Annone: con la banda il concerto ''Arie per Dante''
Nel cinema teatro dell'oratorio di Annone, la Banda, diretta dal maestro Andrea Passoni, ha espresso tutta la gioia del potersi esibire nuovamente in pubblico offrendo un'esecuzione perfetta dei brani, conducendo i presenti in una passeggiata musicale tra le Cantiche della Divina Commedia. Il clima drammaticamente cupo e disperante dell'inferno è stato introdotto dalla spiegazione e dalla lettura del canto IX, l'apparizione delle tre Furie, e ben rievocato in musica dalle note di "Night on Bald Mountain". Il passaggio nel Purgatorio, il luogo più umano delle Cantiche, con il commento e l'interpretazione di alcuni versi del canto I, Le quattro stelle, è stato invece accompagnato da "Air for Band". Il viaggio si conclude poi con l'arrivo in Paradiso, dove regna l'armonia ordinatrice. Alla prefazione e all'interpretazione del canto I, ha fatto seguito l'esecuzione di "Arc en ciel".
Enrico Rigamonti e Stefano Perego, principali autori degli eventi legati alla celebrazione di Dante, hanno spiegato e recitato rispettivamente le terzine dell'Inferno e del Paradiso, mentre ad Alessia Sala sono state affidate quelle del Purgatorio. Il percorso di versi e musica è stato molto apprezzato dal pubblico presente, sia nella parte recitata che strumentale.
La serata è stata inoltre impreziosita dalla presentazione di un quadro, molto ammirato dai presenti, opera di Serena Gioia, donna annonese dalle mille risorse colpita da una malattia degenerativa che le impedisce ogni movimento. Grazie al touch pad del computer riesce, però, a realizzare opere straordinarie. Ha infatti preso parte ad una manifestazione per il settecentesimo anniversario del poeta e le è stata riconosciuta un'attestazione per l'impegno stilistico manifestato. L'opera dal titolo "Araldico (a doppio taglio)", un Mandala, è espressione della creatività e della sensibilità artistica di Serena, una rappresentazione simbolica dell'universo, ma anche un viaggio spirituale che simboleggia l'ordine cosmico e psichico.
Oltre al sindaco ha salutato e ringraziato i presenti anche don Davide. "Esprimo i miei più sentiti ringraziamenti ed apprezzamenti per la riuscita dell'iniziativa, molto interessante e coinvolgente".
Non sono mancate neppure le parole di don Maurizio che, riferendosi alla Divina Commedia come ad un percorso dell'animo umano, ha invitato a superare la tentazione di pensare a qualcosa che accadrà nell'aldilà, ma piuttosto a fermare l'attenzione sulla nostra vita. "Ognuno è arbitro della propria vita. Il monito che deriva dall'opera è perciò quello di non sprecare la libertà per trasformare, già qui e ora, la vita terrena in Paradiso".
