Nibionno: un pensiero ai caduti per celebrare il 4 novembre

L'amministrazione comunale di Nibionno ha celebrato nella mattinata odierna l'anniversario della vittoria e la festa dell'unità nazionale e delle forze armate.

In questo 2021, inoltre, ricorre il centenario della tumulazione del milite ignoto all'altare della patria che, nato come monumento in memoria del re Vittorio Emanuele II, assume anche il nome celebrativo per ricordare la salma del caduto senza nome, simbolo di tutti i giovani morti sui luoghi di combattimento e di cui le famiglie non hanno mai ricevuto la salma sulla quale piangere il sacrificio.

L'amministrazione si è ritrovata alle 10 al cimitero per la deposizione della corona di alloro alle tombe dei caduti: è seguita la formazione del corteo fino alla parrocchia dove alle 10.30 si è tenuta la messa.

Tappa finale dinnanzi al municipio, dove si è tenuta la deposizione di un'altra corona d'alloro al monumento dei caduti e un momento di riflessione da parte del sindaco Laura Di Terlizzi che, già nel discorso di invito alla cittadinanza, aveva chiesto ai cittadini uno sforzo e un impegno per creare il più possibile un clima di pace e solidarietà. A proposito del centenario del Milite Ignoto, ha detto: "Ci stringiamo vicino alla statua che simboleggia il sacrificio di una generazione che ha fatto sì che con il proprio sangue, dolore, sacrificio di un'intera comunità, di uno stato intero, di intere famiglie, si è riusciti ad arrivare a quello che siamo adesso: uno stato unito, libero e democratico". Nella veste di primo cittadino donna del paese, Di Terlizzi ha speso un pensiero anche verso Maria Bergamas, la donna che ha scelto il feretro del Milite Ignoto: "Come madre, donna e rappresentate dell'amministrazione, mi sento in dovere di ricordare questa donna che rappresenta tutte le donne che hanno visto partire i loro figli e non fare più ritorno".

Oltre al paese nazione, la sindaca ha riflettuto sul senso di comunità: "Anche noi possiamo stringere a questi valori ed essere patriottici nella nostra comunità, abbandonando le futili polemiche e stringerci in qualcosa che accomuna il nostro paese. I nostri giovani di cento anni fa, si sono sacrificati, hanno dato la vita, l'onore, il sangue per noi. Anche i nostri giovani possono fare molto: sono una generazione che ha molte potenzialità: li dobbiamo però accompagnare e far sì che il sacrificio dei giovani che oggi ricordiamo non sia reso vano. Facciamo sì che le generazioni moderne portino nel cuore cosa possiamo essere e rappresentare". Un ringraziamento infine alle forze armate per il loro ruolo.
Alla celebrazione ha preso parte anche il corpo musicale Giuseppe Verdi, che ha allietato il momento di commemorazione.
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