando in alcune aziende del territorio, soprattutto artigianali, importanti anche a livello mondiale» ha ricordato Corti sottolineando come questi percorsi del "saper fare" dovranno comunque poi affiancarsi a quelli turistico culturali e artistici.

L'assessore oggionese Giovanni Corti

La città di Oggiono potrebbe avere però un'ulteriore ricaduta positiva, nel caso in cui questo progetto dovesse ricevere un finanziamento. La storica Villa Sironi, per la quale l'Amministrazione comunale cerca di giungere a un "rilancio" permanente che vada oltre i singoli eventi culturali, potrebbe divenire un centro operativo legato all'intero progetto Make Lecco.
«Noi - ha precisato l'assessore Corti - puntiamo su Villa Sironi e abbiamo proposto che possa diventare un hub di formazione turistica per questo territorio e per quello che riguarda il progetto "Make Lecco"».
Una valorizzazione, quella del settore produttivo locale, che è comunque tutt'altro che facile da realizzare. Basti pensare alla crisi economica che aveva già colpito pesantemente il territorio prima della crisi sanitaria iniziata nel 2020. Per realizzare questo progetto i comuni che lo hanno sottoscritto puntano ad ottenere un finanziamento da parte di Fondazione Cariplo che ha stanziato risorse pari a 5milioni di euro per sostenere iniziative che puntano a "sperimentare politiche innovative" sui territori.
L. A.
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