Annone: deposta la targa al Milite Ignoto cittadino onorario e il saluto al diacono

Il comune di Annone Brianza, nella cerimonia celebrativa del 4 Novembre, quest’oggi ha scoperto la targa in ricordo del Milite Ignoto, di cui quest’anno ricorrono i cento anni dalla tumulazione. Lo scorso 29 aprile, infatti, il consiglio comunale, accogliendo la proposta di Anci, aveva attribuito la cittadinanza onoraria e la medaglia d’oro al valore militare al simbolo per eccellenza di tutti i caduti italiani che, scelto da Maria Bergamas tra undici bare, oggi riposa al Vittoriano di Roma.



Alla commemorazione che si è tenuta domenica 7 novembre hanno presenziato il sindaco Patrizio Sidoti, i rappresentanti dell’amministrazione comunale, gli Alpini, le associazioni, Don Davide Consonni, il diacono Alessandro Misuraca e le ragazze pon pon. Al monumento dei caduti che si trova nel cortile della scuola primaria - dedicata al Milite Ignoto - si è tenuta deposizione della corona di alloro e il discorso del primo cittadino.



“Celebriamo oggi la ricorrenza del 4 novembre, sempre con attenzione e prudenza osservando le restrizioni della pandemia nel rispetto di tutti - ha detto in apertura il primo cittadino - Siamo riuniti per onorare i caduti delle guerre e non dimenticare i loro sacrifici. La memoria di questi eventi e la conoscenza di quanto accaduto servano a costruire uno spirito di responsabilità nazionale e sociale atto a garantire la pace, nella consapevolezza che la nostra attuale condizione di libertà e democrazia la dobbiamo a chi ha combattuto per difendere l’Italia dal nemico fino al sacrificio della vita stessa. Un paese senza valori non ha futuro”.



Il sindaco, nel suo intervento, ha richiamato la situazione pandemica che stiamo ancora vivendo a livello globale e ha invitato all’unità. “Anche oggi, 2021, nella memoria di quel 4 novembre, siamo chiamati ancora all’unità davanti ad un nuovo nemico invisibile, a volte mortale, capace di sottrarci quella libertà che ci sembrava scontata quasi da non essere apprezzata fino in fondo. Una guerra diversa, per molti aspetti, questa del COVID 19 ma pur sempre da combattere nella speranza di vincere così come allora. Tante, troppe persone ci hanno lasciato in totale solitudine senza l’affetto dei loro cari. La medicina, la ricerca sono la nostra speranza. È quindi questa l’occasione giusta per ringraziare, ancora una volta i medici, gli infermieri sempre in prima linea”.



Sidoti ha voluto ricordare come il paese si sia dimostrato unito nel difficile periodo ancora non del tutto alle nostre spalle. “Anche nel nostro Paese di Annone, si è concretizzato il concetto di “unità” sentendoci parte di una comunità, una famiglia a partire dalla protezione civile, dal gruppo alpini e tutti i volontari; tante tante persone che hanno dimostrato vicinanza e prontezza d’animo nei momenti del bisogno. Da parte di tutti c’è stata unità di pensiero, di azione, di sacrificio per aiutare nel periodo della pandemia. Grazie per quello che è stato fatto e per quello che si continua a fare”. Il suo pensiero è stato in particolare modo rivolto al vicesindaco Giancarla Pellegatta e all’assessore Dario Benini, al gruppo di maggioranza e al gruppo di minoranza “per il vero e grande impegno sempre per il bene comune. La collaborazione di tutte le forze è fondamentale per la nostra comunità”.



Quest’anno, oltre a ricordare l’anniversario della vittoria e la festa delle forze armate, ricorre il centenario del Milite Ignoto, “l’eroe senza nome che ha combattuto per renderci liberi, la cui salma risposa all’Altare della Patria”. Il comune ha deposto una targa a memoria di questa importante ricorrenza, mentre la consigliera Marta Castelnuovo ha rievocato i passaggi del 1921, quando la salma venne portata, con una grande cerimonia, da Aquileia a Roma.
Prima di raggiungere la chiesa per la funzione domenicale, il sindaco ha voluto pubblicamente ringraziare il diacono Alessandro Misuraca, destinato alla parrocchia di Viganò ''per gli anni di presenza e di servizio presso la nostra comunità. Grazie per il bene e l’aiuto che hai seminato nel nostro paese, per la tua disponibilità e il tuo lavoro. Ti auguriamo di cuore di continuare il tuo prezioso servizio presso la nuova comunità che certamente ti accoglierà con gioia''.
M.Mau.
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