Ello: la cerimonia per i caduti in vista del 4 novembre
Nel suo discorso il primo cittadino si è soffermato sull'importanza di ricordare i caduti nelle due guerre mondiali, ma anche sull'importanza di ricordare le sofferenze che gli stessi conflitti mondiali hanno causato. Un ricordo che deve essere orientato a riscoprire i valori umani più profondi.
«Il Novecento ha visto due guerre veramente terribili, bisogna ricordare la sofferenza di chi ha subito la guerra e di chi ha perso i propri cari in guerra» ha spiegato il sindaco Virginio Colombo, soffermandosi sulla necessità di tenere vivo il ricordo in un'ottica futura: «il nostro gesto di mettere la corona è per ricordare che la guerra è una sofferenza e serva per il futuro tenerne conto, anche in questa nuova era, dove è necessario riscoprire i valori della fratellanza e dell'umanità, della necessità che fra le persone vi sia un rapporto fraterno». A riguardo il primo cittadino ellese ha aggiunto: «Siamo entrati nel nuovo secolo degli anni Duemila, che gli analisti definiscono come il tempo dell'esaltazione dell'intelligenza, che però, purtroppo, rischia di creare un'epoca dell'"Egocentrismo" dove il tecnicismo occupa ormai la vita quotidiana, dimenticando i valori sociali ed umani. Questo gesto della memoria, delle sofferenze subite dai nostri cari, dimostra che gli ellesi non dimenticano i valori della solidarietà fraterna e dell'umanesimo».
Una cerimonia breve, ma sentita, svoltasi mentre la pioggia cadeva insistentemente. Al termine della commemorazione il sindaco ha ringraziato, a nome dell'intera Amministrazione comunale, tutti i partecipanti in particolare il parroco Don Maurizio, i consiglieri comunali e i rappresentanti delle associazioni ellesi.
