Oggiono: debutta il ''Controllo del Vicinato''. Prime adesioni alla serata di presentazione

«Ci auguriamo che tante persone scelgano di partecipare perchè è questo l'elemento che determina il funzionamento o meno del Controllo del Vicinato». In apertura della serata di presentazione del progetto relativo a sicurezza e prevenzione dal fenomeno dei furti, il sindaco di Oggiono Chiara Narciso ha subito evidenziato uno degli aspetti fondamentali che il sistema deve raggiungere: l'adesione diffusa.

Una partecipazione dei cittadini che non deve essere vista come una sorta di "inquadramento" in un sistema di rigido controllo del territorio, ma di adesione a un progetto che, per raggiungere i suoi obbiettivi, ovvero il contrasto a furti in abitazioni e truffe, necessita di creare una «rete che sostiene la comunità» come ha spiegato il vice comandante della Polizia Locale oggionese Francesca Turco. Un concetto, quello della sicurezza attraverso la coesione e collaborazione fra cittadini, che è stato introdotto anche dal comandante della PL, Mauro Sala.

Oltre a ricordare l'importanza del sistema di videosorveglianza oggionese, particolarmente esteso, Sala ha ricordato la necessità di «garantire una maggior percezione di sicurezza ai cittadini, evitando il disagio causato dall'insicurezza». Un obbiettivo raggiungibile attraverso la creazione di gruppi diffusi di Controllo del Vicinato come vorrebbe il protocollo sottoscritto dall'Amministrazione comunale presso la Prefettura di Lecco nel 2019. Alla presentazione del progetto, nella serata di venerdì 5 novembre, nella sala consiliare di Oggiono erano presenti una ventina di persone. Il contesto complessivo dell'area oggionese resta comunque quello di un territorio sicuro, con reati al di sotto delle medie delle statistiche.
Un aspetto sul quale è intervenuto puntualmente il maresciallo Daniele Codognotto, vice comandante della caserma dei Carabinieri di Oggiono. «Il nostro territorio - ha spiegato - copre sette comuni nei quali la situazione non è allarmante, i numeri sono bassi sia per i furti in abitazione che per le truffe agli anziani».

Francesca Turco, vice comandante della Polizia locale oggionese

Su quest'ultima tipologia di crimine il maresciallo si è soffermato ricordandone la pericolosità e le nuove tecniche che puntano a porre in allarme l'anziano, fornendogli informazioni in parte vere, come i nomi dei propri cari, conducendo poi a termine la truffa con richieste di denaro o preziosi per far fronte ad emergenze, come incidenti stradali o situazioni di necessità, del tutto inventate. L'ufficiale dell'Arma ha inoltre ricordato l'importanza della collaborazione fra forze dell'ordine e cittadini. L'invito rivolto a questi ultimi è stato di effettuare segnalazioni al 112 in modo tempestivo di fronte a situazioni anomale, anche se nell'immediato non generano circostanze di pericolo o siano riconducibili a reati.

Il comandante della PL, Mauro Sala

È toccato poi a Raul Piemonti effettuare una presentazione delle attività che i gruppi di Controllo del Vicinato vanno a svolgere e anche ciò che non devono compiere. Fra queste ultimo occorre ricordare che sono vietate ogni forma di controllo mobile del territorio, le cosiddette "ronde". I gruppi di Controllo del Vicinato si devono invece concentrare a realizzare un modello di "sicurezza partecipata" che attraverso lo scambio di informazioni fra cittadini e la cooperazione con le forze dell'ordine punta a prevenire potenziali crimini. A tal fine, oltre a inviare puntuali segnalazioni di situazioni anomale agli operatori di sicurezza, i gruppi si impegnano anche a ridurre le "vulnerabilità domestiche".

Le situazioni che possano offrire a ladri o truffatori un incentivo a compiere un reato. Si tratta, ad esempio, dell'abitudine di lasciare nei giardini strumenti o oggetti che possano facilitare l'ingresso nelle abitazioni, magari arrampicandosi sui balconi grazie a scale o bidoni dell'immondizia. Oppure alcune abitudini che mettono chiaramente in evidenza come in una abitazione non vi siano persone all'interno a una determinata ora del giorno. Ancora, delle pratiche abitudinarie, come quelle di non attendere la chiusura dei cancelli elettrici, che possono favorire l'ingresso di ladri all'interno delle proprietà. Per finire, di frequente, negli edifici vi sono anche delle vulnerabilità strutturali come canne fumarie o pluviali installate vicino ai balconi, vere e proprie "scale" per i ladri. Persino le alte siepi perimetrali nei giardini, pensate come protezione, finiscono invece per fare da schermo ai ladri entrati nelle proprietà, impedendo alle forze dell'ordine di individuarli.

Il maresciallo Daniele Codognotto

Chi aderisce al progetto di Controllo del Vicinato, come ha spiegato Piemonti, vicepresidente nazionale dell'Associazione, riceve un vero e proprio "manuale" con tutte le indicazioni necessarie a mettere in sicurezza le proprie abitazioni. Viene anche coinvolto in alcune riunioni che aiutano i membri dei gruppi a coordinarsi fra loro e con le forze dell'ordine nel momento in cui è necessario effettuare segnalazioni.

«Non stiamo inventando nulla di nuovo» ha spiegato il sindaco Narciso presentando il progetto e ricordando come «la collaborazione fra cittadini e forze dell'ordine esista già» nei comuni del territorio. A riguardo il primo cittadino ha citato il caso di Barzanò, dove dei gruppi di Controllo del Vicinato sono attivi da tempo e hanno ottenuto risultati positivi. Il sistema di controllo resta comunque uno strumento di «prevenzione» per il quale è necessario l'adesione di diversi cittadini.

Raul Piemonti

Un gruppo di abitanti di Imberido, già costituitosi con l'obbiettivo di condividere informazioni sulla sicurezza del proprio territorio, si è detto disponibile ad aderire al progetto come "gruppo pilota". Al momento conta già un centinaio di iscritti ad una chat telefonica nella quale vengono scambiate le informazioni. Al tempo stesso alcuni cittadini di questa località hanno segnalato come, in passato, dopo alcuni furti in abitazione, la collaborazione con le forze dell'ordine non sia stata ottimale. A riguardo il vice maresciallo ha ricordato come il fattore essenziale sia la «prevenzione» dei reati «predatori» come i furti nelle abitazioni. Quindi risulta fondamentale effettuare segnalazioni significative, di autovetture o persone sospette, prima che i reati vengano portati a compimento.

Al termine della serata, altri cittadini di Oggiono interessati hanno lasciato il proprio nominativo per aderire al progetto.

L. A.
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