Casatenovo: concerto e visita di Cascina Rancate con Album

Si è aperta domenica pomeriggio, con il concerto del duo chitarristico "Lorenzo Buzzotta e Fabrizio Ferrigno", la ricchissima rassegna di appuntamenti previsti per il mese di novembre nell'ambito di Album - Brianza paesaggio aperto, il progetto promosso dal Consorzio Brianteo Villa Greppi e dall'associazione BRIG - cultura e territorio e finanziato da Lario Reti Holding in partnership con Fondazione Comunitaria del Lecchese nell'ambito del "Fondo per lo Sviluppo del territorio provinciale lecchese. Interventi in campo storico-artistico e naturalistico".

Lorenzo Buzzotta e Fabrizio Ferrigno

Il progetto ha preso il via nella scorsa primavera e sta portando nei comuni che vi hanno aderito (coinvolti infatti, oltre a Casatenovo, anche Airuno, Imbersago, Merate, Montevecchia, Osnago, Robbiate, Paderno d'Adda, Barzago, Barzanò, Bulciago, Cassago, Cremella, Missaglia, Monticello Brianza, Sirtori e Viganò) una serie di appuntamenti culturali legati proprio alla figura di Alessandro Greppi, nobile ottocentesco che ha raccontato il territorio della Brianza attraverso i suoi disegni e taccuini. Tra gli appuntamenti previsti per questo mese figurano mostre, laboratori di sperimentazione fotografica e artistico-creativi, nonché, appunto, concerti di musicisti della Scuola di Musica A. Guarnieri del Consorzio Villa Greppi.

"Vi ringrazio per la vostra presenza e vi porto i saluti dell'amministrazione comunale. Siamo in un contesto molto particolare, questo è uno dei luoghi più belli e più caratteristici del Comune di Casatenovo: è una vecchia corte che è stata rimessa in ordine, all'interno di un paesaggio veramente particolare" ha esordito Enrica Baio, consigliere comunale per il patrimonio storico-artistico e la cultura. "Vorrei ringraziare gli abitanti della corte, perché non è così scontato che tutti aprano le porte al Comune e ai cittadini, Laura Caspani, la rassegna Album, all'interno della quale è inserito questo appuntamento, la Scuola di Musica A. Guarnieri ma, in particolare, il Consorzio Villa Greppi, che, come sapete, è un insieme di comuni del lecchese, di Monza-Brianza e delle province: questo insieme fa sì che si possano programmare eventi culturali che il singolo comune non avrebbe le forze di sostenere".

Il consigliere delegato alla cultura, Enrica Baio

Prima dell'esibizione dei due musicisti, la parola è passata a Laura Caspani, che proprio in questo contesto ha esposto ai presenti alcune nozioni di storia del luogo in cui si è tenuto l'evento: edificio prescelto per il pomeriggio è stato infatti quello di Cascina Rancate, poco lontano dal centro di Casatenovo e particolarmente significativo nella storia della famiglia Greppi. Si tratta nello specifico di un luogo molto particolare, poiché si trova in un'area del casatese a sud ovest del Comune e dove il paesaggio è ancora pressoché intatto: il progetto all'interno del quale è inserito questo concerto tende come primo obiettivo proprio a valorizzare il paesaggio della Brianza - non a caso si intitola "Album - Brianza paesaggio aperto".

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Il termine "Album", poi, molto corto e facile da memorizzare, si lega in maniera netta con la figura da cui il progetto prende vita, Alessandro Greppi, che nell'omonima villa di Monticello Brianza è vissuto durante il primo Ottocento. Il Consorzio Brianteo Villa Greppi oggi ha sede proprio nella casa di Alessandro Greppi e all'interno di quella situazione conserva un fondo di opere molto numerose e molto importanti dal punto di vista documentario, poiché si tratta di acquerelli, disegni, schizzi, realizzazioni a matita e tanto altro raccolti fino a contare 2700 opere in fogli sciolti e 126 tra taccuini e album. Al loro interno, per quanto riguarda questi ultimi, il disegno va di pari passo con la scrittura, e Greppi ha raccontato in questo modo ciò che più gli competeva: il paesaggio che aveva sotto gli occhi durante il periodo Ottocentesco.

Marco Cazzaniga, direttore della Scuola di Musica Guarnieri

La famiglia Greppi era una delle famiglie più importanti del territorio e con Cascina Rancate aveva un legame strettissimo: i suoi membri erano ricchissimo - per censo la famiglia era tra le posizioni più alte della Lombardia nel periodo tra la prima dominazione austriaca e quella ottocentesca, dopo la parentesi di Napoleone Bonaparte - e questo ha consentito loro di avere proprietà disseminate in gran parte del Nord Italia (arrivando fino alle zone di Alessandria, Reggio Emilia e Modena da un lato e Cremona e Lodi dall'altro), nonostante, sin dal primo Ottocento, mantennero sempre un legame molto forte prevalentemente con la Brianza. Proprio questo li aveva portati a scegliere Casate Vecchio, laddove oggi si trova Villa Greppi, e insieme a quel luogo tantissime proprietà terriere attorno: quelle confinanti con la Villa stessa, che davano sul territorio di Casatenovo e su quello di Besana e Monticello Brianza, e quelle che distavano dalla Villa e che però erano disseminate soprattutto nel Casatese. La Corte del Rancate - nome ufficiale della Cascina - era una delle loro proprietà, e lo sappiamo perché agli inizi dell'Ottocento i Greppi attorno alla cascina avevano numerose proprietà e latifondi agricoli, fatto testimoniato all'interno di quelli che si chiamano "provinciali di Casate Vecchio", registri economici così chiamati per il nome (che ancora oggi permane) della zona in cui si trova Villa Greppi e dentro ai quali venivano tenuti i conti delle entrate e delle uscite relative all'attività principale, cioè quella agricola.

Laura Caspani

La Cascina Rancate compare come il territorio in cui i contadini che vi abitavano lavoravano i terreni confinanti a ridosso della corte e che erano di proprietà dei Greppi, e la coltura principale, a differenza di tanti altri luoghi dove predominava la coltura il cereale, per quanto anche qui si coltivasse il frumento, era quella della vite: qui i Greppi venivano a far vendemmia (come si vede in un disegno di Alessandro Greppi stesso) e i tipi di vini che venivano coltivati erano quelli tipici della Brianza di quel periodo, uno rosso e uno bianco che venivano consumati dalle famiglie del popolo, e non dai nobili che invece bevevano vino di maggiore qualità.
Per questo motivo dunque Cascina Rancate si presenta come il luogo migliore per dare il via a una rassegna di eventi che ruota interamente attorno alla figura di Alessandro Greppi.

Dopo la spiegazione di Caspani, il pomeriggio è entrato nel vivo della proposta con l'esibizione dei due musicisti. Il duo, composto da Lorenzo Buzzotta e Fabrizio Ferrigno, provenienti dalla scuola di musica A. Guarnieri e membri anche di una formazione più estesa di chitarre classiche già in passato più volte premiata, ha proposto brani originali di maestri della chitarra del XIX secolo come Carulli e Giuliani, e aveva come obiettivo quello di permettere al pubblico di cogliere, di brano in brano, le più diverse sfumature dinamiche e timbriche offerte dalla chitarra, e di sentire tutto il potenziale espressivo dello strumento.
"Il percorso musicale che è stato inserito all'interno del progetto Album prevede sempre un'attinenza o con il paesaggio o con Alessandro Greppi in due modi diversi: o perché ci sono musiche dell'Ottocento o perché si parla, appunto, di paesaggio, che in musica rappresenta un argomento un po' controverso" ha spiegato Marco Cazzaniga, direttore della Scuola, per introdurre il duo. "Oggi con il contenuto musicale ci avviciniamo molto a questo concetto, perché sentiremo degli autori che hanno saputo filtrare la musica sudamericana con espedienti armonici particolari e tecniche chitarristiche specifiche creando delle musiche che al momento dell'ascolto permettono di percepirne la provenienza".

Matteo Redaelli, insegnante di chitarra presso la Scuola Guarnieri

"La prima parte del concerto è incentrata sulla musica dell'Ottocento in particolare su Giuliani, detto fra molte virgolette il Beethoven della chitarra, e su Carulli, anch'egli virtuoso di questo strumento, e sono entrambi inseriti in un contesto di musica nobile" ha poi aggiunto il maestro Matteo Redaelli. "La seconda parte, invece, mostra un'unione della musica nobile con quella popolare, dando vita a nuove tipologie di componimenti ed esperimenti musicali".
Gli eventi di stampo musicale proseguiranno con l'appuntamento di domenica 7 novembre alla Chiesa di Santa Maria di Paderno d'Adda, dove alle 15.30 sono in programma la visita guidata al luogo e l'esibizione del Duo "Malil", duo violino-violoncello che esegue trascrizioni di brani del periodo classico e romantico pervasi da rimandi al mondo della natura e da evocazioni del paesaggio.

G.G.
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