Cesana e Suello ricordano insieme il IV novembre

I comuni di Cesana Brianza e Suello, come ogni anno, hanno scelto di organizzare una cerimonia condivisa per ricordare il IV novembre, giorno dell’unità nazionale e delle forze armate, nonché, quest’anno, dei cento anni della tumulazione del Milite Ignoto all’altare della Patria di Roma, il monumento al soldato senza nome che, scelto da Maria Bergamas tra undici bare, rappresenta tutti i Caduti non più identificati e che le famiglie non hanno la possibilità di piangere.




La cerimonia, alla presenza del vice sindaco di Suello Giovanni Galli e della sindaca di Cesana Luisa Airoldi, si è aperta alle 9.30 con la deposizione della corona di alloro al monumento dei caduti, che si trova all’esterno del palazzo municipale e con la preghiera di don Francesco Grasselli. Qui il vice sindaco Galli ha voluto rivolgere un ringraziamento “doveroso e sincero a nome di tutta l’amministrazione comunale” ai rappresentanti del gruppo alpini e del corpo musicale San Fermo di Cesana Brianza e in modo particolare a don Francesco che ha dato la disponibilità a presenziare a questa cerimonia, che per ragioni legate alle norme anti Covid, viene celebrata ancora con le dovute restrizioni.




Galli ha poi proseguito l’intervento, rievocando i motivi della celebrazione: “Il 4 novembre si ricorda la fine della prima guerra mondiale, avvenuta nel 1918. In questa giornata vogliamo ricordare tutti coloro, soprattutto giovani, che hanno sacrificato la loro vita per un ideale di patria. Quest’anno la celebrazione si intreccia con il centenario del Milite Ignoto che il 4 novembre 1921 fu scelto a rappresentare tutti quei soldati senza nome morti in guerra, i cui corpi non sono mai stati identificati e che insieme ai dispersi furono causa di un ulteriore dolore per le loro famiglie, private della possibilità di una tomba su cui piangere. Dobbiamo continuare a ricordare affinché gli orrori e i dolori che provocano le guerre non si ripetano”.




Alle 10, il corteo composto dal gruppo Alpini e dal corpo musicale San Fermo, ha raggiunto il parco delle rimembranze a Cesana, dove si è tenuto l’omaggio ai caduti con l’alzabandiera e la deposizione della corona. Al cimitero dei caduti, si è tenuto il discorso: “Per noi cittadini questo cimitero ha un grande valore perché riporta i nomi dei nostri concittadini caduti morti durante i grandi conflitti mondiali - ha affermato la sindaca di Cesana, Luisa Airoldi - La commemorazione del 4 novembre ci aiuta a non dimenticare, ci aiuta a ricordare le persone che hanno dato la vita per la nostra patria, ci aiuta a ricordare chi ha sofferto e chi è morto al fronte, ma anche le famiglie, di quei soldati che hanno dato la vita per la nostra Italia. La commemorazione del 4 novembre rappresenta anche l'occasione per farci capire che la guerra è la cosa più orribile che può accadere ad un popolo ed ecco perché l'articolo 11 della nostra Costituzione recita “L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali" e non si ferma qui. Continua dicendo che l'Italia si impegna a lavorare con gli altri popoli per assicurare la pace e la giustizia fra le nazioni”.
Il IV novembre ricorda anche le forze Armate: “Commemorare significa dunque ringraziare con affetto le nostre Forze Armate, ringraziare coloro che combattono perché la libertà ed il diritto siano una conquista collettiva. Pensiamo a tutti quegli operatori della sicurezza e delle forze dell'ordine che, quotidianamente anche nel nostro Paese, nelle nostre città consumano la propria vita per rendere la nostra più sicura e libera. Non sciupiamo il loro insegnamento, a noi, uomini, donne e giovani di questo nostro tempo, la responsabilità di costruire un mondo di pace e di servire ed amare il nostro Paese, la nostra Patria con tutto il nostro cuore. Impegno e responsabilità siano i presupposti per costruire il futuro; perché l'Italia la facciamo noi, giorno dopo giorno”.




Al termine della celebrazione, i presenti hanno raggiunto la chiesa parrocchiale dei Santi Fermo e Rustico dove il nuovo parroco don Paolo Sanfilippo si è presentato alla comunità.
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