Castello B.za: tre bandi di sconto Tari per cittadini e imprese

Il sindaco Aldo Riva
Durante l’ultima riunione del consiglio comunale di Castello Brianza sono stati approvati degli sconti e dei ristori da applicare al tributo Tari, la tassa dei rifiuti. Prima dell’approvazione da parte dei consiglieri comunali, erano stati esaminati anche dalla Commissione Bilancio. Potranno richiedere i ristori sulla Tari sia i cittadini che le imprese. Si tratta, nel dettaglio, di tre bandi differenti, denominati quota “A”, “B” e “C” già pubblicati e diffusi dal comune negli scorsi giorni.
I fondi necessari ad erogare i contributi a favore della cittadinanza sono stati erogati dallo stato e sono giunti nelle casse comunali nelle scorse settimane. Se non dovessero essere impegnati entro il 31 dicembre, e successivamente erogati, vi è il forte rischio che queste risorse compiano il percorso inverso, venendo restituite ai ministeri di competenza.
I bandi “A” e “B” sono rivolti in modo specifico alle utenze domestiche, quindi alle famiglie. «Si tratta di una misura sociale che tende ad aiutare le famiglie che in questa situazione di crisi pandemica e post pandemica hanno avuto, o stanno avendo, difficoltà nel bilancio famigliare rispetto al passato» ha spiegato il sindaco Aldo Riva. Durante la seduta consiliare, il primo cittadino ha anche precisato: «l’aiuto su una tassa locale può aiutare il miglior equilibrio economico di una famiglia in difficoltà».
Il bando “A” prevede uno sconto alle famiglie sul tributo dei rifiuti pagato nell’anno 2021. I requisiti sono il possesso della cittadinanza italiana o europea. In alternativa, per i cittadini dei paesi extra europei è necessario il possesso del permesso di soggiorno. Ulteriore requisito è il possesso di una certificazione Isee in corso di validità con un valore finale inferiore o uguale a 18mila euro. Soddisfatti questi due requisiti, e in assenza di pagamenti Tari precedentemente non corrisposti, una famiglia può ottenere fino al 100% del rimborso del tributo rifiuti. Nello specifico sono previsti quattro scaglioni di reddito Isee sui quali verrà calcolato lo sconto. Sarà pari al 100% del tributo nel caso di Isee compresa fra zero e 4mila euro, pari al 75% per chi ha un Isee compresa fra 4mila e 8mila euro, mentre scenderà al 50% del tributo per le famiglie con Isee fra gli 8mila e i 12mila euro. Per finire, i nuclei famigliari con Isee compresa fra 12mila euro e la soglia massima prevista dal bando, pari a 18mila euro, riceveranno un ristoro pari al 30% del tributo. A parità di Isee verranno privilegiati i nuclei famigliari composti da più persone.
Il bando o quota “B” prevede requisiti simili al bando “A” ma, si rivolge in modo specifico alle famiglie che non hanno potuto pagare il tributo Tari nel 2020 a causa delle difficoltà economiche conseguenti alla crisi determinata dalla pandemia. A differenza del bando “A” il bando “B” ha un tetto massimo di reddito Isee fissato in 12mila euro. Ciò significa che potranno presentare domanda di ristoro parziale o totale del tributo solo le famiglie con indicatore Isee pari o inferiore a questa cifra. Indispensabile per i nuclei famigliari interessati è dichiarare espressamente di non aver potuto corrispondere il tributo nel 2020 a causa di problematiche economiche ed esprimere la volontà di voler regolarizzare il pagamento insoluto. Le fasce di sconto previste raggiungono il 100% del tributo dovuto per le famiglie con Isee da zero a 6mila euro, mentre scende all’80% per le famiglie con Isee compreso fra 6mila e 10mila euro. Infine, per i nuclei famigliari con Isee compreso fra 10mila e 12mila euro il ristoro sarà pari al 60% del dovuto. Contestualmente all’ottenimento del contributo le famiglie dovranno pagare la quota restante rimasta insoluta nel 2020.
Le agevolazioni previste dal bando “C”, saranno invece a favore delle utenze non domestiche, quindi delle attività economiche commerciali e industriali, degli artigiani, agricoltori e delle partite Iva. Si tratta del secondo ristoro sulla Tari erogato dal comune a favore delle imprese economiche. Un primo aiuto «era già stato autorizzato e concesso dal comune» negli scorsi mesi ha ricordato il sindaco Riva. Era stato pensato a favore di chi avesse dovuto chiudere la propria attività, durante la crisi sanitaria, in modo obbligatorio su imposizione dei Dpcm. A favore di queste utenze era previsto un ristoro pari al 2% del tributo dovuto per ogni settimana di chiusura. In comune sono comunque pervenute pochissime domande da parte delle imprese e dei commerciati che, non è ben chiaro perché, non hanno aderito all’iniziativa dei ristori Tari di inizio anno.
L’Amministrazione comunale riprova ora ad aiutare commercianti e imprese con questo nuovo bando.
La nuova misura, adottata la scorsa settimana, fa riferimento al fatturato 2020 rispetto al fatturato 2019 e permetterà di ottenere un ristoro sulla Tari 2021. La riduzione del fatturato deve essere almeno del 20% per poter accedere al bando. A seconda del livello di calo del fatturato sono previste soglie di ristoro progressive. Indispensabile, per gli imprenditori, è esercitare la propria attività presso un immobile situato all’interno del territorio comunale di Castello Brianza. Anche in questo caso non si devono avere tributi comunali pregressi non pagati. Il sindaco ha anche annunciato che verranno effettuati dei controlli a campione sulle domande di contributo presentate in comune, sia da parte delle famiglie, che da parte delle imprese.
L.A.
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