Oggiono, Custode Sociale: dopo un mese dieci soggetti già presi in carico. Si punta ad ampliare

L'assessore e vice sindaco Michele Negri
Dai primi giorni del mese di ottobre è attivo il servizio del Custode Sociale. Rivolto in modo specifico, ma non esclusivo, agli anziani, si tratta di una figura professionale nuova. A spiegarci la sua funzione è stato direttamente Michele Negri, vice sindaco di Oggiono con delega alle politiche sociali.
«Lo possiamo definire un po' come una figura a metà strada tra il ruolo specifico degli assistenti sociali e gli ausiliari che svolgono assistenza domiciliare compiendo un intervento puramente igienico sanitario. Il Custode Sociale associa a questo aspetto anche una relazione più approfondita per cercare di capire esigenze e bisogni di queste persone e rispondere direttamente quando può, oppure attraverso l'intervento dei servizi sociali per gestire nella maniera migliore l'esigenza particolare» ci ha detto Negri.
Un lavoro che, per l'appunto, viene svolto in sinergia con le altre figure già impegnate in questo settore.
«Il Custode Sociale va a svolgere interventi specifici a cadenza predefinita». Si tratta di un'attività attualmente svolta a favore di una prima serie di soggetti, in fase di individuazione da parte degli assistenti sociali. Questi ultimi stanno lavorando individuando i singoli casi specifici attingendo le informazioni da elenchi di persone particolarmente fragili, principalmente anziani, ma non solo.
«Fra le tipologie di interventi realizzati - ha aggiunto il vice sindaco - vi è la semplice visita a domicilio per sincerarsi delle condizioni e dei bisogni della persona anziana, che magari vive da sola e, in alcuni casi, esce limitatamente di casa».
In questi casi specifici Custode Sociale oltre a svolgere un'attività che può sembrare banale, ma è molto importante e fondamentale, cioè quella di portare un minimo di «compagnia e socialità», può sincerarsi delle condizioni dell'anziano, verificare le necessità, dare un piccolo aiuto per piccole commissioni o ancora accompagnare l'anziano a compiere delle visite mediche o esami. Talune volte il Custode può essere di semplice aiuto per "rompere" la monotonia giornaliera e accompagnare l'anziano «a prendere un caffè o fare la spesa» aiutandolo cioè in una piccola attività di socializzazione quotidiana.
«Un'altra tipologia di intervento prevede una socializzazione di tipo più collettivo: il Custode può promuovere con la sua presenza momenti di socializzazione a piccoli gruppi, oppure in qualche caso, come avverrà all'interno dello Spazio Anziani, con gruppi più grandi, favorendo momenti di socialità e incontro fra le persone che fanno fatica a uscire di casa e ritrovarsi».
Il Custode Sociale attualmente in servizio presso il Comune di Oggiono ha una formazione particolare, è un Oss, Operatore Socio-Sanitario, con competenze dunque specifiche.
Dopo un primo mese di lavoro, ha preso in carico una decina di soggetti anche se l'obbiettivo finale dell'amministrazione è una utenza ancora più elevata.
«Le prime due settimane - chiarisce Negri - sono state dedicati a conoscere le persone e a interfacciarsi con gli assistenti sociali che lo hanno presentato a tutti gli utenti con i quali ha iniziato a lavorare. Da una settimana è già operativo».
Il primo riscontro, relativamente agli interventi a favore di anziani già compiuti, «è stato ottimo» ha sottolineato il vice sindaco di Oggiono, spiegando che attualmente la figura è in servizio presso l'ente per 25 ore settimanali. «Con gli interventi individuali, a favore di singoli cittadini, non si può pensare di raggiungere centinaia di casi. Questo perché l'intervento individuale richiede tempo per essere svolto bene». Con quest'ottica il settore servizi sociali ha deciso di procedere con «ordine di priorità» ovvero andando a contattare prima «le situazioni di bisogno più urgenti e specifiche, per andare poi con una cadenza meno frequente su altre situazioni».

Sullo sfondo il municipio di Oggiono

Fra i casi particolari che il Custode Sociale ha dovuto affrontare in queste prime settimane vi è, ad esempio, la situazione di un cittadino con problematiche abitative. L'intervento di aiuto ha fornito un supporto per una serie di pratiche e per il trasloco vero e proprio, avvenuto con una certa urgenza. In altri casi, decisamente più ordinari come tipologia di intervento, il Custode si è occupato di aiutare alcuni anziani che faticano a uscire dalla propria abitazione. Regolarmente si reca a trovare queste persone presso la propria casa e svolge a loro favore alcune piccole commissioni.
In occasione della riapertura dello Spazio Anziani comunali, il servizio di Custode Sociale verrà presentato ufficialmente alla cittadinanza, per far conoscere questo nuovo servizio fino a raggiungere anche le persone che necessitano di un maggior aiuto, quelle impossibilitate o fortemente limitate ad uscire dalla propria abitazione.
Fra gli obbiettivi che si vuole perseguire attraverso la figura del Custode, vi è anche quello di realizzare un miglior coordinamento fra le realtà attive nel settore sociale.
«Vogliamo - ha concluso il vice sindaco Negri - creare con Auser e Caritas una rete che possa rendere più efficace gli interventi che vengono già fatti, magari in maniera autonoma. Unendoli si può dare più efficacia al lavoro delle tante persone che già operano nel sociale nel nostro territorio».
L. A.
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