Il Besanino festeggia 110 anni con un viaggio da Milano a Lecco su un convoglio storico

Buon compleanno Besanino: sono oramai 110 anni che il treno, particolarmente caro ai besanesi e non solo, percorre la tratta Milano-Lecco via Molteno, permettendo a più di 12mila passeggeri al giorno di attraversare la Brianza per raggiungere le principali città del territorio.

Al centro l'assessore regionale con delega ai trasporti Claudia Terzi

Per celebrare degnamente l'occasione, la Pro Loco di Besana, su suggerimento del consigliere regionale Alessandro Corbetta, che a sua volta ha ottenuto l'appoggio di Palazzo Lombardia e Fondazione FS, ha messo a disposizione una corsa di un treno a vapore, per permettere ai pendolari di reimmergersi nelle origini del tanto amato Besanino. Partito da Milano Centrale questa mattina e diretto a Lecco, per poi fare rientro alla base in serata, tappa fondamentale di tutta la tratta è stata proprio quella di Besana, che ha visto la partecipazione di delle autorità e di un elevatissimo numero di affezionati.

Come si legge anche nei pannelli affissi in mostra nell'area ferroviaria, provenienti dall'archivio storico Luca Viganò, la storia del Besanino nasce con la conclusione dei lavori per la costruzione della stazione di Besana. Le necessità di migliorare i collegamenti con i centri amministrativi, ma anche di alimentare il turismo e di incrementare lo sviluppo economico, si facevano già sentire dal 1860, ma solo il 29 settembre 1907 (giornata di cui oggi ancora si celebra l'anniversario), grazie al precedente progetto dell'ingegnere ferroviario renatese Enea Camisasca e ai finanziamenti della Società Anonima per Azioni Ferrovie della Brianza Centrale, nata nel 1906, venne posizionata la prima pietra per la costruzione della struttura.

Luigi Francesco Cantamessa Armati di Fondazione FS

I lavori si conclusero circa quattro anni dopo segnando quasi un record e il 14 ottobre 1911 venne solennemente inaugurata, alla presenza di autorità e amministratori entusiasti, la ferrovia Monza-Besana-Molteno, realizzando un agognato sogno dei pendolari besanesi. Per l'occasione, ritenuta un vero e proprio cambio d'epoca, venne addirittura costituito un apposito Comitato per i festeggiamenti, presieduto dall'onorevole Pietro Carmine. Il comitato si occupò di predisporre un treno speciale che portasse gli invitati da Milano Centrale attraverso i caratteristici paesaggi della Brianza. Ogni stazione di fermata era gremita di persone che sventolavano fazzoletti colorati al passaggio del convoglio, ma naturalmente fu quella di Besana a ospitare i festeggiamenti più grandi: banda, autorità, amministrazione, ma soprattutto una copiosissima folla condividevano tutti insieme l'emozione di un cambio epocale.

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Sarà per la vicinanza tra pendolari, sarà per le lotte combattute per ottenerlo, sarà per le mille peripezie che ha attraversato: ciò che è certo è che, nonostante siano passati 110 anni, l'entusiasmo dei besanesi e non solo nei confronti del loro treno è rimasto sempre lo stesso. Per questo l'anniversario è sempre così sentito e organizzato nei minimi dettagli: come raccontano i membri della Pro Loco, a capo dell'organizzazione della giornata, già nel 2007 la cittadina aveva celebrato il ricordo della posa della prima pietra per la costruzione della stazione, proseguendo poi nel 2011 con i festeggiamenti per il centenario del Besanino: "Ai tempi abbiamo offerto anche il libro che parla della ferrovia e l'annullo postale "14 ottobre 2011 - 14 ottobre 1911", che abbiamo rimesso in circolazione per l'occasione" raccontano.

La giornata di oggi allora non poteva di certo essere da meno: per questo Fondazione FS e Regione Lombardia (che ne ha sostenuto i costi) hanno messo a disposizione un treno d'epoca, che ha ripercorso, fermandosi a ogni tappa, quella medesima strada che il Besanino compie da ormai 110 anni. Il viaggio di andata e ritorno è stato effettuato con una locomotiva elettrica in livrea storica tra Milano e Monza e con una locomotiva a vapore nella restante parte del tragitto, con il convoglio giunto a Besana - comune di riferimento per la tratta - alle 10,44, alla presenza delle autorità e delle amministrazioni comunale e regionale, entusiaste per questa giornata di festa.

Il presidente della Pro Loco Angelo Viganò

"Ringrazio, in particolar modo, l'assessore Terzi, la Fondazione FS, ma soprattutto Alessandro Corbetta, che ha voluto fortemente la giornata di oggi e la possibilità - soprattutto per i bambini - di vedere questo treno che scalda il cuore" ha esordito il sindaco Emanuele Pozzoli dal palco allestito in stazione. "Io vi invito a utilizzare ancora il Besanino, quello normale, per venire a visitare Besana, per venire ad ammirare le sue bellezze paesaggistiche e architettoniche". A brevissimo, infatti, il comune proporrà ai suoi abitanti e non solo la 127esima edizione della Fiera di Santa Caterina, ulteriore occasione per conoscere la cittadina.

Al microfono Alessandro Corbetta, consigliere regionale

Alle parole del primo cittadino si sono unite quelle di Angelo Viganò, presidente della Pro Loco della città. "Pensate che nella seconda metà dell'Ottocento la Brianza era stata interessata solamente marginalmente dalle ferrovie: fu proprio Besana a farsi promotrice di una nuova tratta, la Monza-Besana-Molteno. Ciò avvenne innanzitutto con l'approvazione di un progetto che fu realizzato dall'ingegnere renatese Enea Camisasca, che aveva sposato una besanese, e poi grazie alla nascita della Società delle Ferrovie della Brianza Centrale, che finanziò questa stazione. Pensate che le azioni della S.p.A. erano state comprate da commercianti e da molti besanesi, quindi la nostra è una ferrovia proprio popolare. Questa partecipazione la si vede anche dal nome che è stato assegnato al treno, il "Besanino", che riconosce i meriti della nostra città" ha infatti raccontato.

"Sono passati 110 anni e il nostro treno fa ancora il suo dovere. Abbiamo festeggiato i vari anniversari con degli slogan: nel ‘91 si parlava di "Ottant'anni per ricominciare", perché si usciva da un periodo buio in cui si era parlato di soppressione della Monza-Molteno, evitata grazie alla caparbietà dei besanesi e dei pendolari; nel centenario dell'inaugurazione, poi, si parlò della ferrovia come "Nuovo modo per conoscere la Brianza"; quest'anno invece il motto è "Il Besanino: il treno nel verde della Brianza", perché per i tre parchi che tocca, attraversandoli o costeggiandoli, si può considerare un treno naturalistico, e come tale andrebbe valorizzato proprio dai turisti del nostro paese, perché il nostro territorio offre meraviglie sia dal punto di vista naturalistico sia da quello storico-politico. Si tratta di un modo nuovo per scoprire la Brianza attraverso il treno: meno macchine, meno inquinamento, e più treno. Questo è il messaggio che deve essere portato avanti".

La parola è poi passata al besanese Alessandro Corbetta, consigliere regionale protagonista in prima persona dell'organizzazione dell'evento: "Devo dire che vedere questa partecipazione, da Monza fino a Besana, dove la stazione è gremita, riempie il cuore di orgoglio. Questa è una giornata di festa per il Besanino ma soprattutto per la Brianza, perché questo treno rappresenta l'identità del nostro territorio, e quando Angelo Viganò mi ha chiesto di provare a informarmi per organizzare il riconoscimento dei 110 anni del Besanino con un treno storico, subito sono andato dall'assessore Terzi e siamo riusciti oggi a organizzare questa bella giornata di festa" ha commentato il consigliere.

"Il Besanino è un treno fondamentale sì per il turismo ma soprattutto per la mobilità, per andare e tornare da Milano o da Lecco. È un treno che grazie al lavoro 110 anni fa del Comune di Besana e degli ultimi 20 anni del territorio e di Regione Lombardia ha potuto ripartire e rinascere: ebbene, vedere dopo alcuni anni una riqualificazione con dei treni migliori è stata una scommessa vinta e che oggi deve spronare il territorio, la regione, RFI e tutti gli enti che hanno a che fare con questa linea a migliorare sempre di più, tant'è che nei prossimi anni tutta la tratta sarà interessata da una riqualificazione partendo dalle stazioni del Lecchese per arrivare poi a Besana".

Tra gli ospiti della giornata anche il direttore della Fondazione FS, Luigi Francesco Cantamessa Armati, in rappresentanza di tutto il personale: "Questa è una ferrovia che noi abbiamo ereditato nel dopoguerra, da una gestione privata e che ha rischiato molto. Questa avrebbe potuto essere, nella migliore delle ipotesi, una pista ciclabile, o una serie di abusi edilizi, se fosse prevalsa negli Anni ‘60 quella mentalità assurda della politica dei rami secchi. Ma Besana è giunta a noi oggi intatta nella sua meraviglia grazie alla tenacia degli amministratori, delle popolazioni che la sentono propria e, diciamolo, di alcuni direttori compartimentali delle ferrovie del passato, che l'hanno difesa. La ferrovia a Besana non ritaglia il territorio, lo ricama: si avvicina alle ville e alle siepi, come la delicatezza delle costruzioni dei nonni solo ha saputo fare. La Besana sarà elettrificata e le stazioni saranno potenziate, ma io mi impegno affinché la bellezza, la tipicità di questi fabbricati, di queste curve e di questi cavalcavia rimangano così come i nostri nonni ce le hanno consegnate, perché molto spesso la modernità sfregia, e questa ferrovia, con il suo meraviglioso trenino, diventerà moderna, silenziosa ed ecologica, ma deve continuare ad arricchire la meravigliosa Brianza, e non deturparla" ha commentato.

Un commento infine anche da parte dell'assessore regionale ai trasporti Claudia Terzi, che ha anche portato i saluti del presidente Attilio Fontana. "Quando Alessandro è venuto da me e mi ha detto che era necessario festeggiare in maniera straordinaria un evento straordinario ho subito capito quello di cui stava parlando e non ho potuto dirgli di no, mi sembrava una cosa assolutamente bellissima e la vostra presenza qui, la presenza di tutte le persone sul percorso del treno storico ci ha assolutamente dato ragione. Grazie dunque al consigliere, ma anche al Sindaco Pozzoli e al presidente della Pro Loco, che hanno sollecitato e condiviso con noi questo progetto, e ai due ingegneri di Fondazione FS, senza i quali, unitamente a tutta la Fondazione e ai volontari, ben poco si sarebbe potuto realizzare" ha detto l'assessore.

"Da circa tre anni i treni storici in Regione Lombardia sono oramai una realtà che caratterizza tutto l'arco dalla primavera all'autunno, questo servizio è oramai strutturale e segue ogni anno, implementando gradualmente, un calendario di date e treni storici che attraversano la Brianza e permettono di conoscere il territorio in maniera un po' diversa. La cosa bellissima è che si può abbassare il finestrino e godersi il paesaggio con la testa di fuori, come si faceva una volta: il treno è quel mezzo che non solo ha unito l'Italia, ma ha permesso agli italiani di muoversi in tempi in cui muoversi non era così facile come adesso".

L'idea per il futuro, data l'accoglienza di oggi, è quella di rendere anche questo percorso straordinario un servizio turistico strutturato, non esclusivamente offerto nel giorno dell'anniversario, in modo che non solo i besanesi, ma tutti possano effettivamente conoscere la Brianza e il suo territorio.
A fine manifestazione dunque, il Besanino storico è ripartito nel suo percorso verso Lecco, tra fischi, applausi e saluti emozionati dei presenti.

In città erano tante le famiglie ad attendere il treno speciale al primo binario e i più piccoli hanno fatto a gara per provare l'emozione di salire sulla carrozza in testa al convoglio insieme al macchinista. Una giornata speciale che si è chiusa intorno alle 16.30 con il rientro a Milano.

Giulia Guddemi
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