Casatenovo ricorda il 4 Novembre e inaugura una targa per omaggiare il Milite Ignoto

La scopertura della targa dedicata al Milite Ignoto

''Voi non sentirete parlare direttamente della guerra da chi l'ha combattuta, ma è nostro compito trasmettervi il valore della memoria, perchè la pace sia garantita sempre''. Le parole del sindaco di Casatenovo Filippo Galbiati hanno riempito di significato la ricorrenza del 4 Novembre, data che segna la fine del primo conflitto mondiale, ma anche la festa dell'unità nazionale e delle forze armate. E quest'anno, anche il centenario della sepoltura del Milite Ignoto, al quale è stata dedicata una targa posizionata sul monumento ai caduti di Via Giovenzana.

Il sindaco Filippo Galbiati

E' stata breve ma sentita la cerimonia organizzata questa mattina dall'amministrazione comunale alla presenza degli alunni delle classi terze della scuola media Maria Gaetana Agnesi. Sono stati proprio due di loro a ricordare l'iter che ha portato nei mesi scorsi il consiglio comunale casatese, a conferire la cittadinanza onoraria al Milite Ignoto: una figura poco conosciuta in passato ma che quest'anno, complice il significativo anniversario, ha acquisito grande valore, soprattutto nell'ambito di quella che deve essere la conoscenza degli accadimenti passati, per fare costantentemente esercizio di memoria degli stessi.

Dopo l'introduzione affidata al vice sindaco Marta Comi, è stato il primo cittadino a prendere la parola, ringraziando innanzitutto chi ha presenziato al momento: il gruppo Alpini, il luogotenente Christian Cucciniello della locale stazione dei carabinieri, il parroco don Antonio Bonacina e i capigruppo consiliari, oltre naturalmente ai ragazzi con le insegnanti e il dirigente Ettore Melchionna. Galbiati ha infatti ricordato come la scelta di conferire la cittadinanza onoraria al Milite Ignoto sia stata presa all'unanimità dalle tre formazioni - di maggioranza e opposizione - che siedono in consiglio.

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''La condizione di pace che viviamo oggi non è scontata, ma viaggia sull'impegno che voi darete alla vostra comunità'' ha detto il sindaco rivolgendosi ai ragazzi e ricordando con loro il momento in cui, da giovanissimo aveva fatto visita all'Altare della Patria, uno dei monumenti più significativi della capitale. ''Nel sangue dei nostri martiri c'è la pace la libertà, e il Milite Ignoto rappresenta tutti i caduti, ai quali spesso non è stato dato il giusto tributo e il giusto valore neppure durante la tumulazione. E' giusto dunque celebrarlo anche nel ricordo dei congiunti di chi nel conflitto ha perso la vita'' ha aggiunto Galbiati, ricordando anche un passo di Primo Levi, secondo il quale ''quello che non si ricorda, può ritornare''.

Il luogotenente Christian Cucciniello

E' brevemente intervenuto anche il luogotenente Cucciniello, ringraziando il consiglio comunale per il gesto di conferire la cittadinanza onoraria al Milite Ignoto, occasione preziosa per scoprire meglio questa figura e non nascondendo l'emozione provata guardando i filmati dell'epoca, diffusi proprio in queste ore dall'Istituto Luce, che ripercorrono quei momenti così lontani, ma al contempo carichi di significato per quella che è stata la storia del nostro Paese, che non va mai dimenticata.

A sinistra il parroco don Antonio Bonacina

Il 4 novembre 1921 infatti, otto milioni di italiani, inginocchiati al passaggio di un treno, onorarono la sepoltura di un soldato a cui ''nessun nome appartiene perché è suo il nome di ogni figlio perduto d'Italia'' e la sua madre dolorosa che lo scelse tra 11 bare.
Al termine degli interventi delle autorità la cerimonia si è spostata al vicino monumento ai caduti per la scopertura della targa apposta in ricordo del Milite Ignoto.

La benedizione affidata al parroco don Antonio e l'inno di Mameli, cantato dai ragazzi della scuola media, ha concluso il momento commemorativo, illuminato da un deciso sole che ha tentato di scaldare con i suoi raggi la fredda mattinata di festa.
G. C.
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