Molteno: si celebra il IV novembre con le scuole, la banda, gli alpini e la PC

La commemorazione del IV novembre si è celebrata, a Molteno e Garbagnate Monastero, con un corteo comune composto dai gonfaloni dei comuni, il gruppo Alpini di Brongio, la protezione civile di entrambi i comuni, i rappresentanti della polizia locale, il parroco don Massimo Santambrogio. Ad allietare la cerimonia c’era il corpo musicale Santa Cecilia di Molteno. Come ogni anno, poi, erano presenti gli alunni di quinta elementare dei due comuni, insieme alle insegnanti e al dirigente scolastico Marco Magni.




Con il IV novembre si ricorda il 103esimo anniversario della fine della prima guerra mondiale, sancita dall'armistizio di Villa Giusti e la giornata dell'unità nazionale e delle forze armate, nonchè il centenario della tumulazione del Milite Ignoto all'Altare della Patria di Roma, il soldato senza nome scelto, tra undici bare, da Maria Bergamas, donna divenuta simbolo di tutte le madri che non hanno potuto piangere i loro figli. 
Al termine della messa delle 9, il corteo è partito da piazza Risorgimento a Molteno per raggiungere via Rimembranze, dove si è tenuto un momento di raccoglimento e via Stazione, dove è collocata la lapide in ricordo delle persone che, fuggendo dalla guerra, raggiungevano il territorio attraverso la linea ferrovia. Il corteo ha infine raggiunto il monumento dei caduti al camposanto, dove si sono tenuti i discorsi delle autorità, accompagnati dalle riflessioni degli alunni che hanno aperto con la lettura di “promemoria”, una poesia di Gianni Rodari.


Da sinistra i sindaci Giuseppe Chiarella, Mauro Colombo e il parroco don Massimo Santambrogio



“È bello ritornare oggi, a celebrare insieme alla comunità, questa importante ricorrenza. Ci mancava: l’anno scorso eravamo soli, mentre oggi siamo qui insieme - ha detto il sindaco di Molteno, Giuseppe Chiarella - Nel 4 novembre di quest’anno ricorrono tanti anniversari, i 160 anni unità d’Italia, 150 anni di Roma Capitale d’Italia e cento anni dalla deposizione del milite ignoto, colui di cui non si conosce il nome, ma di cui ci sarà eterno ricordo a testimonianza di coloro che non tornarono dalla guerra, lasciando le famiglie senza una bara su cui piangere. Il milite ignoto rappresenta chi non ha nome e cognome ma grazie al quale abbiamo un’Italia libera unita democratica”. Il 4 novembre ricorre anche la festa delle forze armate: “Oggi siamo in un periodo di pace, ma queste forze sono sempre impegnate nella sicurezza del territorio e in missioni internazionali (4.800 militari sono in missioni all’estero). Tutto questo senza però dimenticare che le prime sentinelle del territorio siamo noi, che non dobbiamo sempre pensare di derogare ad altri: siamo noi i primi custodi del territorio”.




Il sindaco di Garbagnate Monastero, Mauro Colombo, ha ricordato la celebrazione comune a Molteno per portare avanti la tradizione. “Istituita pochi mesi dopo la fine del Primo Conflitto Mondiale, con la festa del IV novembre si vogliono ricordare e onorare le Forze Armate, che nel compimento del disegno risorgimentale, hanno sacrificato la propria vita per la Patria lungo il tormentato percorso che ha condotto verso la Repubblica uno Stato finalmente unito e libero. L’Italia intera, le donne, gli uomini, le famiglie, dovettero sopportare un grave fardello che ne segnò la loro vita nel profondo. Oggi l’Amministrazione comunale di Garbagnate Monastero e l'Amministrazione comunale di Molteno e la cittadinanza tutta si vogliono unire per ricordare quel patrimonio morale che va onorato”.



Foto di gruppo per volontari e autorità dinnanzi al monumento ai caduti di Molteno

La cerimonia si è chiusa con la preghiera dell’alpino e altri brani eseguiti dalla banda.
M.Mau.
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