Cassago, 4 Novembre: i ragazzi delle medie e le autorità celebrano la libertà collettiva

Anche a Cassago Brianza nella mattina di domenica 7 novembre si sono svolte le celebrazioni per la giornata dedicata all'Unità d'Italia e alle forze armate del 4 novembre. Ci sono stati due momenti significativi in cui le autorità politiche, civili e religiose hanno reso omaggio ai caduti in guerra.

Un primo momento si è avuto ad Oriano dove è stata deposta una corona di fiori al monumento ai caduti. Il secondo e ultimo momento si è avuto dopo la messa presso il monumento ai caduti che si trova di fronte al palazzo comunale, in piazza Italia Libera. Quest'ultima cerimonia è stata aperta dalle riflessioni e dalla benedizione del parroco di Cassago, don Giuseppe Cotugno.

Dopo la deposizione della corona di fiori, c'è stato l'intervento di alcuni ragazzi della scuola secondaria di primo grado "Enrico Fermi", che hanno letto alcuni loro testi in cui citano e riflettono su conflitti mondiali, personaggi di spicco che hanno combattuto per i loro diritti e convinzioni proprie che con la discussione e la conoscenza si sono trasformate. Malala Yousafzai, Monica Contrafatto, la guerra in Afghanistan e la fine della Prima guerra mondiale sono solo alcuni dei punti toccati dalle lucide e puntuali riflessioni dei ragazzi, guidati e accompagnati dal professor Gianluca Alzati.

Successivamente la prima cittadina di Cassago, Roberta Marabese, ha letto di fronte alla cittadinanza - e visibilmente emozionata - un lungo discorso. "Queste lapidi sono interpreti e custodi della nostra storia, oggi su di esse abbiamo deposto una corona come omaggio a coloro che hanno compiuto un sacrificio strenuo e nobile al tempo stesso che portò all'unità nazionale. Manifestiamo in questa occasione gratitudine ai militari in servizio, sia nei confini italiani sia nei teatri esteri, per il contributo alla pace e alla sicurezza offerto quotidianamente", è accorato il discorso iniziale di Roberta Marabese, mitigato subito dopo da un appello ai tanti ragazzi giovani che si sono ritrovati ai piedi del monumento ai caduti.

"Sono felice di vedere oggi tanti studenti che hanno deciso di celebrare con noi questa importante ricorrenza, partecipando attivamente a questa celebrazione. Cari ragazzi, per voi giovani futuri cittadini adulti che tra pochi anni avrete la responsabilità di guidare il nostro paese dobbiamo fare in modo che questo rituale, da sempre occasione di ritrovo e memoria, non si esaurisca in una formalità, ma lasci in voi un insegnamento di vita e sentimenti di riconoscenza e gratitudine verso coloro che hanno anteposto ai propri interessi quelli della collettività", ha proseguito il sindaco Marabese.

Il sindaco Roberta Marabese

Significativo è stato il momento in cui l'amministratrice cassaghese ha fatto un chiaro riferimento alla situazione sanitaria che stiamo vivendo collegandola al concetto di libertà: "la pace e l'unità sono valori straordinari che ruotano attorno a principi costituzionali di pari dignità e giustizia sociale, in cui la libertà di ciascuno è legata alla libertà dell'altro, come si sta dimostrando in questa epoca storica, in cui la tutela del singolo si realizza pienamente solo nella tutela della salute della collettività".

La benedizione del parroco don Giuseppe Cotugno

Un futuro con una società fondata sull'alleanza, sull'integrazione e sull'accoglienza, priva di emarginazione e discriminazione è ciò che si augura Roberta Marabese e l'amministrazione tutta, che in chiusura ha ringraziato le autorità civili, militari e religiose presenti: il gruppo degli alpini, l'UNIRR, il corpo di vigili urbani, la protezione civile, tutte le associazioni, i volontari, gli studenti, i loro professori e tutti i presenti.

Sotto un cielo novembrino privo di nuvole, il sindaco Roberta Marabese ha chiuso la manifestazione con le parole di unità e democrazia, a suggello del ricordo di un giorno fondamentale per la storia italiana.
M. Bis.
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