Monticello, Villa Greppi: La Passione per il Delitto torna con nuovi gialli e due mostre

Mascherine gialle, un tavolo pieno di libri in vendita e file di sedie per assistere alle presentazioni dei gialli nell'ex granaio di Villa Greppi. È cominciato sabato 23 ottobre il festival di narrativa poliziesca "La Passione per il Delitto", che quest'anno festeggia la sua ventesima edizione. Ideato da Paola Pioppi, il festival è realizzato grazie alla collaborazione tra l'associazione La Passione per il Delitto e il  Consorzio Brianteo Villa Greppi.

Paola Pioppi, ideatrice e curatrice della rassegna La Passione per il Delitto

L'attuale stabilità della situazione pandemica ha permesso di realizzare un festival meno contingentato di quello dello scorso anno, sebbene le presentazioni dei libri siano andate in onda anche sulla pagina Facebook del festival. Sei libri e un corso di scrittura creativa: il primo giorno ha coinvolto i partecipanti con diversi appuntamenti, anche se il programma più ricco andrà in scena quest'oggi, domenica 24 ottobre, ultimo giorno dell'appuntamento letterario dell'anno della Brianza.

Elena e Michela Martignoni

"Quest'anno abbiamo aggiunto alcuni incontri anche di sabato perché vorremmo ricreare l'abitudine delle persone a farsi l'intero weekend qui", ci ha raccontato l'ideatrice e organizzatrice Paola Pioppi tra la presentazione di un libro e un'altra. "Il pubblico che segue il festival attraverso i social è aumentato tantissimo e ora viene da tutta Italia. Non rinunciamo al festival in presenza perché è un'opportunità in più che vogliamo dare a chi vuole essere qui fisicamente", ha spiegato Pioppi felice dell'affluenza registrata durante il primo giorno del festival.

Flavio Villani

Ad aprire ufficialmente la kermesse è stato Maurizio Matrone, un ex poliziotto, che ora fa formazione e coaching in vari contesti oltre ad essere uno scrittore. Con lui un gruppo ristretto di iscritti ha potuto partecipare al corso di scrittura denominato "Metasemantica polizesca, un efferato delitto in versi".

Franco Forte

Gianluca Morassi

I partecipanti hanno lavorato in gruppo e, partendo da "Il Lonfo" di Fosco Maraini, hanno composto la loro poesia metasemantica. Nell'atelier degli artisti - dove il corso di scrittura si è svolto - era esposta anche la mostra fotografica a cura di Gianluca Bucci, dal titolo "Milanonoir", dove gli scatti del fotografo raccontano una Milano notturna, che si presenta reale e al tempo stesso immaginaria. L'altra mostra offerta dalla programmazione del festival era intitolata "I classici a fumetti. Pensieri a colori dal carcere" ed è stata curata dell'associazione Bottega Volante.

Eletta Revelli e Katia Trinca Colonel

Come hanno spiegato Eletta Revelli e Katia Trinca Colonel, facenti parte dell'associazione, i disegni appesi erano solamente la rappresentazione finale dei pensieri espressi a parole da alcuni detenuti del carcere Bassone di Como. Dopo l'incontro con alcuni classici e una loro riflessione sull'insegnamento o sul messaggio di un determinato libro, i pensieri dei detenuti sono passati tra le mani di un gruppo di ventisei disegnatori che collaborano con l'associazione Slowcomix i quali, lasciandosi guidare dai romanzi e dalle parole dei detenuti che li hanno letti, hanno immaginato e donato la loro copertina per ciascuno di quei libri.

Marta Comi, vice presidente del Consorzio Brianteo Villa Greppi

Prima delle presentazioni dei romanzi in palinsesto, è intervenuta Marta Comi, numero due del Consorzio Brianteo Villa Greppi, che ha annunciato la ristrutturazione del piano inferiore del granaio e la battaglia dell'ente con sede a Monticello nel valorizzare e recuperare il compendio che fu dei Greppi. "La ventesima edizione de La Passione per il Delitto è tornata nella sua casa natale e devo ringraziare l'associazione e Paola Pioppi per questo", ha concluso la vice presidente del consorzio.

Rosa Teruzzi

La presentazione dei primi tre libri in programma, scritti da tre giornalisti diversi, è stata moderata da Umberto Montin, che lo scorso anno aveva aperto il festival con la presentazione del suo primo libro giallo. È toccato a Piera Carlomagno con il suo libro "Nero Lucano", Rosa Teruzzi con "Ombre sul Naviglio" e infine Gianluca Morassi con la "La scia dei soldi" a rispondere alle domande di Montin nel pomeriggio di sabato. Spaziando dal profondo sud (la Basilicata di Carlomagno) all'inaccessibile nord (il Friuli di Morassi), passando per i quartieri popolari di Milano di Rosa Teruzzi, gli autori hanno reso chiaro come l'ambientazione, le radici, i profumi di una certa terra influenzino anche la narrazione di una vicenda completamente immaginaria, dotandola di sostanza e prospettiva. A seguire è invece stato il turno di Flavio Villani con "La banda degli uomini"; Franco Forte con il suo "L'uranio di Mussolini", e infine di Elena e Michela Martignoni - che compaiono in copertina con lo pseudonimo di Emilio Martini - con il loro "Il Botto.

Maurizio Matrone durante il corso di scrittura creativa

Le indagini del commissario Bertè". Se i primi due libri sono ambientati negli anni del fascismo e sono legati a episodi storici realmente accaduti - il furto di un quadro di Francesco Hayez a Milano nel 1938, il primo, e un omicidio che ha evitato che Mussolini avesse a disposizione la bomba atomica, il secondo -, il libro delle sorelle Martignoni è un romanzo giallo ambientato in un paesino ligure frutto di fantasia, sulla scia di ciò che è stato Vigata per Camilleri.

Piera Carlomagno

Tante curiosità, fatti storici, ricerche decennali e intuizioni quasi divine sono emerse nell'incontro con gli autori dei primi libri presentati al festival poliziesco brianzolo. Patrimoni culturali come la Villa dei Greppi e festival letterari come "La Passione per il Delitto" dimostrano che il loro incontro può giovare positivamente alle varie arti che presentano e rappresentano.
Martina Bissolo
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