Sirone: cerimonia per la reliquia del beato don Carlo Gnocchi

La reliquia del beato don Carlo Gnocchi è arrivata a Sirone dove è stata accolta con grande entusiasmo. Qui, presso la parrocchia di san Carlo, verrà custodita per sempre.

Nel pomeriggio di sabato 23 ottobre, presso la sede del gruppo delle penne nere, si è tenuta la cerimonia ufficiale, alla presenza del parroco di Sirone, monsignor Gianluigi Rusconi e del rettore del santuario del beato don Gnocchi a Milano, don Maurizio Rivolta, oltre che dei gagliardetti dei gruppi alpini presenti alla cerimonia di preghiera nella memoria liturgica.

Il beato Gnocchi fu sacerdote ambrosiano, educatore dei giovani e cappellano degli alpini. Nacque nel 1902 da una famiglia povera in provincia di Milano e, rimasto orfano di padre, si trasferì a Milano ed entrò nel seminario della diocesi: nel 1925 venne ordinato prete. Fu assistente di oratorio e poi assistente spirituale, prima dello scoppio della seconda guerra mondiale: in questa occasione, infatti, partì come cappellano militare volontario per il fronte greco-albanese.

Nel 1942 partì per la campagna di Russia e, a seguito della drammatica esperienza, iniziò a riflettere sul mistero del dolore nei bambini. Da questo momento della vita, si dedicò all'opera di carità verso orfani di guerra e mutilati, opera per la quale è conosciuto. Morì di tumore nel febbraio 1956 e donò le cornee a due ragazzi ciechi. Venne beatificato da papa Benedetto XVI il 25 ottobre 2009 in piazza duomo a Milano. Dal 2010, i resti mortali si trovano sotto l'altare della chiesa a lui dedicata in via Cepelatro a Milano.

La reliquia arrivata a Sirone potrà essere venerata in chiesa e, in concomitanza con l'anniversario di beatificazione, verrà portata presso la sede degli alpini per una cerimonia di preghiera.
M.Mau.
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