Sirtori: Emilio Padoa Schioppa ospite della rassegna Grandangolo
Nell'ambito del progetto "Album - Brianza paesaggio aperto" hanno preso il via una serie di appuntamenti promossi dal Consorzio Brianteo Villa Greppi che vogliono aprire lo sguardo e approfondire il tema del paesaggio attraverso un approccio multidisciplinare, grazie alla partecipazione di personalità di primo piano del mondo della cultura come architetti e urbanisti, ma anche letterati, filosofi e scienziati che aiutano a osservare il territorio e l'ambiente da diversi punti di vista.
La rassegna - a cura del giornalista Daniele Frisco - si intitola ''Grandangolo'' e punta ad approfondire diversi temi: dalla definizione di paesaggio alla sua rappresentazione nell'arte e nella storia, dalle prospettive future dell'abitare all'emergenza climatica, fino ad arrivare alla riflessione sui paesaggi urbani e su quelli naturali.
La rassegna - a cura del giornalista Daniele Frisco - si intitola ''Grandangolo'' e punta ad approfondire diversi temi: dalla definizione di paesaggio alla sua rappresentazione nell'arte e nella storia, dalle prospettive future dell'abitare all'emergenza climatica, fino ad arrivare alla riflessione sui paesaggi urbani e su quelli naturali.
Da sinistra il giornalista Daniele Frisco, Emilio Padoa Schioppa, la vice presidente
del Consorzio Marta Comi e Laura Caspani, consulente per il progetto Album- Paesaggio Aperto
del Consorzio Marta Comi e Laura Caspani, consulente per il progetto Album- Paesaggio Aperto
''Antropocene, una nuova epoca per la Terra, una sfida per l'umanità'' il titolo del suo intervento, in cui il professore ha spiegato la in primis la definizione del termine e gli effetti che l'avvento dell'uomo ha causato alla terra.
Ma quando è iniziata? Gli studiosi hanno formulato cinque ipotesi secondo le quali l'uomo abbia portato dei cambiamenti irreversibili sul nostro pianeta.
La prima ipotesi si riferisce all'avvento dell'homo sapiens che esce dall'Africa e si sposta in altri continenti (50 mila-10 mila anni fa) diventando cacciatore iniziando ad utilizzare armi e fuoco che hanno portato all'estinzione di mammiferi di grandi dimensioni e il cambiamento radicale della vegetazione.
La terza invece si riferisce a quando gli europei arrivano in America (tra 1492 e 1600 dc) che ha portato ad un'omogeneizzazione biologica globale e una diminuzione co2 atmosferica.
Le ultime due ipotesi infine, si riferiscono rispettivamente all'avvento della rivoluzione industriale nel XVIII e l'energia nucleare dal 1950.
L'incontro si è concluso con un invito alla riflessione e una speranza che si possa rientrare in una zona si salvataggio in cui il pianeta sia al sicuro. Questa tematica è molto sentita dai giovani che erano numerosi all'incontro e si stanno impegnando per salvaguardare il pianeta e hanno posto diverse domande al relatore per agire nel modo corretto in nome della sostenibilità.
M.T.